La Chevrolet Corvette

Corvette, arriva la cavalleria a stelle e strisce. La principessa GM ci riprova alla 24 Ore

di Cristiano Chiavegato
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LE MANS - Un nome storico e una macchina mitica. La General Motors nel 1999 aveva deciso, dopo esperienze lontane nel tempo, di mandare nuovamente in pista la sua auto sportiva più famosa, fondando una propria squadra, la Corvette Racing. Da allora ha raccolto un serie di importanti successi, fra i quali 8 vittorie a Le Mans su 18 partecipazioni alla “24 Ore” per la categoria GTE-Pro. La C7.R, derivata idealmente dalla vettura di serie, è stata realizzata ancora con la collaborazione della Pratt&Miller Engineering. Monoscocca in alluminio, motore aspirato V8 da 5,5 litri, per una potenza dichiarata di circa 500 cavalli, cambio semiautomatico sequenziale 6 marce. Una sportiva tipicamente americana, in genere molto affidabile e dal caratteristico rombo profondo.

Le nuove regole hanno consentito un significativo aumento delle prestazioni aerodinamiche rispetto al precedente modello. Un nuovo splitter più grande e un grande diffusore tridimensionale con tunnel sottostanti creano più carico e migliorano l’efficienza. L’alettone posteriore è stato spostato indietro di 15 centimetri. Dopo la prima gara del team nel Rolex 24 effettuata a Daytona del 1999, Corvette Racing ha disputato più di 360 gare in tutto il mondo ottenendo 101 vittorie - incluse tre successi nel 2015 per rivendicare la Triple Crown delle gare endurance - insieme a 10 campionati di team e costruttori nell’American Le Mans Series e, come si è detto, le otto affermazioni nella corsa francese, l’ultima nel 2015.

Due le Corvette, del classico colore giallo, in lizza anche quest’anno, che manterranno i loro numeri tradizionali, il 63 e il 64. Sulla prima troveremo l’equipaggio formato da Mike Rockenfeller, Antonio Garcia e Jan Magnussen.
Sulla seconda vettura si alterneranno Tommy Milner, Oliver Gavin e Marcel Fassler, dunque la stessa formazione. L’unica novità che salta all’occhio rispetto alla passata edizione è la presenza di Rockenfeller (che ha corso con Corvette a Daytona) selezionato anche per Le Mans in sostituzione di Jordan Taylor. Il responsabile del team, Mark Kent, ha un obiettivo preciso: «L’utilizzo dei nostri piloti che corrono nell’IMSA con le aggiunte di quelli per Le Mans ci permettono di avere le migliori occasioni di puntare alla nostra nona vittoria. Tutti hanno già vinto a Le Mans nelle diverse classi. Questo, insieme all’esperienza di Corvette Racing e dei suoi tecnici, è ciò che riteniamo essere la combinazione ottimale per provare a vincere ancora la 24 Ore».

Doug Fehan, uno dei manager della squadra, dopo gli ultimi test ha detto: «Siamo soddisfatti. I tecnici, i meccanici e piloti hanno lavorato diligentemente per passare attraverso una miriade di opzioni di setup e fare i conti con le nuove mescole delle gomme Michelin. Tutti sono contenti dei progressi compiuti. Abbiamo trascorso i giorni che precedevano la gara a digerire le informazioni raccolte e sviluppare un piano di attacco. A giudicare dai risultati ottenuti anche dai nostri rivali, sembra che sarà una competizione molto combattuta. Come sempre».
 

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Venerdì 15 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 08:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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