La Volkswagen T-Cross

T-Cross: piccolo Suv, grandi ambizioni. Alla guida dello sport utility compatto di Volkswagen

di Lorenzo Baroni
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MAIORCA - Il bersaglio grosso è lo Urban Sport Utility di taglia piccola, l’erede naturale delle citycar classiche “Segmento B” da cui tecnicamente deriva, ma con l’aggiunta di un look più grintoso, maggiore spazio a bordo e una posizione di guida rialzata a cui pochi ormai sanno rinunciare. La lunghezza è all’incirca quella di una Polo ma è quasi 14 cm più alta a tutto beneficio degli spazi interni. Chiamiamoli insomma B-Suv, e riconosciamogli un successo ormai travolgente. Nel 2018 in Europa le vendite sono cresciute del 37%, a quota 1,83 milioni unità, e se nel nostro paese vivremo il sorpasso sulle citycar tradizionali, molto lo si dovrà all’arrivo della nuova Volkswagen T-Cross. Grazie cioè al peso di un marchio importante che sale ora sul ring, ma lo fa con un modello a suo modo definitivo nel fotografare gusti e pretese dei clienti che cambiano. Puntando da subito sulla forza delle sinergie all’interno del Gruppo, dunque sfruttando la piattaforma modulare MQB-A0 su cui è stata sviluppata Polo, e facendo squadra con le altre sport utility compatte del gruppo (come Kamiq e Arona). Arriva così l’ultimo tassello della T-Family, quella gamma Sport Utility parallela nel listino Volkswagen a cui già appartengono Touareg, Tiguan e T-Roc. Nell’evoluzione dal maxi allo urban Suv, T-Cross possiede la stessa presenza scenica, mentre le dimensioni sono state ridotte in modo chirurgico divenendo veramente compatte, 411 cm di lunghezza, appena 5,4 più di Polo, rispetto alla quale però l’altezza cresce di ben 13,8 centimetri, a significare una impronta molto più elaborata.
 


Cofano motore massiccio, lunotto posteriore verticale e molto ridotto, fiancate attraversate da due linee orizzontali e poi un gioco intelligente nel caratterizzare frontale e coda. Il primo ispirato direttamente alla maxi Touareg con una calandra che descrive un trapezio, lasciando i fendinebbia nella sezione inferiore. Il posteriore invece viene raccontato da una banda riflettente incorniciata da una mascherina a tutta larghezza e che congiunge i gruppi ottici. Sinergie e strategie dei pianali tornano invece di nuovo alla ribalta quando si bada al passo della vettura, ben 255 cm, ovvero una grande disponibilità di spazio in abitacolo, nonostante gli ingombri poco più che da cittadina. A bordo si nota immediatamente la seduta alta per guidatore e passeggero, oltre 60 cm dal suolo, con una visibilità più che buona in tutte le direzioni. La capienza del bagagliaio oscilla dai 385 ai 455 litri in base alla posizione del divano scorrevole con una escursione di 14 cm. Stilosa invece la plancia, che in opzione prevede anche la strumentazione digitale Active Info Display abbinata, sullo stesso asse visivo ma al centro della plancia dove si trova lo schermo, touchscreen da 8”, destinato al sistema multimediale. Digitale e razionale T-Cross, ma poi dalla meccanica tutt’altro che essenziale.

Arriva con due varianti di motorizzazione benzina tre cilindri 999 cc turbo Euro 6d-TEMP con filtro antiparticolato per ridurre le emissioni. Il modello di ingresso propone 95 Cv di potenza e 175 Nm di coppia per 180 km/h di velocità massima e una accelerazione 0-100 km/h in 11,5 secondi, esclusivamente con cambio manuale a 5 marce: consumi medi di 4,9 litri ogni 100 km, emissioni CO2 di 112 g/km. La seconda opzione e rappresentata dalla variante da 115 cv di potenza e 200 Nm di coppia con cambio manuale a 6 rapporti o automatico DSG a doppia frizione a 7 marce: accelera da 0 a 100 km/h in 10,2 secondi, raggiunge una velocità massima di 193 km/h e il consumo è sempre di 4,9 litri, per emissioni CO2 pari a 112 g/km. Proprio la versione 1.0 TSI 115 Cv DSG dimostra su strada quanto sia azzeccata la formula Urban Suv e la sua capacità di offrire comfort e silenziosità a bordo, ma anche divertimento di guida. Un abbinamento sempre possibile, perché il propulsore risponde svelto alla pressione dell’acceleratore e consente un allungo oltre i 6.000 giri.
 

 


Lo sterzo è preciso senza essere brusco nei ritorni, mentre i freni trasmettono molta fiducia per l’aggressività con cui portano decelerazione. Il pacchetto complessivo è molto dinamico e trasmette molta stabilità, con le sospensioni che assorbono bene le asperità stradali senza penalizzare l’inserimento in curva o generare rollio. Comfort dunque, ma veloce, e sicuramente silenzioso. Se infatti il tre cilindri da 999cc è privo di vibrazioni parassite, l’effetto acustico è sorprendente anche dal punto di vista aerodinamico, con fruscii inavvertibili, tanto che ad andature autostradali massime consentite l’abitacolo ha gli stessi riscontri acustici di una berlina di categoria superiore. Il listino italiano della T-Cross prevede prezzi a partire da 19.000 euro, per la versione Urban 1.0 TSI 95 Cv, cifra che con la promozione di lancio scende a 17.900 Euro . Su tutta la gamma la dotazione di sicurezza di serie comprende Lane Assist, Fatigue Detection, Front Assist con frenata di emergenza City e riconoscimento pedoni. Gli allestimenti previsti sono tre: Urban, Style e Advanced. C’è anche una versione 1.0 TSI 115 cv First Edition, dal prezzo di 24.950 euro.

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Lunedì 8 Aprile 2019 - Ultimo aggiornamento: 18:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2019-04-17 07:15:11
In pratica è la polo rialzata e allungata? Lo hanno già fatto con la golf, è solo un bel sistema per vendere un auto a prezzo molto maggiorato.