Un partecipante alla 100 edizione della Targa Florio

Targa Florio: 100 anni di passione, “a cursa” infiamma ancora la Sicilia

di Sergio Troise
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PALERMO - Una storia lunga centodieci anni, viva e palpitante ancora oggi, dopo 100 edizioni vissute appassionatamente, attraverso due secoli. Ecco la Targa Florio, ‘A cursa inventata nel 1906 da Vincenzo Florio, visionario e lungimirante imprenditore siciliano che trasformò le strade delle Madonie in un immenso toboga tutto curve e saliscendi, fino agli anni settanta riconosciuto come sede del Mondiale Marche.

In questi luoghi ricchi di fascino e di storia, in un magnifico weekend di primavera si è celebrata la 100ma edizione della Targa. Un’edizione speciale, organizzata dall’Automobile Club d’Italia, in collaborazione con l’ACI Palermo, con il sostegno di munifici sponsor e con la benedizione del presidente della FIA Jean Todt, ospite d’onore della manifestazione, che commentando il successo di partecipazioni e l’invasione di pubblico, ha esclamato: “La Targa è sempre la Targa”.

A dare lustro all’evento anche la presenza di Muhtar Kent, Ceo di Coca Cola (sponsor dell’evento), in gara con un’Alfa Romeo Giulia, dichiaratosi a sua volta entusiasta della Targa. “Conosco bene la Sicilia per aver trascorso le vacanze a Cefalù – ha detto il numero del colosso delle bibite - ma non avevo mai partecipato alla Targa e ho trovato tutto bellissimo, un’esperienza eccezionale”. Anche il presidente di FCA, John Elkann, ha gareggiato con un’Alfa: una Giulietta SZ coda tronca tirata fuori per l’occasione dal museo di Arese. Con lui, nel ruolo di navigatrice, la moglie Lavinia Borromeo. Renato Pozzetto, grande appassionato di veteran, ha gareggiato invece con una Mercedes 300 SL roadster.

L’evento ha messo insieme auto storiche e moderne, piloti di ieri e regolaristi di oggi, collezionisti privati e case ufficiali. Il programma, ricco e articolato, prevedeva infatti cinque appuntamenti distinti: la Targa Florio Rally (riservata alle auto moderne che partecipano al campionato italiano della specialità, vinta da Paolo Andreucci su Peugeot 208); la Targa Florio Historic Rally (riservata alle storiche degli anni 70/80); la Targa Florio Classic (gara di regolarità per auto costruite tra il 1906 e il 1970, vinta dal siciliano Giovanni Moceri e dal bresciano Daniele Bonetti a bordo di una Fiat 508 C del 1939); il Ferrari Tribute (raduno di esclusivi modelli della Casa di Maranello) e la Targa Florio Historic Speed, ovvero la passerella finale riservata ai piloti e alle auto da corsa più prestigiosi degli anni 60/70.

Tutte le facce della 100ma Targa sono piaciute al pubblico, che ha salutato entusiasticamente il passaggio delle auto nei centri abitati di Cerda, Campofelice di Roccella, Cefalù, Cerda, Collesano, Gratteri. Un tripudio di folla di cui s’era intuita la portata sin dall’arrivo delle prime auto a Palermo, dove la straordinaria esposizione allestita davanti al teatro Massimo ha richiamato l’attenzione di migliaia di persone. Tra le attrazioni più spettacolari, la Porsche 908/3 fresca di restauro che il Museo Porsche ha esibito, nei tradizionali colori Gulf azzurro/arancione, all’interno di una grande teca trasparente, come fosse un modellino.

Ma l’apice del successo è stato raggiunto nel gran finale, quando si è svolto l’Historic Speed in un tratto di sette chilometri, davanti ad oltre ventimila spettatori: un’invasione che ha messo a dura prova la macchina organizzativa, affidata alle cure di un preoccupatissimo Giancarlo Minardi. La storica zona box/tribune di Floriopoli, faticosamente restaurata (in parte) dopo anni d’incuria e d’abbandono, s’è aperta al pubblico come uno scrigno magico, carico di ricordi rombanti. E lì, davanti alle vecchie tribune (purtroppo ancora inagibili) è sfilata la grande storia: Ninni Vaccarella, 83 anni, s’è sistemato senza imbarazzi al volante della Ferrari 330 P4, Arturo Merzario ed Helmut Marko hanno guidato le Alfa 33 TT12, Andrea De Adamich ha ritrovato la sua Alfa Romeo 33/2 Daytona, Nanni Galli un’altra Alfa 33, Sandro Munari ha ritrovato la sua amata Lancia Startos, mentre Jacky Ickx che ha vinto su tutte le piste del mondo ma non la Targa, si è messo al volante di una Porsche 911 RSR di un collezionista privato.

La Porsche ha portato a Floriopoli un’intera scuderia di macchine di gran pregio, tirate fuori dal proprio museo, e un plotone di ex piloti capitanato da Vic Elford (vincitiore nel ‘68 con la 356 Porsche/Abarth) e Gijs Van Lennep (vincitore nel ’73 con la 911 RSR): il modo migliore per celebrare la memoria del record stabilito sulle Madonie, con 11 vittorie (contro le 10 dell’Alfa Romeo e le 7 della Ferrari).

Non si sono contati i selfie, le foto, gli autografi, le dediche. Incontenibile la passione dei siciliani per gli idoli del tempo che fu, e grande la disponibilità dimostrata dagli ex piloti, in particolare da Arturo Merzario (vincitore nel ‘72 e nel ‘75) e da Ninni Vaccarella, indimenticato re delle Madonie, che al volante della Ferrari ha fatto rivivere al pubblico siciliano l’emozione della vittoria ottenuta nel 1965 con Lorenzo Bandini (l’altra vittoria nel ‘75 con l’Alfa Romeo, in coppia Merzario).

Tutti si sono dimostrati legati saldamente al ricordo della mitica Targa del 900, felici di essere tornati, da protagonisti, sulle strade della corsa più antica del mondo. Arturo Merzario l’ha definita, convinto, “una delle tre più grandi corse su strada di tutti i tempi, assieme alla Mille Miglia e alla Carrera Panamericana”. E i porschisti Van Lennep ed Elford, vincitori nel ‘73 e nel ‘68, non hanno avuto esitazioni nel definire la Targa “più bella della 24 Ore di Le Mans”. “Sul circuito della Sarthe – hanno spiegato – correvamo con la testa, sulle strade delle Madonie con il cuore. Qui ci metti emozione, passione, improvvisazione, lì è tutto calcolo. E poi – ha detto ancora Vic Elford – solo alla Targa se hai un problema alla macchina il pubblico accorre per aiutarti. A me è capitato: avevo una ruota che ballava, mi fermai due volte per controllare e la gente per due volte mi ha sollevato l’auto, sostituendosi al crick che non avevo. Fantastico”.

Alla fine il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, ha espresso grande soddisfazione. “Da sempre siamo stati vicini a questo evento straordinario, accompagnando la sua crescita e portando avanti un articolato lavoro che negli ultimi anni si è sviluppato attraverso una stretta collaborazione con l’Automobile Club di Palermo. Siamo grati a tutti i piloti che hanno aderito alla manifestazione e alle case automobilistiche che hanno partecipato mettendo in mostra i pezzi più pregiati dei loro musei. Grazie a loro, agli sponsor e a tutti gli uomini e alle donne dell’ACI che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione abbiamo potuto offrire alla Sicilia e ai siciliani un evento che fa onore alla loro magnifica terra”.
 

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Venerdì 20 Maggio 2016 - Ultimo aggiornamento: 16:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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