La BMW iX5 Hydrogen

BMW, l'ingegneria al volante. Il presidente del Gruppo Oliver Zipse annuncia l’accelerazione elettrica

di Alessandro Marchetti Tricamo
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“Here and now”, qui e adesso. Le parole sono di Oliver Zipse, numero uno del gruppo Bmw. Perché il futuro, lontano o vicino che sia, si costruisce in queste ore. Altrimenti il rischio è di guardare le rivali da dietro. E a Monaco non sembrano abituati a farlo. D’altronde, nonostante i catastrofisti dell’elettrificazione, i numeri in Bmw corrono veloci e le previsioni per questo 2023 sono di un margine minimo dell’8% (8,6% lo scorso anno) che può salire anche a doppia cifra. Soddisfatti anche gli azionisti che vedono il dividendo passare da 5,8 a 8,5 euro. Se poi si aggiunge che la transizione verso l’elettrico puro si muove più velocemente del previsto verso un rapporto di un’auto a batteria su quattro vendute entro il 2025, per poi arrivare alla metà prima del 2030, il cerchio sembra chiudersi.

E anche se la strada
sarà inevitabilmente ancora in salita, l’importante è esserci, “here and now”. Dove il “now” sono le oltre 215mila elettriche vendute lo scorso anno da Bmw - più del doppio del 2021 - e un’offensiva di prodotto ad ampio raggio: dopo le ultime arrivate i7 e iX1, quest’anno (avvio della produzione in estate e lancio in Europa a ottobre) sarà il momento della nuova Serie 5 disponibile anche in versione solo elettrica i5 (familiare Touring compresa) e con una doppia variante ibrida ricaricabile plug-in pronta per il 2024. A far clamore è poi il risultato della i4 M50 elettrica: 400 chilowatt, due motori, uno per asse, sospensioni indipendenti, 0-100 in meno di 4 secondi, autonomia di oltre 520 chilometri, la berlina è l’auto più venduta del sub-brand sportivo M. «Questo primato parla da solo» come ha sottolineato Zipse.


A fine anno è poi previsto l’arrivo della nuova X2 abbinata anche lei ad una versione elettrica iX2. I tedeschi rilanciano anche sull’idrogeno, altra faccia della tradizionale auto elettrica dove le celle a combustibile (fuel cell) sostituiscono le batterie: «Una soluzione dalle grandi potenzialità» ha spiegato ancora Zipse, riferendosi in particolare alla iX5 Hydrogen presentata nei giorni scorsi che garantisce un’autonomia di circa 500 km, zero emissioni allo scarico e, soprattutto, un tempo di rifornimento massimo di 4 minuti. Un caffè e il pieno è fatto. Senza dimenticare la valenza geopolitica: a differenza delle batterie, la produzione di fuel cell non necessita di materiali rari come cobalto, nichel e litio, spesso nelle mani della Cina. Per ora la iX5 Hydrogen è destinata a piccole flotte pilota in alcuni mercati selezionati dove esiste una seppur minima rete di rifornimento, poi si vedrà. Una chance anche per i carburanti sintetici: «Saranno molto importanti per decarbonizzare le auto già in circolazione ma non per i nuovi modelli», ha precisato Zipse. Elettriche senza ritorno.

La strategia del Gruppo tedesco punta anche all’alto di gamma e al mercato del lusso dove i margini fanno felici manager e azionisti. In questa direzione è prevista per il 2023 una crescita a doppia cifra grazie al restyling di X5 e X6 e al consolidamento delle vendite di due bestseller come X7 e XM. In attesa dell’arrivo nel 2025 della piattaforma “Neue Klasse”, nativa elettrica, digitale e circolare (diverse le soluzioni con materiali riciclati previste) che farà da base a 6 nuovi modelli, prodotti in 3 stabilimenti (Debrecen in Ungheria, Monaco in Germania e San Luis Potosì in Messico) da lanciare in soli 24 mesi. Una sorta di “generazione di fenomeni” come recita il titolo della nostra storia di copertina. Una anticipazione è stata mostrata al Ces di Las Vegas con il concept i Vision Dee: un head-up display a realtà aumentata che proietta lungo tutta la superficie del parabrezza le informazioni necessarie.

E un abito che può variare colore in ogni momento: una speciale pellicola di carta elettronica composta da 240 componenti applicata sulla carrozzeria può generare e variare in qualche secondo il colore all’interno di una gamma di 32 tonalità. Una nuova auto al giorno, personalizzazione portata all’esasperazione. Il concetto alla base lo spiega bene Adrian van Hooydonk, responsabile del design del gruppo Bmw: «Implementata nel modo giusto, la tecnologia creerà esperienze utili, vi renderà guidatori migliori e semplicemente avvicinerà esseri umani e macchine». Perché il futuro è “here and now”.

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Venerdì 31 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 26-04-2023 17:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA