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Jeep, l'avventura è verde. La casa americana è pronta ad allargare la gamma. Arriverà una piccola elettrica
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Una volta dicevi Jeep e il pensiero correva a un’inarrestabile fuoristrada made in USA, riconoscibile non solo dalle intoccabili 7 feritoie sul frontale, ma anche dal carattere macho, simbolo di forza e spirito d’avventura. Oggi non è più così: Jeep è diventato un marchio sempre capace di calarsi nella parte del 4x4 duro e puro, ma anche in grado di recitare un ruolo da star nell’affollatissimo mondo dei Suv moderni, veicoli tuttofare di dimensioni grandi, medie e piccole, pronti ad assecondare le esigenze più diverse, in primis quelle del rispetto ambientale. La sigla del successo è 4xe, un numero e due lettere che stanno ad indicare la vocazione ambientalista di questo brand capace di adattarsi come pochi altri alle esigenze della transizione energetica. Nessuno poteva prevederlo, ma oggi Jeep è il marchio leader nel mercato “alla spina”, quello che comprende Battery Electric Vehicle e Plug-in Hybrid, con una quota che in Italia ha superato il 22%.
Il successo porta la firma dei Suv made in Italy Renegade (il veicolo ricaricabile più venduto nel suo segmento) e Compass 4xe, il modello LEV più venduto in assoluto e nel segmento (considerando anche le propulsioni termiche). I due modelli prodotti a Melfi vantano emissioni inferiori a 60 grammi di CO2 e rientrano pertanto tra le vetture che beneficiano dell’incentivo statale. Insomma, non mancano utili spinte, ma è fuor di dubbio che la politica ambientalista ha preso il sopravvento, e infatti nei piani della Jeep c’è ora un prodotto innovativo, in grado di segnare un’altra svolta nella storia del marchio nato in America e sviluppatosi in Europa: dallo stabilimento polacco di Tychy sta per arrivare, infatti, entro la prima metà del 2023, la prima Jeep di segmento B, la più piccola della storia (meno di 4 metri), che sarà disponibile con motorizzazione full electric. Non è stato ancora dato un nome al nuovo mini-Suv, ma sin da marzo sono state svelate le forme (simili a quelle della Renegade) e i contenuti: l’auto sarà realizzata sulla collaudata piattaforma modulare compatta del gruppo PSA, quella CMP che viene già utilizzata per Peugeot 208 e 2008, Opel Corsa e Mokka, e DS3 Crossback.
Lo stile è quello tipico delle Jeep, ma attualizzato in chiave EV, e dunque con l’iconico frontale che non rinuncia alle sette feritoie, ma senza le aperture per il passaggio dell’aria. Con ogni probabilità la nuova mini Jeep 100% elettrica adotterà un motore da 100 kW (136 cv) alimentato da una batteria agli ioni di litio da 50 kWh, per un’autonomia che potrebbe raggiungere i 320 km. Nella variante 4x4, poi, utilizzerà un secondo motore per garantire un’efficace trazione integrale in linea con il Dna del brand.
Nei piani della Jeep c’è anche l’arrivo della nuova Grand Cherokee, ammiraglia della gamma prodotta a Detroit e già commercializzata negli USA. Per noi europei il modello di punta della gamma Jeep sarà la Grand Cherokee 4xe, ibrida plug-in, cioè ricaricabile alla spina, capace di percorrere fino a 51 km in modalità solo elettrica. Destinata a segnare una svolta nella storia del marchio americano di proprietà Stellantis, la nuova Jeep sarà disponibile da noi soltanto da giugno, con allestimenti e prezzi tutti da decidere, ma nella fase di pre-lancio è stata già proposta in un allestimento speciale denominato Exclusive Launch Edition. In pratica è una Grand Cherokee full optional, top di gamma, con contenuti che ne esaltano non solo la tecnologia ibrida, ma anche la capacità di offrire lusso, comfort e margini di sicurezza elevatissimi, su strada e in fuoristrada, grazie anche ad un esercito di Adas che configurano la guida autonoma di livello 2. Lunga quasi 5 metri (4,91) questa quinta generazione della Grand Cherokee nasce su una piattaforma tutta nuova, esibisce un design degli esterni rivisitato e interni realizzati con qualità artigianale e tecnologie all’avanguardia.
Motore e cambio, invece, non sono del tutto inediti, in quanto già utilizzati sulla Wrangler. Ciò vuol dire che il propulsore di base è un 4 cilindri 2.0 litri turbo benzina, accoppiato a due motori elettrici, uno collegato direttamente al motore termico, l’altro integrato nel cambio automatico a 8 marce al posto del convertitore di coppia. La combinazione produce una potenza di 380 cv/637 Nm, quanto basta per assicurare prestazioni adeguate al rango della vettura, ma anche per esaltare l’efficienza, così come già sperimentato sulle versioni 4xe di Renegade, Compass e Wrangler.