LOS ANGELES - Un nuovo nome e una missione, verso la mobilità sostenibile. Il salone dell’auto di Los Angeles nel 2019 è diventato adulto: ha strappato la data di salone invernale americano per antonomasia a quello di Detroit, costretto ad emigrare in estate, e vuole contendere al Ces di Las Vegas (la fiera dell’elettronica di consumo) il prestigio di porsi come l’avanguardia delle nuove tecnologie in fatto di automobili. Il salto di qualità è sottolineato dal nuovo nome: AutomobilityLA.
Il cambiamento ha stimolato le marche automobilistiche. Che a Los Angeles hanno mostrato novità esclusive che riguardano i due generi di auto che fanno tendenza in California: quelle elettriche e quelle superpotenti. Sul fronte delle auto a batteria, due le reginette: la nuova Mustang Mach-E, primo Suv elettrico Ford con l’iconico marchio del pony e la nuova Audi e-tron Sportback.
Si tratta della seconda versione di Suv elettrico Audi, stavolta con la carrozzeria più filante, simil-coupé ispirata alla Q8. È lunga 4,90 metri però è molto più dinamica e sportiva d’aspetto rispetto alla sorella: è bimotore in due versioni, 50 e 55 quattro, con potenze di 313 e 408 cv rispettivamente, e autonomia fino a 460 km. È uno dei primi frutti del faraonico investimento di 37 miliardi che il gruppo VW farà fino al 2024 per elettrificare la produzione. Arriverà anche in Italia a inizio estate. Un’altro dei frutti di questo investimento sarà la VW ID. Space Vizzion, un concept della famiglia ID. (le future elettriche Volkswagen) che in questo caso prefigura una possibile Passat wagon elettrica che sarà presentata nel 2021.
Sempre elettrica, a Los Angeles si è svelata anche la nuova Taycan 4S: versione entry level della supercar elettrica Porsche. Entry level per modo di dire, visto che da noi costerà circa 109mila euro, ma comunque quasi la metà della Taycan più potente. La Taycan 4S conserva la stessa fisionomia delle Taycan turbo ma ha batteria più ridotta, da 79 kWh, autonomia di 407 km, potenza di 530 cavalli e scatto da 0 a 100 km/h in 4 secondi. A Los Angeles è ricomparso anche un marchio che aveva fatto parlare di sé agli albori dell’auto elettrica: l’americana Karma (ex Fisker Karma). Dopo esser fallita nel 2012, il marchio è stato acquistato da una società cinese, la Wanxiang, che ha fatto debuttare a Los Angeles alcuni nuovi modelli. Fra cui la Revero GTS, un’elegante coupé quattro porte ispirata alle forme delle Aston Martin con motore elettrico da 536 cavalli e accelerazione sotto i 4”, e il concept SC2. Si tratta di un’avveniristica hypercar con motore da ben da 1100 cavalli che promette la spaventosa accelerazione di una F1: 0-100 in 1,9 secondi!
Fra quelle con motori convenzionali, le auto esposte erano più concrete. Ma sempre in linea con le tendenze californiane: elevata potenza e look racing per stupire. Così l’Audi ha usato questo palcoscenico per mostrare la sua nuova RS Q8, versione super potente del grande Suv Audi. Ha motore 4 litri biturbo da 600 cavalli e 800 Nm di coppia. È la cugina Audi della Lamborghini Urus, visto che condividono parte della meccanica. Ha prestazioni-monstre: 3,8 secondi sullo 0-100 e una velocità (non limitata) di 305 km/h. Ma visto che arriverà fra pochissimi mesi in Italia, per noi diventa attraente perché avendo tecnologia mild-hybrid viene equiparata fiscalmente a un veicolo ibrido. Novità anche da Lexus con la versione Convertibile della LC500 spinta dal V8 5 litri aspirato. Una delle poche Lexus non ibride. Mentre Toyota, ha ampliato la propria gamma ibrida con la versione plug-in del Suv Rav 4. Che ha un motore che eroga complessivamente 306 cv e promette fino a 60 km di autonomia in solo elettrico ed emissioni sotto i 30 g/km che la faranno rientrare negli incentivi statali.
Anche BMW ha approfittato della vetrina Usa per allargare la linea GranCoupé: si chiamano così le BMW che mantengono il profilo coupé ma acquisiscono quattro porte e il portellone per essere più versatili. Le novità sono la Serie 2 GranCoupé e la M8 GranCoupé. Quest’ultima è basata sulla due porte ma con passo allungato di 200 mm per alloggiare le porte dietro e motore twin turbo 4,4 litri da 600 cv. Mentre la 2 GranCoupé è basata sulla meccanica della serie 1 a trazione anteriore ma c’è anche in versione M235i integrale da 306 cv. Stessa potenza per la Mini GP, la più potente Mini mai costruita, che sfoggia anche un vistoso alettone posteriore.