La seconda generazione di Range Sport durante la salita record al Pikes Pike

Range Sport, fra le nuvole del Colorado:
è il Suv di serie più veloce al Pikes Peak

di Sergio Troise
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ROMA - Più potente e più leggera, più agile e più veloce, ma anche più comoda e spaziosa (5+2 posti), nonché elegante, lussuosa e raffinata come poche altre auto al mondo. E’ il ritratto, ben noto, della Range Rover Sport, l’ammiraglia dei fuoristrada, che da qualche giorno ha conquistato un primato decisamente inatteso, se vogliamo inimmaginabile: ha vinto la Pikes Peak, categoria Suv di serie, disputata in Colorado, sul leggendario percorso di venti chilometri che si snoda sulle alture del Colorado, lungo una terrificante salita con partenza a quota 2860 metri e arrivo a 4300: 156 curve affacciate sul fianco della montagna, con strapiombi da levare il fiato anche ai piloti più esperti. E infatti, per questa impresa da record, la Casa inglese ha affidato il volante a Paul Dallenbach, che oltre ad essere uno specialista della cronoscalata più pazza del mondo è anche uno stuntman di professione.

Auto rigorosamente di serie. Il regolamento della Pikes Peak International Hill Climb prevede che i Suv iscritti alla gara non presentino altre modifiche se non quelle dedicate alla sicurezza. Per questo la Range Rover che ha trionfato tra le nuvole del Colorado, lì dove mancano ossigeno per motori e piloti, si distingueva dalle Range che popolano le strade di tutti i giorni esclusivamente per una gabbia di protezione nell’abitacolo e per le speciali cinture. Per il resto, l’auto era una normale Range Rover Sport con motore V8 5.0 litri Supercharged a benzina da 510 cavalli. Vale la pena ricordare, però, che essendo costruito facendo largo uso di alluminio, il super Suv inglese di ultima generazione ha ridotto il peso, rispetto al modello precedente, di ben 420 kg. E questa è stata sicuramente una delle sue armi vincenti.

Obiettivi ambiziosi. Progettata presso il Centro Sviluppo Land Rover, la Range Sport è prodotta a Solihull, in Gran Bretagna, in uno stabilimento all’avanguardia, che vanta anche un ridotto impatto ambientale. “La nostra vettura – dicono i responsabili del marchio britannico - ha dimostrato che i suoi meriti vanno oltre le prestazioni su strada e in fuoristrada. E’ anche in grado di andare oltre, e per questo la Pikes Peak è soltanto la prima di una serie di sfide mondiali che la Range Rover Sport si accinge ad affrontare, e che la vedranno spingersi al limite in una serie di percorsi tra i più massacranti del mondo”.

L’entusiasmo del pilota. Paul Dallenbach, che in Colorado aveva già collezionato sei vittorie di categoria e tre assolute, si è detto entusiasta dell’esperienza al volante del poderoso Suv made in England. “Per vincere nella Pikes Peak – ha detto l’americano - devi avere una totale fiducia nella tua vettura, e la Range Rover Sport me l’ha data. E’ veloce, pronta e agile. Sono riuscito a mettere l’auto sulla strada esattamente dove volevo, per le migliori traiettorie ad alta velocità. E’ una vettura tremendamente efficace e sono orgoglioso di questa vittoria”.

Una corsa unica. L’orgoglio del pilota, e della casa inglese che gli ha affidato il volante, si spiegano con la straordinaria importanza della Pikes Peak, cronoscalata unica, nata nel 1916, che in America e nel mondo rivaleggia per fama soltanto con la 500 Miglia di Indianapolis e la 24 di Le Mans. Tra i suoi vincitori, alcuni dei più famosi piloti americani, come Mario Andretti, Bobby Unser, Rick Mears, Al Unser e rallysti di fama mondiale come Vatanen, Blomqvist, Eklund, Michele Mouton. Il record assoluto della gara, 9’46”16, è stato stabilito nel 2012 da Rhys Millen, nella categoria Time Attack, su un veicolo derivato da una Hyundai Genesis Coupé radicalmente modificata. A fine giugno tenterà di batterlo – con notevoli possibilità di farcela – una casa europea, la Peugeot, che sta preparando la grande sfida con la 208 T16 Pikes Peak, prototipo-monstre con potenza di 875 cavalli (pari al peso di 875 chili), affidata al re dei rally Sebastian Loeb.

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Giovedì 27 Giugno 2013 - Ultimo aggiornamento: 25-06-2018 18:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA