La Karma GS-6

I nuovi brand da est a ovest. KGen, marchio del gruppo Koelliker importa 5 case cinesi e americane

di Nicola Desiderio
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Quando Bepi Koelliker cominciò a importare Rolls-Royce e Jaguar all’inizio degli anni ’50, le auto inglesi erano oggetti mitici quanto sconosciuti in Italia, ma lo spirito imprenditoriale di un uomo dal cognome teutonico e dal temperamento britannico diventò ben presto il marchio di fabbrica di tante scommesse imprenditoriali che avrebbero portato sulle nostre strade nomi poi diventati familiari come Hyundai, Kia, Mitsubishi, Seat, Jeep, SsangYong. Lo stesso spirito di apripista sta in KGen, il nuovo brand commerciale che si propone di creare un’offerta di mobilità integrata composta da 5 marchi, tutti inediti ed elettrici, e un mondo di servizi innovativi realizzati attraverso partner di eccezione come Santander (finanziamenti), Enel X (ricarica) e Microsoft (sistemi informativi).

Con quest’ultima KGen ha appena messo in campo la sua piattaforma di e-commerce e-Market dove le auto si possono configurare ed acquistare decidendo di ritirarle presso gli e-Market point oppure di farsele consegnare a casa. Si comincia con il marchio Mitsubishi e si proseguirà con Aiways, Karma, Maxus, Seres e Weltmeister ovvero i costruttori californiani e cinesi che, con i loro prodotti, costituiranno una gamma completa di mezzi che vanno dalla supercar al suv, passando dal crossover urbano e dai mezzi commerciali.

Il tutto con l’ausilio, dietro le quinte, della Autotrade&Logistics, la società del gruppo Koelliker che gestisce a Livorno la più grande area d’Europa per lo smistamento delle automobili che arrivano via mare. Il primo brand del nuovo corso sarà la Seres con due Suv: la Seres 3 lunga 4,38 metri con un motore da 120 kW e un’autonomia di oltre 300 km e la Seres 5 che sarà offerta sia in versione a trazione posteriore da 255 kW sia integrale da ben 510 kW.Le prestazioni sono da far impallidire parecchie supercar (250 km/h, 0-100 km/h in 3,5 s.) con un’autonomia che arriva a 435 km e che supererà i 500 km per la versione dotata di range extender. All’avanguardia anche il sistema infotelematico realizzato insieme a Huawei. Si parte con due modelli anche con Aiways, un nome che fa riferimento all’inglese “ways” (vie o modi) ed AI, la sigla dell’intelligenza artificiale e che in cinese vuol dire “amore”.

La U5 è un crossover lungo 4,68 metri, la U6 è lunga invece 4,8 metri e ha uno stile da coupé con aerodinamica da record (cx di 0,26), entrambe sono basate su una piattaforma a skateboard che esalta l’abitabilità interna ed hanno un motore anteriore da 150 kW e una batteria da 63 kWh per un’autonomia di oltre 400 km. I punti di forza della W5 di Weltmeister (in tedesco “campione del mondo”) sono invece l’interfaccia uomo-macchina firmata da Xiaomi e la sicurezza, grazie ad un sistema di guida autonoma realizzato insieme con Baidu e capace di fornire la guida autonoma di livello 4. KGen ha pronte anche soluzioni per i veicoli commerciali con Maxus, marchio che fa capo a SAIC, ovvero il primo costruttore cinese e il settimo a livello mondiale. La prima è l’eDeliver 3 con motore da 90 kW, una batteria da 52 kWh e due versioni (passo lungo o corto) con portata fino a 990 kg e un volume di carico che arriva fino a 6,8 mc.

La seconda è la l’eDelivery 9, furgone di taglia superiore disponibile invece in 4 lunghezze e altrettante batterie (51,5 kWh, 65, kWh, 72 kWh o 88,5 kWh) con molteplici configurazioni per un volume e una capacità di carico che arrivano rispettivamente a 12,3 mc e 1.410 kg. Nella dotazione è compresa anche la tecnologia LoJack Connect che permette di compiere attività di fleet management e fornisce all’utilizzatore servizi di protezione ed assistenza. KGen sarà anche una sportiva come la Karma GS-6, dallo stile fascinoso opera originariamente di Henrik Fisker (ex BMW, Ford e Aston Martin), dalle grandi prestazioni (0-100 km/h in 3,9 s.) e con un’autonomia che arriva fino a 575 km con il range extender. A questo si aggiunge l’esclusività di un’auto costruita in California in uno stabilimento dove il 70% delle operazioni è svolto a mano. Come le auto inglesi di un tempo che Bepi Koelliker amò e ci fece conoscere.

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Martedì 30 Novembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 26-12-2021 19:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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