La nuova Kia Niro nei differenti tipi di motorizzazione

Kia, salto di qualità: è l'anno coreano. L’inedita architettura E-GMP ha offerto la base all’EV6 ed ora lo farà per l’EV9. Intanto torna Niro

di Giampiero Bottino
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La conquista della prestigiosa corona di “Auto dell’Anno 2022” – la prima per un brand coreano – meritatamente assegnata alla Kia EV6 non testimonia solo dell’attenzione ormai consolidata nei confronti della propulsione a zero emissioni locali, ma rende onore anche ai costanti progressi di un marchio che nei neppure 25 anni di presenza in Italia ha scalato le gerarchie del settore passando dall’iniziale «vanno bene e costano poco» a posizioni di vertice per qualità, stile e tecnologia. In questo senso il trofeo attribuito dai 59 autorevoli giornalisti specializzati che componevano la giuria al fluido ed elegante crossover 100% elettrico lungo 4,7 metri e capace – nella versione GT alla quale i due motori regalano 585 cv, 740 Nm di coppia, la trazione integrale, una velocità massima di 260 km orari e un’accelerazione 0-100 in 3,5 secondi – di proporsi come la Kia più performante di sempre, suona quasi come un’attestazione di credibilità per le ambizioni di un marchio che vuole essere un leader nel campo della mobilità del futuro e dei relativi servizi.

In realtà la EV6 con il suo carico di tecnologie allo stato dell’arte, compresa la compatibilità con la ricarica a 800 V che consente di riportare la batteria – “responsabile” dei 528 km di autonomia che scendono a poco più di 400 nel caso della GT – dal 10 all’80% della capacità in soli 18 minuti, rappresenta solo la punta di un iceberg, quello dell’elettrificazione, che ha basi ben più articolate di cui può essere presa a simbolo la più recente proposta del marchio: la seconda generazione della Niro.


L’erede di quella che è stata la prima Kia esclusivamente elettrificata, nata nel 2016 come ibrida e successivamente evolutasi nelle ancor più efficienti versioni plug-in ed elettrica pura, si presenta oggi con un look più moderno e personale, perfettamente in linea con il nuovo linguaggio stilistico del brand ispirato alla filosofia “Opposites united” portata al debutto proprio dalla EV6 e caratterizzata da linee decise che determinano un aspetto aggressivo ma senza eccessi, come si conviene a una vettura che mette l’efficienza e il rispetto dell’ambiente al primo posto.
A differenza dell’evoluzione progressiva della prima generazione, la nuova Niro si presenta fin dall’inizio con tutte le varianti di propulsione reduci dagli interventi dei progettisti che si sono concentrati soprattutto sul miglioramento dell’efficienza e dell’autonomia a emissioni zero – fino a 65 km nel caso della plug-in grazie alla batteria più grande (11,1 kWh contro gli 8,9 della precedente), fino a 465 km per la Ev 100% elettrica – tra cui merita un cenno la modifica del cambio automatico a doppia frizione 6Dct nel quale è stato rimosso l’ingranaggio della retromarcia, che ora viene affidata solamente al motore elettrico. Un’operazione apparentemente semplice che ha consentito di ridurre il peso di 2,3 kg, migliorando dello 0,62% l’efficienza delle due versioni ibride che condividono il motore termico 1.6 Gdi a iniezione diretta di benzina da 141 cv, anch’esso rivisitato con l’obiettivo di massimizzarne l’efficienza.

Sempre in fase di progetto, il ricorso alla terza generazione della piattaforma K comune a tutte e tre le motorizzazioni ha giovato anche all’architettura dell’abitacolo comfort, che ora garantisce più comfort ai passeggeri e più spazio ai bagagli, i quali hanno a disposizione – una volta ripiegati i sedili posteriori – un vano di 1.445 litri per la Niro ibrida, di 1.342 per la plug-in e di 1.392 per la EV 100% elettrica la quale, sfruttando il minor ingombro della componentistica “liberata” dalla presenza del motore termico e delle parti a lui collegate, offre nel vano anteriore un volume supplementare di 20 litri. Anche se l’inizio delle consegne in Europa è previsto per il terzo trimestre 2022, la Niro è già ordinabile a partire da 30.500 euro per la versione ibrida, da 40.250 per la Phev e da 42.700 nel caso della Ev. La nuova generazione completa un listino già molto ricco di proposte elettrificate, visto che già ne fanno parte le versioni mild-hybrid, sia a benzina sia diesel, di tutto il portafoglio prodotti a eccezione della city car Picanto, mentre l’ibrido plug-in è disponibile su Xceed, Ceed wagon, Sportage e Sorento. E a completare un tris d’assi 100% elettrico provvede la E-Soul.

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Giovedì 30 Giugno 2022 - Ultimo aggiornamento: 11-07-2022 11:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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