La plancia della Cruise AV di General Motors, senza volante ne pedali

Cruise AV, nel 2019 General Motors lancerà la prima auto-robot: senza volante e pedali

di Nicola Desiderio
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DETROIT - General Motors è pronta a mettere su strada nel 2019 una flotta di auto senza volante né pedali. Lo ha annunciato la casa americana alla vigilia del Salone di Detroit diffondendo le immagini della vettura accanto ad uno studio di fattibilità di 33 pagine che è stato già inoltrato all’NHTSA (il National Highway Traffic Safety Association, un ente simile alla nostra Motorizzazione Civile, ma molto più potente) per avere le necessarie autorizzazioni.

Figlia della Chevrolet Bolt. L’auto si chiama Cruise AV, è derivata dalla Chevrolet Bolt – la sorella gemella della Opel Ampera-e, commercializzata in Europa, ma non ancora in Italia – ed è in pratica il Santo Graal della mobilità futura perché è elettrica, autonoma di livello 5 (il massimo previsto dalla scala SAE) e iperconnessa. Per la casa americana, la Cruise AV rappresenta la quarta generazione dell’auto a guida autonoma i cui tempi di sviluppo sono stati ulteriormente accelerati con l’acquisizione nel marzo del 2016 per oltre un miliardo di dollari della Cruise Automation, una start-up californiana con sede a San Francisco.

Il car sharing senza pilota. Non a caso, le prime immagini della plancia senza volante e pedali della Cruise AV ha sullo sfondo proprio la città californiana che ha visto la nascita di Uber e si trova a breve distanza dalla Silicon Valley, la culla delle nuove tecnologie che stanno invadendo l’automobile per cambiarne la storia. General Motors ha inoltre già da 2 anni fatto il proprio ingresso in Lyft – una società di ride hailing, concorrente di Uber – con 500 milioni di dollari e costituito Maven, la società incaricata di sviluppare tutti i nuovi servizi di mobilità. Il futuro che dunque si prospetta è che dal 2019 ci sia una flotta di Cruise AV gestite da Maven che saranno chiamate dai clienti attraverso una app sul loro smartphone.

Tecnologia pronta, servono le regole. Non si sa ancora quale sarà la prima città che vedrà la comparsa della prima flotta di Cruise AV in car sharing. Quello che è sicuro è che ci sono solo 7 stati americani (Colorado, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Tennessee e Texas) che hanno una pronta la legislazione necessaria alla immatricolazione e alla circolazione di auto a guida autonoma mentre a livello federale, la legge è già passata alla camera di deputati, ma deve ancora ricevere il vaglio del Senato. L’intento di General Motors è spingere Washington a procedere il più velocemente possibile verso la regolamentazione in tutto il paese.

La sicurezza è l’argomento più forte. Secondo fonti interne, la casa americana sarebbe pronta già da domani a produrre 2.500 AV Cruise all’anno, quantità ovviamente pronta a salire velocemente, soprattutto qualora il quadro legislativo decollasse e il servizio si dimostrasse efficiente, sicuro e apprezzato dai clienti. Secondo GM, la guida autonoma è in grado di eliminare l’errore umano che è alla base del 94% degli incidenti, una valutazione del tutto simile a molti altri studi e che rappresenta l’argomento più forte per la promozione di una tecnologia alla quale, con filosofie e obiettivi differenti, stanno lavorando non solo le grandi case automobilistiche, ma anche aziende del calibro di Apple e Google.

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Sabato 20 Gennaio 2018 - Ultimo aggiornamento: 21-01-2018 14:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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