La Skoda Kodiaq

La prima volta di Skoda negli Sport Utility: Kodiaq, zampata d’autore

di Nicola Desiderio
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PARIGI - Se 10 anni fa ci avessero detto che Skoda avesse venduto oltre un milione di auto, fosse diventato un marchio globale e avesse avuto in gamma un Suv con il nome di un’isola e di una specie di orsi dell’Alaska, gli avremmo dato del pazzo. Ma oggi sappiamo che è tutto vero e al Salone di Parigi la Skoda Kodiak è diventata realtà, dunque l’ultimo marchio del gruppo Volkswagen ad essere rimasto senza ruote alte è la Lamborghini perché ormai anche Bentley e Seat se ne sono dotate. A differenza della cugina spagnola, la Skoda comincia dalla fascia media e lo fa perché un quarto delle sue vendite è in Cina.
 

 

La Kodiak è infatti lunga 4,7 metri, è basata sulla piattaforma MQB, ha lo stile pulito e tagliente già visto sulla Superb e fissa nuovi record in fatto di spazio. La versione a 5 posti ha infatti un bagagliaio che va da un minimo di 720 fino a ben 2.065 litri, ma anche chi prenderà la 7 posti, ripiegando i due sedili della terza fila non potrà certo lamentarsi (630 litri) e, in ogni caso, la seconda fila 60/40 è regolabile in inclinazione e traslabile per 18 cm. C’è il portellone elettrico con apertura a piede, abbattendo il sedile anteriore passeggero trovano ospitalità oggetti fino a 2,8 metri inoltre si possono trainare rimorchi fino a ben 2,5 tonnellate, con il Trailer Assist che facilita tutte le operazioni di aggancio.

All’interno dell’abitacolo si contano ben 27 vani di vario tipo e alcune di quelle soluzioni intelligenti tipiche di Skoda come il raschietto per il ghiaccio dietro lo sportellino del carburante, la linguetta reggitagliandi più il sistema di protezione per il bordo delle portiere, i due portaombrelli incorporati in quelle anteriori e per tutte e quattro il vano dedicato per il giubbino d’emergenza. A richiesta ci sono persino l’In-Car-Communication per fare arrivare fino alla terza fila la voce del conducente attraverso l’impianto audio, e il pacchetto riposo, con custodia per le coperte e due appoggiatesta regolabili con supporto laterale per evitare che la testa si pieghi di lato. Al vertice la dotazione di sicurezza con 7 airbag (9 a richiesta) e gli altri sistemi di ritenuta che vengono preparati in caso di pericolo dal Crew Assist, il Traffic Jam Assist che integra frenata autonoma, mantenimento della corsia e allerta dell’angolo cieco oltre al Manoeuvre Assist, che in manovra frena l’auto in presenza di un ostacolo, al Rear Traffic Alert e all’Emergency Assist, che arresta la vettura da sola in caso di assenza di reazioni da parte del conducente, e altro ancora. Senza confronti anche la parte telematica con schermi da 6,5 a 8 pollici, tre forme di specchiamento per i dispositivi accessori, hotspot wi-fi, navigazione Google, servizi online, app per il controllo in remoto, chiamata d’emergenza, e ricarica wireless. Ci sono anche il sistema di visione perimetrica e l’audio Canton da 575 Watt.

Senza rinunce anche le dotazioni con i sedili ventilati e riscaldabili, come la corona del volante, il tetto panoramico e i rivestimenti in tessuto, pelle o Alcantara. In gamma motori 1.4 a benzina da 125 cv o 150 cv (con o senza la disattivazione selettiva dei cilindri) e diesel 2 litri da 150 cv (5 litri/100 km, 131 g/km di CO2) o 190 cv (210 km/h, 0-100 km/h in 8,6 s.) con trazione anteriore o integrale e cambi manuali o DSG a 6 o 7 rapporti. Tra gli optional ci sono le sospensioni a controllo elettronico, la possibilità di selezionare la modalità di guida con il Driving Mode Select (Normal, Sport, Eco e Individual) e sulle versioni 4x4 c’è il tasto Offroad, che attiva l’assistenza in frenata per la discesa. Tre gli allestimenti al lancio (Active, Ambition e Style) previsto per l’inizio del 2017.

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Martedì 20 Dicembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 12:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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