La Tesla Model Y

A lezione dal professor Tesla: quando l’ambiente esalta le prestazioni

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C’è un marchio che ha il nome di un geniale scienziato e incarna l’auto del futuro, elettrica e totalmente connessa. Per questo tutti inseguono i traguardi tecnologici e di immagine di Tesla che finalmente si sono trasformati in risultati di business: mezzo milione di auto vendute nel 2020 e conti in nero da 7 trimestri. E anche i primi 3 mesi del 2021 sono da incorniciare: 185mila unità (+109%), quasi tutte Model 3 e Model Y. Quest’ultima arriverà a breve anche da noi ed è il secondo crossover della gamma dopo la Model X, sarà più corta (4,78 metri contro 5,03) e non avrà le famose “falcon door” però sarà anch’essa disponibile anche in configurazione a 7 posti con un prezzo di attacco di meno di 60mila euro contro gli oltre 100mila della sorella più grande. 

La Model Y ha un’aerodinamica da riferimento (cx di 0,23) e si basa sui due capisaldi di Tesla che tutti i costruttori stanno seguendo: piattaforma (la stessa della Model 3) che integra la batteria nel pavimento e software aggiornabile over-the-air per tutti i sistemi di bordo. La batteria ha una capacità di 75 kWh (72,5 KWh netti) per un’autonomia che va da 480 a 540 km a seconda delle versioni che saranno tre: monomotore da 211 kW e bimotore a trazione integrale da 258 kW o 340 kW che promette di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi e raggiungere 241 km/h. Sfruttando i nuovi Supercharger V3 della rete di ricarica Tesla, la Model Y potrà ricaricarsi fino a 250 kW e, oltre che a Fremont, in California, sarà costruita anche nel nuovo stabilimento di Berlino.

Ma l’azienda di Elon Musk sa lavorare con il desiderio come nessun’altra ed ecco allora la nuova Model S Plaid da 750 kW con 3 motori dotati di rotore al carbonio, un’aerodinamica da record (cx di 0,208) e un’autonomia di 628 km. Impressionanti le prestazioni: 0-100 km/h in 2,1 secondi e punta massima di 200 miglia orarie (324 km/h). E ci sono altre 4 novità in arrivo: una è la Model 2, con dimensioni e prezzo di attacco ancora più accessibili, un’altra è il camion Semi mentre le altre due sono veri e propri mostri. Il primo è il Cybertruck, pick-up che sembra uscito dal film Robocop in grado di scattare da 0 a 100 in meno di 3 secondi; il secondo è la nuova Roadster che promette 4 posti, uno 0-100 km/h in 2,1 secondi, oltre 400 km/h di velocità massima e un’autonomia di oltre 1.000 km. Un’auto iconica che celebra le origini di Tesla il cui primo modello fu proprio la Roadster realizzata nel 2008 sul telaio della Lotus Elise. Allora era sogno o forse follia, oggi è il simbolo di un nuovo fascino che si chiama Tesla.

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Martedì 22 Giugno 2021 - Ultimo aggiornamento: 25-08-2021 11:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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