Il binomio Formula 1 24 Ore di Le mans

La 24h Le Mans frena "italiano", il 70% delle vetture monta almeno un componente Brembo

di Mattia Eccheli
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LE MANS – La 24h di Le Mans frena “italiano”. Da 35 anni a questa parte la maggior parte delle vetture al via è equipaggiata con sistemi Brembo, che in occasione della prova di endurance del centenario è ufficialmente Braking Technology Provider. Il 70% delle vetture al via il 10 e 11 giugno monta almeno un componente Brembo (dischi, pinze, pastiglie), 44 su 62, iscritte in tutte e quattro le classi. «Siamo entusiasti di essere Braking Technology Provider della 24 Ore di Le Mans, nell’anno del suo centenario (la prima edizione risale al 1923, ndr.)», garantisce Daniele Schillaci, l'amministratore delegato della società bergamasca che ha fatturato oltre 3,6 miliardi nel 2022.

Dall'alto della propria cinquantennale esperienza nel motorsport, Brembo non può mancare a un evento iconico come la 24h di Le Mans, per il quale fra pochi sono attesi 300.000 spettatori: «La competizione rappresenta per noi un laboratorio importante per studiare e affinare nuove soluzioni da trasferire poi sui veicoli stradali», ha aggiunto il manager che ha trascorsi ai vertici globali di Nissan. Le frenate più impegnative per le vetture (e per i loro piloti: 186 quelli iscritti, salvo defezioni dell'ultimo minuto) si trovano soprattutto in prossimità delle due chicane che dividono il lungo rettilineo di Mulsanne, ma la stessa durata della corsa mette sotto pressione gli impianti.

In una nota, Brembo fa sapere che i propri tecnici si sono concentrati sul «migliore equilibrio tra leggerezza degli impianti frenanti, massimizzazione della rigidezza e garanzia di affidabilità». La società spiega che, se impiegato nelle condizioni corrette, il materiale di attrito «dura per l’intera competizione, senza necessità di sostituzione». Non solo: «L’usura incredibilmente bassa permette di mantenere le prestazioni inalterate e ripetibili da inizio a fine gara», assicura Brembo.

Sulle Hypercar il materiale d’attrito è il carbonio. L'ottimizzazione ha riguardato sia la ventilazione sia le misure dei dischi (spessore e diametro massimi rispettivamente di 38 e 380 mm), che hanno 432 fori di ventilazione e per i quali è stimata una percorrenza superiore ai 6.000 km. La temperatura di esercizio è compresa fra i 250° e gli 850°. La caratteristiche sono leggermente diverse nella classe Lmp2, le cui vetture montano sempre dischi in carbonio, ma con uno spessore massimo di 32 mm (il diametro arriva sempre a 380) e una percorrenza fino a 6.000 km. Per la ventilazione, i fori sono 48, mentre la temperatura di esercizio è la medesima delle Hypercar. Per le auto della categoria LmGte i dischi dei freni senza fori di ventilazione sono in ghisa: spessore e diametro massimi sono di 35 e 390 mm con un'autonomia fino a 4.000 km. Brembo avrà un proprio spazio al Fan Village allestito presso il circuito de La Sarthe dove sarà in vendita anche una linea di abbigliamento per il racing in edizione limitata.

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Martedì 6 Giugno 2023 - Ultimo aggiornamento: 07-06-2023 09:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA