Barche esposte al Salone nautico di Genova

Chiusa l’edizione boom del Salone nautico di Genova. Più di 100mila i visitatori, ma la città deve migliorare accoglienza e trasporti

di Sergio Troise
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GENOVA - Ha chiuso con un bilancio positivo la 62ma edizione del Salone di Genova, manifestazione organizzata da Confindustria Nautica e dalla società I Saloni Nautici, svoltasi dal 22 al 27 settembre in un clima di grande fiducia per l’intero comparto e con la prospettiva di una svolta epocale programmata per il 2023, quando sarà completata buona parte dei lavori per il nuovo waterfront di levante, il più grande cantiere italiano di riqualificazione urbana.

Parlando dell’edizione appena conclusa, il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, ha tenuto a ricordare che “è stato un salone non solo bellissimo ma soprattutto efficiente, nel corso del quale sono stati chiusi numerosi contratti”. Un’ulteriore segnale, dunque, della “buona salute” di cui gode la nautica italiana, cresciuta del 31,1%, con un fatturato di 6,1 miliardi di euro e una forza lavoro aumentata del 9,7%. A testimonianza dell’interesse per il settore anche il numero di visitatori, aumentati del 10,7% rispetto al 2021, fino a toccare quota 103.812 (dato registrato alle 11 del mattino della giornata conclusiva).

Nella conferenza stampa di chiusura gli organizzatori hanno tenuto a ricordare che grazie al supporto dell’ICE è stato possibile, nell’ambito del piano di promozione del Made in Italy del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, aprire l’evento a buyer e giornalisti stranieri provenienti da 35 Paesi e da 5 continenti. Nei 6 giorni di manifestazione si sono svolti 168 eventi e, soprattutto, diportisti e aspiranti tali hanno potuto svolgere 4.463 prove in mare. Soprattutto è stato possibile mettere in mostra oltre 1000 barche distribuite su 200.000 metri quadri suddivisi in 5 aree tematiche. 168 sono state le anteprime, 998 i brand in rappresentanza di paesi di 5 continenti.

Tutto ciò – vale la pena ricordarlo – nel cuore di una città che dalla ricostruzione in tempi record del ponte Morandi ha avviato un piano di rilancio mirato a migliorare l’accoglienza, a sostegno del turismo e di eventi fieristici come questo dedicato alla nautica. A dire il vero c’è ancora molta strada da fare sia sul piano dei trasporti (Genova è collegata malissimo con il resto d’Italia) sia su quello dell’accoglienza alberghiera. Ciò nonostante il presidente della Regione Toti, il sindaco Bucci e il segretario della Camera di Commercio Caviglia hanno speso parole di grande apprezzamento per il lavoro svolto su questi fronti.

“I risultati hanno superato le aspettative e, oltre al successo di pubblico e di business, la città ha saputo aprirsi e funzionare come luogo di accoglienza e di intrattenimento” ha detto il sindaco, lasciando stupiti coloro che hanno dovuto prendere due treni per arrivare a Genova da Napoli (altra città di mare con un bacino di diportisti molto ampio) e hanno trovato alloggio soltanto fuori città.

L’auspicio è che le antiche lacune del capoluogo ligure vengano finalmente colmate in occasione dell’edizione 2023 del Salone, già programmata dal 21 al 26 settembre. Tra un anno, come detto, saranno quasi del tutto completati i lavori del waterfront progettato da Renzo Piano e l’area fieristica dovrebbe guadagnare spazio ed efficienza regalando alla città un appeal tutto da scoprire.

Nei piani annunciati per promuovere Genova nel mondo c’è anche la decisione di assegnare alla città della lanterna la tappa finale della Ocean Race 2023, l’evento sportivo professionistico più lungo e più duro del mondo, ai vertici dello sport della vela assieme all’America’s Cup.

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Mercoledì 28 Settembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 21-10-2022 16:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA