Andrea Adamo, il direttore del Motorsport di Hyundai

Adamo (Hyundai Motorsport): «Rally plug-in? Chi si isola non evolve. Il mondiale in corso abbiamo fatto di tutto per perderlo»

di Mattia Eccheli
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MONACO DI BAVIERA - «Chi vive isolandosi senza evolversi è destinato a estinguersi». Se Andrea Adamo, il direttore del Motorsport di Hyundai, sia contento o meno della decisione della Fia di elettrizzare il World Rally Championship con l'opzione plug-in non è chiaro, ma di sicuro dimostra un grande pragmatismo.

«Sono preoccupato, certo. Come potrei non esserlo dovendo trasferire diverse innovazioni in così poco tempo? Se non lo fossi sarei irresponsabile», dirà poi nella conferenza della Federazione organizzata a margine dell'Iaa di Monaco di Baviera.

Il manager italiano parla, come sempre, a chiare lettere. Ad esempio sulla Formula E, che non si capisce come mai faccia tappa a Seoul, dove ha sede il quartier generale del gruppo.

«Non siamo interessati», ripete quasi stancamente, ma fermamente.

Come mai?

«Sono veicoli tutti uguali: manca un collegamento diretto fra quello che si fa nella competizione e quello che si può trasferire sulle auto di serie. E poi, me lo lasci dire, mi sembra che siano più quelli che lasciano».

L'interessa sembra esserci...

«...Dicono gli organizzatori...».

Nel mondiale di rally di quest'anno Hyundai è costretta inseguire: non è una gran stagione.

«Abbiamo fatto di tutto per perderlo, è vero».

Colpe? Piloti? Meccanici? Auto?

«Le colpe sono mie: sono io che ho la responsabilità di dirigere le operazioni. Significa che non sono stato in grado di mettere tutti nelle condizioni ideali per fare bene».

Però? Ci sarà un però.

«Sono stato chiamato nel dicembre del 2018 e la cosa che mi è stata chiesta di fare era l'ultima che avevo in mente. Dico che ci vuole tempo per costruire una squadra e credo che i risultati si vedranno l'anno prossimo con la riorganizzazione».

La stagione non è ancora finita.

«Eravamo davanti, almeno tre volte e nettamente. Qualcosa che non ha funzionato c'è e ci siamo fatti un bell'esame di coscienza. Quando, come in Belgio, abbiamo lavorato come si deve lavorare, i risultati si sono visti. In Grecia, al Rally dell'Acropoli, vediamo se sapremo farlo ancora».

Il titolo piloti sembra perso, ormai.

«Hyundai è nel Wrc per vincere il titolo costruttori».

Ma la storia la fanno i piloti.

«Il campionato è nato per marche, a differenza della Formula 1».

Siete rimasti solo voi, Toyota e Ford, che però è rappresentata dalla scuderia M-Sport.

«Mi creda: è più difficile vincere quando si è solo in due. Devi andare sempre a mille: o tu o lui. Non puoi, mi conceda un termine calcistico, giocare di rimessa».

Un titolo mondiale l'avete vinto con l'annullamento dell'ultima gara, in Australia.

«A noi interessava vincere e ci siamo riusciti. Però se uno è davanti per tutta la stagione e poi cancellano la gara non starei a ragionarci troppo. In ogni caso ho visto titoli assegnati anche in modo “peggiore”».

È opinione diffusa che più siano i partecipanti e più è prestigiosa la vittoria.

«A me – sorride Adamo – hanno sempre insegnato che sono gli assenti ad avere torto».

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Mercoledì 8 Settembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 11:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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