La Volkswagen ID.3

ID.3, alla guida del futuro. La Volkswagen è il primo grande costruttore a lanciare un modello basato su un pianale elettrico

di Nicola Desiderio
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ROMA - Far diventare l’auto elettrica l’auto del popolo. Questa è la missione delle ID.3 per Volkswagen, il marchio che nella sua tradizione ha il Maggiolino e la Golf, diventati simboli della mobilità seguendo lo spirito e le esigenze dei loro tempi. Ed il momento della ID.3 è arrivato: è lei il primo modello elettrico basato sulla nuova piattaforma modulare MEB, la pietra angolare di una strategia che prevede, da qui al 2024, un investimento di 33 miliardi per tutto il gruppo, un terzo del quale solo per il marchio Volkswagen con l’obiettivo di vendere 1,5 milioni di unità all’anno. Una gigantesca riconversione industriale che interessa, al momento, 8 stabilimenti in 3 continenti, primo fra tutti quello di Zwickau dal quale usciranno la ID.3 e altri 5 modelli per 3 marchi diversi utilizzando le batterie prodotte a Braunschweig.

L’interazione con gli altri brand non è banale neppure dal punto di vista geografico visto che quello di Zwickau nel 1910 è stato il primo stabilimento dell’Audi. Oggi ospita 8mila operai, 1.700 robot, dal 2017 funziona solo con energie rinnovabili e ha una capacità a regime di 330mila unità, tutti ad impatto zero.
La ID.3 e le sue sorelle infatti non solo non emettono CO2 allo scarico, ma sono “carbon neutral”, un obiettivo che riguarderà tutto il gruppo nel 2050, dieci anni dopo che avrà smesso di fabbricare auto ancora mosse da un motore a pistoni. Ecco perché la ID.3 è l’inizio di un nuovo capitolo. Lunga 4,26 metri, offre il meglio della connettività e per la guida assistita, ha un’aerodinamica molto curata (cx di 0,267), ospita comodamente 5 persone più bagagli (vano da 385-1.267 litri) ed ha un motore posteriore da 150 kW. La batteria è offerta in 3 taglie diverse: 45 kWh per 330 km di autonomia, 58 kWh per 420 km e 77 kWh per 550 km. Le prime due si ricaricano a 11 kW in corrente alternata e 100 kW in continua mentre l’ultima fino a 125 kW.

Con la versione 1st Edition, disponibile al lancio, ci sono 2.000 kWh o 600 euro di ricarica inclusa nel servizio We Charge valido presso 150mila colonnine in tutte Europa, comprese le 400 ultraveloci di Ionity, il consorzio del quale Volkswagen fa parte sin dalla fondazione. Inoltre ci sono 600 euro di incentivo per una wallbox Elli, il marchio fornitore di energia, uno dei tanti servizi con il quale Volkswagen vuole rendere la mobilità elettrica davvero semplice e… popolare. Rimarranno in listino le versioni elettriche di up! e Golf che in gamma ha anche l’ibrido 48 Volt e la GTE ibrida plug-in che con i 245 cv del suo 1,4 litri elettrificato alla spina eguaglia in potenza la nuova GTI.

Anche la Passat ha la sua GTE, ma ha una declinazione ovviamente più aziendale: 218 cv per un’autonomia di 55 km (WLTP), sistema condiviso anche con la nuova Arteon, sia coupè, sia shooting brake. Ma la più prestazionale di tutte è la Touareg R: V6 3 litri ed elettrico per 462 cv, 250 km/h con tutti e due i motori e 140 km/h spinta solo dall’energia contenuta nella batteria ricaricabile da 14,1 kWh. La saga delle auto con piattaforma MEB continuerà invece con il crossover ID.4, e una media delle dimensioni della Passat che potrebbe chiamarsi ID.5 ed avere sia una variante berlina sia una station wagon. La ID. Buzz invece anticipa il van elettrico ispirato al mitico Bulli annunciato per il 2022 e che dovrebbe avere un’autonomia intorno ai 600 km. Per ammazzare l’attesa, a Wolfsburg hanno l’e-Bulli, un “retrofit” realizzato elettrificando un T1 Samba del 1966 in collaborazione con eClassics, un’azienda che offre kit di trasformazione simili anche per il vecchio Maggiolino.

Quello che ci vuole per andare a spasso senza emettere. Per andare forte invece, è bastato vedere quello di cui è capace la ID.R, il prototipo che ha polverizzato i record della Pikes Peak, al Nürburgring, a Goodwood e sulle 99 curve della spettacolare Tianmen Shan Big Gate Road, in Cina. L’elettrificazione deve correre davvero per diventare la nuova auto del popolo.

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Mercoledì 1 Luglio 2020 - Ultimo aggiornamento: 16:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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