La Ranger Rover Sport

Land Rover, coppia di regine. La nuova Range, un progetto con due auto differenti, è il massimo in fatto di Suv

di Angelo Berchicci
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Pur non avendo ancora presentato un modello esclusivamente a batteria, Land Rover non può di certo definirsi un costruttore poco impegnato nel processo di elettrificazione. Tutte le attuali vetture del marchio britannico - parte del gruppo Jaguar Land Rover (a sua volta di proprietà del colosso indiano Tata) - presentano infatti una gamma ricca di versioni mild hybrid, abbinate sia alle motorizzazioni a benzina che a quelle diesel, e quasi tutte offrono anche una variante ibrida plug-in. La prima auto a zero emissioni, comunque, è stata annunciata per il 2024 ed è in fase di sviluppo, trattandosi della variante elettrica dell’ultima generazione di Range Rover, recentemente presentata. Un nome storico per il brand, che ancora una volta viene chiamato in causa nelle fasi più delicate: nel 1970 alla prima generazione del Suv venne demandato il compito di risollevare le vendite di Land Rover in un momento poco felice, mentre oggi la “Range” dovrà traghettare la Casa verso un futuro che, almeno in Europa, sarà per forza di cose a zero emissioni.

In attesa di questa rivoluzione silenziosa, l’ammiraglia del costruttore, giunta alla sua quinta serie, si presenta più spaziosa, lussuosa e connessa che mai, sfoderando il meglio della tecnologia Land Rover sia per quanto riguarda i contenuti multimediali – con l’infotainment Pivi Pro che offre l’integrazione per tutte le più recenti piattaforme di connettività, compresa Amazon Alexa – sia sul piano dei powertrain. Sotto il cofano debutta una nuova motorizzazione plug-in hybrid basata su un propulsore 6 cilindri in linea a benzina da 3 litri, che va ad arricchire l’offerta di sistemi ricaricabili alla spina di Land Rover (è il terzo ibrido plug-in in gamma, dopo il tre cilindri 1.5 di Evoque e Discovery Sport e il quattro cilindri da 2 litri della Defender).

A esso si affiancano i 6 cilindri mild hybrid a benzina e diesel e il poderoso 4.4 V8 a benzina. Come da tradizione, poi, l’auto offre capacità in offroad da autentico fuoristrada ed è declinata anche in variante a passo lungo e a 7 posti. Ma la Range Rover non è l’unica novità degli ultimi mesi: ad essa si è aggiunta di recente la sua declinazione più sportiveggiante, la Range Rover Sport, alla sua terza generazione e anch’essa diventata nel tempo un must della Casa. I due modelli condividono la stessa piattaforma, i motori e gran parte dei contenuti tech, ma la Sport pone una maggiore attenzione alla dinamica di guida su strada e rappresenta, per certi versi, un’alternativa meno opulenta e più “abbordabile” rispetto alla classica Range Rover (si parte da 95mila euro, ovvero 34mila euro in meno rispetto alla sorella maggiore). La terza novità dell’anno si rivolge alle famiglie numerose in cerca di un fuoristrada duro e puro: si tratta della Defender 130, la variante ad 8 posti del noto modello, che promette di mantenere invariate le abilità in offroad rispetto alla versione standard (totalmente rinnovata nel 2019).
Come parte della sua strategia di lungo periodo “Reimagine” Land Rover ha affermato che tutti i suoi modelli avranno un corrispettivo a zero emissioni entro il 2030 e, dopo il lancio della prima elettrica nel 2024, la Casa introdurrà 6 vetture a batteria nei successivi 5 anni.

A differenza di Jaguar, tuttavia, Land Rover non ha ancora fissato una data per l’addio ai motori endotermici a livello globale, limitandosi a prevedere che entro la fine del decennio circa il 60% delle sue vendite sarà rappresentato da auto a zero emissioni. Gli strumenti principali per realizzare questi piani sono le due piattaforme multi-energia, in grado di ospitare sia powertrain elettrici che ibridi: la MLA delle nuove Range Rover e Range Rover Sport e la EMA, che arriverà nel 2024 e sarà utilizzata per rinnovare la gamma media (Evoque e Discovery). Quest’ultima sarà anche predisposta per ospitare i software NVIDIA, che dal 2025 rappresenteranno il cervello digitale delle vetture di Gaydon, implementando vari livelli di intelligenza artificiale e consentendo la guida autonoma.

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Mercoledì 30 Novembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 09:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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