Un incidente sul Grande Raccordo Anulare di Roma

Aci-Istat, nel 2017 calano gli incidenti ma aumentano i morti. Sticchi Damiani: «Rendere gli ADAS obbligatori»

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ROMA - Aumenta il numero di morti sulle strade ma diminuiscono gli incidenti: è questo il quadro dipinto dal rapporto ACI-Istat sulla situazione delle strade italiane nel 2017. Nel dettaglio il numero di morti è passato a 3.378 contro i 3.283 del 2016 (+2,9%), mentre gli incidenti registrati sono stati 174.933 rispetto ai 175.791 dello scorso anno (- 0,5%). In calo anche i feriti (246.750 erano 249.175 nel 2016: -1%), mentre resta stabile il numero di feriti gravi (oltre 17.000: 5 ogni vittima, 68% uomini, 32% donne). Scende da 5,3 a 5,1 il rapporto feriti gravi/decessi, mentre i costi sociali sono stimati in 19,3 miliardi di euro (1,1% del PIL nazionale).

«Rispetto allo scorso anno registriamo, purtroppo, un aumento delle vittime sulle nostre strade» ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Automobile Club d'Italia, sottolineando che questa tendenza è frutto anche di un aumento delle immatricolazioni e del numero di chilometri percorsi, dopo la flessione registrata nel 2016. «La rete viaria nazionale è davvero vasta, in molti casi obsoleta, non aggiornata nei sistemi di sicurezza passiva quali guard-rail, asfalto e aree di sosta. Mi auguro che a breve venga avviato un piano strategico di riordino dell'intero sistema infrastrutturale, nelle città così come per le grandi arterie.

Un contributo fondamentale per la sicurezza - conclude Sticchi - potrebbe essere fornito dagli ADAS, tanto chel'ACI auspicada tempo la loro obbligatorietà su tutti i nuovi modelli». Nel dettaglio, la fascia d'età più a rischio risulta essere quella degli anziani tra 75 e 79 anni (263 morti: 7,8 % del totale); per gli uomini si rilevano picchi per le età 50-54 e 45-49 (217 e 211) e 80-84 per le donne (56). Nel 2017 si sono registrate 6 vittime in meno tra i bambini 0-14 anni(43 rispetto ai 49 dell'anno precedente: -12,2%).

Tra tutti i conducenti coinvolti in incidenti, è particolarmente alto il numero di giovani tra 20 e 29 anni (19,3%) ma si registrano proporzioni elevate anche tra i più anziani. Tra questi ultimi, peraltro, è notevole la quota di quanti perdono la vita nell'incidente. Il rischio di rimanere coinvolti in un incidente risulta più elevato tra giovani e giovanissimi e inizia a decrescere solo dopo i 25 annidi età, per poi tendere ad aumentare nuovamente dopo i 70 anni. L'aumento dei morti ha riguardato in modo particolare i pedoni (600;+5,3%) e i motociclisti (735;+11,9%), che si confermano tra le categorie più a rischio.

Nel 2017 è diminuito il numero di incidenti su alcune arterie (130.461;-0,5% su strade urbane; 35.077,-0,7% su quelle extraurbane), mentre è aumentato in autostrada, (9.395;+0,4%), analogamente sono diminuiti anche i feriti in città e sulle strade extraurbane (174.612 e 56.294 rispetto a 176.423 e 56.962 del 2016, pari a-1%, e-1,2%).Crescono, invece, (+8,0%) i morti su autostrade(incluse tangenziali e raccordi) e strade extraurbane (+4,5%), mentre diminuiscono (-5,8%)quelli all'interno dei centri abitati dei grandi Comuni.

Distrazione, mancato rispetto della precedenza o del semaforo, velocità troppo elevata si confermano le prime tre cause di incidente. Tra le altre cause più rilevanti: distanza di sicurezza(21.463), manovra irregolare(15.932), comportamento scorretto del pedone(7.204).

Sostanzialmente invariate anche nel 2017 le principali violazioni al Codice della Strada sanzionate dalle Forze dell'Ordine: al primo posto il superamento dei limiti di velocità (2.843.552, +6,9%), seguita dall'inosservanza del rispetto della segnaletica (391.369, +7,8%), dal mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta dei bambini (202.993, +3,4%) e ai ciclisti per comportamenti errati (+3,8%). Segno meno per le sanzioni relative al mancato uso di lenti o l'uso improprio di telefoni cellulari o cuffie (145.815, -8,0%) e quelle elevate ai pedoni (3.191, -12,1%).

I mesi estivi si confermano il periodo con il maggior numero di incidenti e vittime. Agosto è il mese più pericoloso per il numero di incidenti gravi in tutti gli ambiti stradali (2,3 morti ogni 100 incidenti), maggio, giugno e luglio quelli con più incidenti nel complesso, sulle strade urbane maggio e giugno (12.359 e 12.505), 4.383 e 4.633 incidenti a giugno e luglio su quelle extraurbane. Febbraio è il mese con il minor numero di incidenti (11.493)e morti (199).

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Martedì 24 Luglio 2018 - Ultimo aggiornamento: 08:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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