La Renault Zoe sotto il murales dedicato a Maradona a Napoli

Riparte con la Renault Zoe il car sharing full electric a Napoli. Al via con Gesco il servizio per la Città Metropolitana

di Sergio Troise
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NAPOLI - L’industria automotive è in pieno cambiamento, impegnata ad assecondare una mobilità sempre più smart, più verde, più condivisa, più accessibile. Le abitudini degli automobilisti stanno cambiando a ritmi sostenuti e sono sempre più numerosi, soprattutto tra i giovani, coloro che scelgono di non essere proprietari di un veicolo, ma optano per il possesso temporaneo. E’ in questo contesto socio-economico-culturale che proliferano le attività di car sharing, formula innovativa di mobilità, in alcuni casi anche virtuosa, se l’auto utilizzata per il noleggio “usa-e-lascia” è una full electric a emissioni zero.

E’ in questo contesto che all’interno del parco termale che ospita le celebri Stufe di Nerone, nel cuore dei Campi Flegrei, è stata presentata la partnership tra Renault Retail Group Napoli e il gruppo di imprese sociali Gesco, per l’ampliamento e lo sviluppo di “Amicar Sharing”, il primo e unico car sharing 100% elettrico presente nella Città Metropolitana di Napoli.

L’auto utilizzata per il nuovo servizio è la supercollaudata Renault Zoe, leader tra le citycar elettriche commercializzate in Italia, con oltre 12.100 unità vendute e già protagonista di attività di car-sharing in altre città. Con una batteria da 52 kWh e una potenza di 100 kW, la francesina 100% elettrica può vantare 395 km di autonomia (WLTP), di cui 57% su percorsi urbani, 25% peri-urbani, 18% autostradali. Valori ampiamente sufficienti a coprire le brevi distanze abitualmente registrate dai clienti del car-sharing, quasi sempre limitate a non più di 30 minuti di utilizzo, per brevi spostamenti urbani, magari anche all’interno delle ZTL. Ciò detto, alle colonnine di ricarica rapida si può incamerare energia sufficiente a coprire 150 km.

Il costo del noleggio temporaneo, attivabile tramite una app gratuita, è di 30 centesimi al minuto. L’utilizzatore tipo del servizio – informano i gestori del servizio – è in maggioranza un maschio di età compresa fra i 19 e i 39 anni, studente universitario o giovane lavoratore, residente prevalentemente in centro. Nel primo anno di attività del car-sharing (gestito con altri partner) sono stati 5000 gli iscritti, un terzo dei quali ha usufruito del servizio con continuità.

Questa soluzione di mobilità si contraddistingue per la forte flessibilità in fase di riconsegna della vettura a fine corsa: il cliente che usufruisce del servizio di car sharing, infatti, può riconsegnare l’auto in qualsiasi area di parcheggio presente all’interno della zona Metropolitana di Napoli. Grazie all’app dedicata è possibile verificare la disponibilità della vettura, il livello di ricarica e prenotare l’auto che si trova nel luogo più vicino alle proprie esigenze. Importante sapere che particolare attenzione sarà prestata all’aspetto legato alla sanificazione e pulizia delle vetture, soprattutto nel contesto sanitario come quello attuale. Nell’abitacolo sarà presente un erogatore per l’igienizzazione del posto di guida.

Dieci le postazioni di ricarica predisposte per il servizio gestito da Amicar, su un totale di una trentina di colonnine presenti per ora sul territorio partenopeo. Trenta sono le Zoe messe a disposizione da Renault Italia per questo servizio allargato all’area metropolitana, ovvero in un territorio che va oltre il centro cittadino, abbraccia anche i dintorni e mira ad allargarsi anche a Bacoli, Monte di Procida e – si spera – alla vicina isola di Procida, designata come capitale mondiale della cultura per il 2022. “Il car sharing elettrico sull’isola avrebbe un chiaro valore simbolico” dicono i responsabili del progetto, convinti come sono che “tutto ciò non rappresenta soltanto una alternativa di mobilità, ma una vera e propria operazione culturale, gestita da persone che si occupano della salvaguardia dell’ambiente, di benessere sociale, di sviluppo virtuoso”.

Secondo Sergio D’Angelo, presidente di Gesco, “il car sharing influisce anche sulla qualità della vita nelle grandi città, dove è stato calcolato che noi italiani perdiamo 15 giorni all’anno chiusi in macchina, imbottigliati nel traffico, all’interno di auto che ancora inquinano troppo, viste le proporzioni ridotte del mercato delle ibride e delle elettriche”.

L’iniziativa concordata con Renault vuole dunque contribuire al cambiamento. E per la Casa francese non è stato difficile aderire al programma, visto che l’innovazione della mobilità in chiave green è uno dei capisaldi dell’azienda francese, avviatasi su questo terreno 10 anni fa e diventata, con il brand Mobilize, leader nella transizione ecologica e nella decarbonizzazione della mobilità. Ha tenuto a sottolinearlo il responsabile della comunicazione di Renault Italia, Francesco Fontana Giusti, ricordando che “Renault ha fatto da apripista per la democratizzazione della tecnologia e oggi può vantare in Europa sia la leadership dell’elettrico con 400.000 veicoli circolanti, sia quella del car sharing, con 10.000”. Se non bastasse, è stato ricordato che grazie all’utilizzo delle 30 Zoe, in un anno si potrebbero risparmiare più di 30 tonnellate di CO2, l’equivalente di quanto emetterebbe nell’atmosfera una flotta di 30 vetture termiche con emissioni medie di 90 gr/km di CO2 ed una percorrenza media annua di 12.000 km per vettura.

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Mercoledì 16 Giugno 2021 - Ultimo aggiornamento: 19:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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