L'ad di Ferrari Benedetto Vigna ad una gara del WEC 2025

Benedetto Vigna Ceo della Ferrari: Le Mans è leggenda di sport e tecnologia. La 24 Ore è parte integrante della storia del Cavallino

di Benedetto Vigna (Amministratore Delegato di Ferrari)
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Raccontare cosa rappresenti la 24 Ore di Le Mans per Ferrari non è mai semplice. Quando mi è stato chiesto di farlo per questo articolo, ho pensato a tre cose: una corsa leggendaria; un test estremo di tecnologia che ci impone di lavorare all’interno dell’azienda come ONE FERRARI – un’unica squadra con un forte spirito di collaborazione – ed al suo esterno assieme ai nostri partner per raggiungere traguardi eccezionali; e una grande festa del motorsport che coinvolge tutti. La prima definizione potrebbe sembrare scontata, ma non lo è dal punto di vista di Ferrari. Le Mans – la gara più importante nel calendario del FIA World Endurance Championship – è parte integrante della nostra storia che, come un mosaico, si compone di innumerevoli imprese sportive.

Le sfide disputate sul Circuit de la Sarthe hanno contribuito a costruire il mito della Ferrari. A partire dalla prima edizione del dopoguerra nel 1949, quando Ferrari trionfò con la 166 MM guidata da Luigi Chinetti e da Lord Selsdon, sono 11 le nostre vittorie assolute nella maratona francese. Domani ci ripresenteremo con fiducia e umiltà a questo appuntamento, dopo un avvio di stagione 2025 che ci ha visti vincere tutte e tre le gare precedenti: in Qatar, in Italia al circuito di Imola e in Belgio. Concentrando lo sguardo su Le Mans, abbiamo conquistato due vittorie consecutive, dopo la decisione – fortemente voluta da John Elkann – di ritornare a disputare il Mondiale endurance e la gara più prestigiosa al mondo nella classe regina. Un ritorno che i tifosi del Cavallino Rampante aspettavano da cinquant’anni. 

Sarebbe facile cedere alla tentazione di tornare con la memoria alla stagione del 1972, quando vincemmo l’ultimo titolo iridato nell’Endurance con 10 vittorie su 11 gare. Sarebbe però un grave errore di arroganza, ben sapendo come a Le Mans nulla sia scontato. Dobbiamo – come amo ricordare spesso a me e a tutti i colleghi – tenere sempre tutte e quattro le ruote per terra. È molto importante non perdere il contatto con la realtà, per evitare di sbandare. La preparazione della corsa è importante sotto ogni punto di vista, ma non basta. Durante le 24 Ore bisogna essere sempre in allerta e pronti a cambiare strategia, capitalizzando ogni minima opportunità. Nelle condizioni più difficili, è necessario dare priorità ai consumi di carburante, di energia e alla gestione delle gomme. Massima attenzione, dunque, ma sempre ridefinendo con audacia i limiti del possibile.

Per riuscirci, è richiesto un altissimo sforzo di ricerca in ogni aspetto della vettura. La scelta della piattaforma Le Mans Hypercar ci ha dato l’opportunità di ideare e progettare la nostra 499P internamente a Maranello, avvalendoci anche della tecnologia e del supporto di Dallara. È nata così quest’auto eccezionale, un vero e proprio laboratorio dove testiamo le innovazioni del futuro. Il suo motore V6 ibrido è derivato dalle nostre sports car – l’agilissima 296 – ed è stato adattato ad hoc per questo Sport Prototipo, integrandolo nel telaio per resistere a situazioni di utilizzo prolungato. Alla famiglia dei propulsori 6 cilindri, del resto, appartengono tanti nostri modelli, fra i quali la nostra ultima supercar, la Ferrari F80. Una scelta in termini di motorizzazione che non sorprenderà i più attenti conoscitori del nostro transfer tecnologico fra pista e strada. Per la Ferrari, Le Mans è da sempre un momento chiave per dimostrare la qualità delle nostre vetture. Allo stesso modo, la 24 Ore è un banco di prova senza pari per tutto il team guidato da Antonello Coletta, che si avvale della preziosa collaborazione del gruppo tecnico diretto da Ferdinando Cannizzo e del supporto operativo di AF Corse, la squadra di Amato Ferrari. L’impegno, la collaborazione, la fiducia reciproca e le capacità che tutti loro dimostrano vanno oltre l’abilità di guida o la preparazione tecnica: a essere sottoposti a un duro test sono soprattutto la loro concentrazione e resistenza, mentale ancor prima che fisica. I piloti, l’intero Team e le nostre vetture danno il massimo. 

Le Mans è dunque sport. È tecnologia. Ma è anche una delle feste più attese dell’anno per i nostri clienti e i nostri tifosi. Confesso di essere affascinato dalla sua atmosfera, dalla kermesse di un fine settimana unico per intensità di emozioni e partecipazione di pubblico. Lo scorso anno in tribuna erano in 329.000 ad applaudire la vittoria di Fuoco, Molina e Nielsen, che hanno doppiato il successo ottenuto un anno prima dai compagni Pier Guidi, Calado e Giovinazzi. Fra loro, non mancano i clienti più vicini alla nostra anima racing. Anche quest’anno i membri del Ferrari Hyperclub si riuniranno a Casa Ferrari per tifare e vivere insieme la gara. È la dimostrazione di quello che Enzo Ferrari aveva ben compreso, e cioè della relazione speciale che le competizioni creano con i clienti, i primi ambasciatori del marchio nel mondo. Senza dubbio una gara così è indimenticabile per chi l’ha vissuta e, almeno una volta, chi ama il motorsport dovrebbe immergersi nell’atmosfera di una competizione che è imprevedibile fino all’ultimo istante. Abbiamo una sola certezza: sarà uno spettacolo straordinario ed emozionante.

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venerdì 13 giugno 2025 - Ultimo aggiornamento: 11:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA