La DS Penske di Jean-Éric Vergne

DS, Montecarlo nel cuore. Il team francese punta in alto e spera di ripetere il successo del 2021

di Nicola Desiderio
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Eugenio Franzetti ha il suo bel da fare. Da quest’anno infatti è direttore di Lancia Corse HF sommando il nuovo incarico a quello analogo in DS Performance, uno dei marchi storicamente fondanti della Formula E oltre che tra i più vincenti (due titoli piloti e altrettanti come team). E anche quest’anno la casa francese vuole confermarsi tra i protagonisti nel campionato mondiale per monoposto elettriche grazie anche all’esperienza di Penske, uno dei nomi più prestigiosi del motorsport a livello globale. Al momento DS Penske si trova al 4° posto come team con 67 punti. Si poteva fare meglio? «Siamo abbastanza contenti di come abbiamo iniziato questo campionato perché abbiamo raccolto più punti rispetto allo scorso anno. Nelle prime gare facemmo parecchia fatica, ma poi fummo estremamente efficaci, soprattutto in qualifica conquistando pole e prime file più di tutti, e alla fine siamo arrivati terzi nella classifica finale. Quest’anno in alcune gare siamo stati sfortunati e a Miami abbiamo corso male, ma a Jeddah abbiamo fatto l’en-plein».

Franzetti si riferisce al triplete di pole position, vittoria e giro veloce in gara infilato sul circuito dell’Arabia Saudita da Maximilian Günther, pilota arrivato di fresco dalla Maserati, il team con il quale DS fa pool per la classifica costruttori sotto l’ombrello Stellantis. Del resto, il motore è in comune ed è sviluppato e costruito da Stellantis Motorsport, ma i due team lavorano separatamente, impiegano un software diverso e hanno deciso di scambiarsi il pilota. Il tedesco Günther, attualmente 5° con 37 punti, è infatti arrivato alla DS Penske al posto del campione del mondo della stagione 8, Stoffel Vandoorne, passato invece sotto l’insegna del Tridente. Il perché di questo amichevole scambio tra parenti lo spiega Franzetti stesso: «Vandoorne è un pilota dalla guida molto pulita e dotato di grandi capacità di sviluppo della macchina, quello che serve in questo momento a Maserati, mentre Günther ci è sempre piaciuto perché è veloce e aggressivo nei duelli: quello che ci vuole per la Formula E attuale e, secondo noi, è un pilota che completa al meglio Jev».

Jev, per chi non lo sapesse, è il soprannome di Jean-Éric Vergne, unico pilota della categoria ad avere vinto due volte il titolo e capace, su 135 partecipazioni, di partire al palo 17 volte, arrivando 36 volte sul podio e in 11 occasioni sul gradino più alto. Al momento, l’uomo di Pontoise è 9° con 26 punti e, pur non vincendo mai, ha chiuso a punti in 4 round su 5 dimostrando, ancora una volta, continuità, in attesa che la vettura riesca ad esprimere un potenziale che, secondo Franzetti, c’è e non è stato sfruttato a pieno in gara anche per colpa di circostanze sfortunate, non ultima la bandiera rossa a Miami mentre i piloti erano in attack mode che quest’anno fa una grande differenza. «Dopo i primi round – afferma il manager italiano – abbiamo avuto 2 mesi per lavorare molto e in Florida abbiamo capito che siamo migliorati nella gestione dell’energia. Per questo sono molto fiducioso per la gara di Montecarlo dove abbiamo vinto nel 2019 e 2021 e siamo andati sempre piuttosto bene».

Il direttore di DS Performance è entusiasta di vedere ancora una volta le monoposto elettriche sfrecciare sullo stesso tracciato delle Formula 1. «Correre a Montecarlo ha per me un’importanza enorme e la ritengo la gara più bella, rappresentativa e significativa della Formula E. È uno spettacolo meraviglioso, con tanto pubblico e interesse ed è bello che quest’anno avremo due round. Credo inoltre che le monoposto di Formula E siano oggi le migliori per girare a Montecarlo perché danno vita a molti più duelli che in Formula 1. Un domani le due categorie potrebbero condividere più circuiti, ma molto dipenderà dall’evoluzione tecnica. Di sicuro, la Formula E continuerà a privilegiare i tracciati cittadini perché è nel suo DNA. E mi sembra che anche la Formula 1 la ritenga una buona idea – conclude Franzetti – visto che ci sono sempre più Gran Premi che si disputano dentro le grandi città…».

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sabato 3 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 04-05-2025 12:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA