ANCONA - Una delle star annunciate del prossimo Salone di Cannes (7-12 settembre) sarà uno yacht planante di 30 metri capace di raggiungere la ragguardevole velocità di 55 nodi grazie alla spinta di tre motori da 2000 cavalli ciascuno e alla propulsione a idrogetto. Lo ha progettato, per tutta l’ingegneria navale, lo Studio Arnaboldi per conto di ISA Yacht, uno dei marchi del Gruppo Palumbo, che ne ha curato la costruzione e il varo presso il proprio cantiere di Ancona. Al progetto ha collaborato, per lo styling, anche Marco Casali (Too Design). Il risultato finale stupirà il pubblico del Salone francese e, con ogni probabilità, anche lo stesso armatore, in quanto nei primi test in mare, subito dopo il varo, l’imbarcazione ha raggiunto prestazioni superiori rispetto ai calcoli teorici.
Per ottenere risultati di questo livello si è lavorato non solo sulla motorizzazione MAN (tre motori 12 cilindri a V per complessivi 6.000 cavalli) ma anche sul sistema a idrogetto fornito dagli specialisti svedesi della MJP (Marine Jet Power), azienda con la quale è stata sviluppata una costruttiva collaborazione mirata ad ottenere risultati degni di una imbarcazione offshore. E invece – vale la pena sottolinearlo – il nuovo Super Sportivo 100ft GTO M/Y Aldabra (questo il nome completo della barca) è un comodo yacht di 30 metri, capace non solo di “volare” sull’acqua a 55 nodi, ma anche di ospitare fino a 10 persone in 5 cabine, con bagno privato, oltre alle due dell’equipaggio con 4 posti letto e accesso separato dal pozzetto.
La cabina armatoriale, a tutto baglio, è posizionata a centro barca e presenta doppio bagno con doccia passante centrale. Per il resto, grandi spazi all’aperto e al chiuso, per godersi splendide giornate di mare, in rada, in porto o in navigazione. A richiesta è possibile anche ridurre le cabine a tre. Gli interni infatti sono completamente customizzabili e caratterizzati da un design orientato alla leggerezza. Un concetto, questo della leggerezza, che ha ispirato l’intera progettazione, in quanto un eccellente rapporto peso-potenza è sempre alla base di tutte le performance velocistiche. Ma questo non deve far credere che si debba scendere a compromessi sui materiali e sugli allestimenti. Quindi costruzione in infusione e sandwich di resina vinilestere a base epossidica con rinforzi in fibra di carbonio e kevlar, ma anche capacità di coniugare il contenimento dei pesi con il design, utilizzando sia materiali moderni come i laminati, sia anche legno massello e marmo, opportunamente lavorati.
Per il resto, vale la pena sottolineare che a nulla si è dovuto rinunciare sul fronte del comfort e della raffinatezza degli arredi. A Cannes si potrà ammirare dunque una imbarcazione veloce come un offshore, ma anche dotata di tutto ciò che ci si aspetta da uno yacht dedicato al piacere di navigare e di vivere il mare. Le grandi superfici aperte disponibili a prua ed a poppa rendono questa barca un prodotto unico nella sua categoria mentre le ampie superfici vetrate apribili dell’hard-top permettono comunque di garantire il massimo comfort anche nelle zone coperte del pozzetto.
La grande attenzione al peso ha portato all’installazione di soluzioni innovative oltre a mobili, paioli e cielini alleggeriti. Infatti la coperta è stata rivestita in schiuma PE/EVA a cellule chiuse che garantisce, oltre al peso contenuto, una grande morbidezza al tatto, facilità di manutenzione, non scalda con le alte temperature estive e garantisce un’elevata insonorizzazione. Molte parti, a cominciare dall’hard-top, sono inoltre costruite in fibra di carbonio. Dello stesso materiale sono i due tavoli nel pozzetto, sulla murata di dritta e su quella di sinistra, impreziositi da un lift elettrico e dalla possibilità di fungere da coffee-table, da tavolo da pranzo o – con adeguata cuscinera – da grande area relax. A completare il tutto 4 sedie Poltrona Frau Donald, rivestite in pelle.
Sui contenuti più squisitamente tecnici, è interessante registrare l’opinione di Marco Arnaboldi, figlio d’arte (il padre Angelo è stato un noto progettista) che ha già al suo attivo, con lo studio che porta il suo nome, una serie di quasi 80 progetti tra yacht e imbarcazioni militari, di misura compresa tra 16 e 44 metri. “Siamo uno studio di ingegneria navale completo che ha sviluppato le proprie ricerche avanzate su carene e materiali ed è in grado di curare ogni aspetto progettuale della barca, dalla costruzione di scafo e coperta agli interni. È infatti fondamentale – dice Arnaboldi - che ogni dettaglio sia pensato per le prestazioni che si vogliono raggiungere, con una grande attenzione alla leggerezza e al sistema propulsivo, che per noi è da sempre a idrogetto, e per questo ci siamo affidati ai jet della svedese MJP, i più performanti sul mercato”.
Motorizzazione MAN e idrojet a parte, va ricordato che la carena assicura anche una notevole manovrabilità: infatti con il classico joystick e senza necessità di usare il bowthruster (comunque presente) è possibile far traslare l’imbarcazione come fosse un normale day-cruiser. Tutto ciò manovrando dalla plancia Furuno sistemata in posizione centrale, ben integrata nel design del pozzetto.