La Porsche 911 RSR

Porsche, un'armata per i 70 anni. La casa di Stoccarda festeggia schierando un super team nelle GT

di Alberto Sabbatini
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LE MANS - Dopo le ultime tre vittorie consecutive con i Prototipi, la Porsche affronterà la 24 Ore di Le Mans soltanto nella classe GT con la sua eterna 911 RSR. Con l’ambizione evidente in occasione del suo 70° compleanno di portare finalmente a casa la vittoria nella categoria granturismo che le sfugge da cinque anni anche se così rinuncerà a quella assoluta. È un passo indietro per Porsche, ma anche una scelta strategica che va spiegata per bene. Il marchio tedesco ha costruito la propria leggenda proprio alla 24 Ore vincendo ben 19 volte dal 1970 ad oggi. Ma da tempo Porsche viene battuta dagli avversari nella classe GT. Questa categoria, il cui nome completo è GTE (Gran Turismo Endurance) è secondaria soltanto per le statistiche, ma per Porsche è strategicamente importante perché si identifica con la sua leggendaria 911.
 

Un’icona del marchio; l’automobile sportiva stradale più conosciuta dagli appassionati. Purtroppo una GT non vincerà mai l’assoluto a Le Mans perché le granturismo, derivando per regolamento da modelli stradali di cui mantengono le specifiche tecniche, non sono competitive contro i velocissimi Prototipi. Per i veri intenditori, però, la classe GT è la più combattuta e selettiva a Le Mans perché qui si sfidano direttamente tutti i più famosi costruttori di auto sportive.

Per questo Porsche, pur avendo deciso di ritirarsi dai Prototipi per dedicarsi nel 2019 alla Formula E, ha voluto invece intensificare al massimo gli sforzi nelle auto derivate dalla serie, per conquistare con la sua 911 RSR quella vittoria in Gran Turismo che le manca dal 2013. Per non lasciare niente al caso, il costruttore tedesco schiererà a Le Mans 2018 un numero doppio di auto ufficiali affidandole a un gruppo di piloti di altissimo livello.
Quattro sono le 911 RSR nella classe GTE-Pro cui si aggiungono sei 911 RSR nella classe GTE-Am (dove corrono anche piloti gentlemen). Le auto sono sempre le 911 RSR, la versione corsa della conosciuta 911.

A differenza del modello stradale ha il motore sei cilindri boxer montato in posizione centrale invece che a sbalzo per migliorare la distribuzione dei pesi e la stabilità. La 911 RSR con motore centrale versione 2018 è ancora una delle poche GT rimaste con motore aspirato invece che turbo; il suo 6 cilindri eroga 510 cavalli.
La punta di diamante fra i piloti dello squadrone Porsche è il nostro Gianmaria “Gimmi” Bruni, romano di 36 anni, più volte campione del mondo GT e considerato il più forte pilota in attività della categoria, tanto che Porsche per rafforzarsi lo ha strappato clamorosamente a Ferrari l’anno scorso. Bruni correrà con la 911 numero 91 insieme all’austriaco Lietz e al francese Makowiecki, da anni piloti ufficiali Porsche. Sulla n.92 ci saranno il belga Vanthoor, il danese Christensen e il francese Estre.

Mentre sulle altre due auto, la n.93 e la n.94, Porsche ha addirittura deciso di utilizzare non altri specialisti GT, ma addirittura quattro dei suoi piloti che hanno vinto Le Mans e il mondiale Endurance con il prototipo 919 negli anni scorsi: il neozelandese Bamber e l’inglese Tandy sulla 911 n.93; il tedesco Bernhard col francese Dumas sulla n.94. Al centro dell’attenzione ci sarà anche la Porsche n.88 nella classe GTE-Am, non tanto per via del suo pilota, il nostro Matteo Cairoli giovane promessa del vivaio junior Porsche, quanto perché il comproprietario del team è l’attore americano Patrick Dempsey, il dr. Shepherd di Grey’s Anatomy, talmente appassionato di corse e di Le Mans che fino al 2015 ha pure guidato in gara la 911 del proprio team.

Tocco di classe: per le due Porsche ufficiali di punta, la 91 e la 92, Porsche ha deciso di utilizzare non i soliti colori, ma due leggendarie livree del passato Porsche. La n.91 avrà i colori bianco-blu con righe oro e rosse, emblema di tutte le Porsche vincenti negli anni Ottanta. La n.92 invece una curiosa livrea rosa: quella soprannominata scherzosamente “Pink Pig”, il maiale rosa. È un omaggio a una livrea storica per Porsche: fu realizzata per una 917 da corsa per la 24 Ore del 1971. Sulla carrozzeria ci sono riprodotti i tagli del maiale con tanto di scritta di ogni parte - prosciutto, lombata, costolette - in cui viene diviso l’animale in fase di macello. Pur essendo stata utilizzata quella sola volta, è passata alla storia e ancora oggi sorprende i visitatori del museo Porsche di Stoccarda. Forse dopo questa Le Mans diventeranno due le Porsche Pink Pig esposte al museo...

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Venerdì 15 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 21:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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