La sportivissima berlina Cadillac CTS-V in velocità

Cadillac CTS-V, lusso sportivo americano
sfida la Germania: 648 cv, 320 km/h

di Nicola Desiderio
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NEW YORK - Audi RS6, BMW M5 e Mercedes E 63 AMG siete avvisate: sta arrivando la Cadillac CTS-V che con i 648 cv del suo V8 di 6,2 litri sovralimentato e oltre 320 km/h di velocità massima promette di mettervi tutte in fila e di sovvertire le abituali gerarchie che da decenni regolano l’esclusivo mondo delle berline alto di gamma ad elevate prestazioni.

New York state of mind. Cadillac insomma continua nel suo percorso evolutivo che l’ha portata nei mesi scorsi a spostare la sua sede da Detroit a New York, con piena autonomia dal resto di General Motors per tutte le attività di marketing, commerciali e anche di comunicazione, come dimostra la scelta di un’agenzia di pubblicità europea come Publicis. Una strategia concreta che porta con decisione verso lo sviluppo di un brand davvero premium, in grado di lottare ad armi pari con i giganti tedeschi e anche giapponesi, non solo per la qualità e il lusso, ma anche per le prestazioni.

La vita comincia a 112 anni. E per farlo Cadillac mette in campo il modello più potente di tutta la sua storia arrivata all’anno numero 112. Ma non si tratta di soli cavalli. La CTS-V mette infatti in campo la fibra di carbonio per alleggerirsi utilizzandola per il muscoloso cofano provvisto di gobba, spoiler anteriore e posteriore e diffusore posteriore inoltre la scocca stessa è stata irrigidita del 25% rispetto alla CTS normale. Le sospensioni godono di carreggiate allargate, giunti sferici e degli ammortizzatori magnetoreologici di terza generazione, ricordando che fu proprio la Cadillac a portare questa innovazione oggi utilizzata da molte supercar come la Ferrari. Ora sono diventate ancora più veloci del 40% e questo vuol dire che a 40 km/h sono in grado di cambiare taratura letteralmente ad ogni centimetro di strada percorsa. I freni sono bimetallici della Brembo: davanti con dischi da 390 mm di diametro e pinze a 6 pistoncini, da 365 mm e 4 pistoncini dietro.

La cavalleria americana. Sotto il cofano c’è un possente V8 di 6,2 litri di classica scuola americana. Dunque distribuzione con albero a camme centrale, aste e bilanceri e due valvole per cilindro – quelle di aspirazione in titanio – con variatore di fase e sistema di disattivazione dei cilindri quando si marcia a regimi e carichi ridotti. L’alimentazione è diretta con compressore volumetrico da 1,7 litri con rotori più piccoli, per diminuire l’inerzia e raggiungere regimi di rotazione più elevati, e un collegamento più diretto con il collettore di aspirazione così da avere minori turbolenze e ridurre i tempi di risposta. Oltre alla potenza di 477 kW, impressionano gli 855 Nm di coppia massima a 3.600 giri/min, gestiti da un cambio automatico-sequenziale a 8 rapporti, con convertitore di coppia e ruotismi epicicloidali, costruito dalla stessa General Motors. Il differenziale è del tipo autobloccante a controllo elettronico mentre gli pneumatici sono montati su cerchi da 19 pollici di diametro: 265/35 ZR19 anteriori e 295/30 ZR19 posteriori.

Tutta digitale e da toccare. Anche l’allestimento è specifico. All’interno i rivestimenti sono in microfibra scamosciata, pelle Mulan e fibra di carbonio con finitura opaca in tre combinazioni cromatiche: nero, nero/platino e zafferano/nero con cuciture a viste. A richiesta, si possono avere anche i sedili Recaro. Tutto risponde alla tipica filosofia che informa gli ultimi prodotti Cadillac ovvero materiali pregiati, ma soprattutto autentici: dunque il metallo è metallo, il carbonio è carbonio e la pelle è pelle. Anche l’interfaccia uomo-macchina è quella che ha debuttato sulla ATS, dunque strumentazione tutta su un display TFT da 12,3 pollici con la collaborazione dell’head-up display, l’avanzato sistema infotelematico Cue che supporta Siri, per il riconoscimento vocale e la lettura dei testi, ha l’hotspot wi-fi, la connettività 4G e il Performance Data Recorder. Inoltre ci sono la piastra per la ricarica wireless dello smartphone, l’audio Bose Surround e tutti i tasti della consolle centrale sono a sfioramento con vibrazione di conferma, il famoso “aptic feedback”.

Numeri per far decollare il brand. Ma i numeri migliori della CTS-V sono naturalmente quelli relativi alle prestazioni: 0-60 miglia orarie in 3,7 secondi e 200 miglia orarie di velocità massima. Che vuol dire? Che per vedere la lancetta del contagiri toccare la prima delle tre cifre ci vogliono sicuramente meno di 4 secondi e che della moratoria delle 250 km/h gli americani se ne fregano perché quei “200”, che per gli anglosassoni sono una specie di feticcio, equivalgono a 324 km/h. Roba probabilmente fattibile anche per le tedesche, ma in America amano esagerare e devono dare sostanza alla loro sfida. La Cadillac CTS-V sarà presentata al prossimo Salone di Detroit e arriverà sul mercato entro il 2015.
 

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Lunedì 29 Dicembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 11-02-2016 16:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA