La Smart Fortwo EQ

Amanti della natura si nasce. Smart è solo emissioni zero

di Giampiero Bottino
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Un ritorno alle origini. Questo in pratico è il significato del badge EQ – nella simbologia Mercedes-Benz identifica la propulsione a batteria – che si trova sulla griglia, sul portellone e sui montanti (posteriore nel caso della due porte, centrale per quella a quattro) di tutte le Smart che lasciano dalle fabbriche di Hambach in Francia, culla della Fortwo berlina e cabrio, e di Novo Mesto in Slovenia dove nasce la forfour sviluppata assieme a Renault.

Da quest’anno, infatti, Smart è il primo marchio generalista a mettere sul mercato solo vetture 100% elettriche, realizzando dopo 22 anni il sogno di Nicolas Hayek – “ingegnoso papà” degli orologi Swatch – che per la sua innovativa city car da due metri e mezzo ipotizzava la propulsione a batteria, idea poi momentaneamente messa da parte perché i tempi non erano ancora maturi.

Adesso che lo sono diventati, la Smart – nel frattempo diventata per metà cinese con la cessione del 50% delle azioni al gruppo Geely che è già uno dei principali azionisti di Daimler – gioca d’anticipo, come vuole la sua storia di antesignana di una mobilità più sostenibile. 
E si affida per tutti e tre i modelli a listino al medesimo gruppo propulsivo costituito dal motore elettrico da 82 cavalli alimentato da una batteria da 17,6 kWh che li spinge fino a una velocità massima di 130 chilometri orari.

A cambiare seppur leggermente, a seconda del peso e della configurazione aerodinamica, è l’autonomia compresa tra 147 e 159 chilometri nel caso della Fortwo, tra 145 e 157 per la cabrio e tra 140 e 153 nel caso della più pesante Forfour.Per quanto riguarda la ricarica, può essere affidata al sistema di serie da 4,6 kW o a quello da 22 kW, un’opzione da 1.015 euro.

La scelta ovviamente condiziona i tempi di ricarica, determinando differenze sensibili: per portare dal 10% all’80% la capacità della batteria in modo 2, cioè con connettore a 7 poli per wall box domestica e colonnina pubblica, bastano 40 minuti con il caricatore da 22 kW, mentre quello standard richiede circa 3 ore e mezzo. Una volta fatto “il pieno”, però, le Smart EQ si sono rivelate non solo delle cittadine esemplari, astenendosi da qualsiasi forma di inquinamento sia atmosferico sia acustico, ma nel percorso di prova prevalentemente urbano hanno saputo anche divertire. Lo ha fatto soprattutto la più leggera Fortwo regalando ai semafori partenze brucianti, grazie alla disponibilità immediata di tutti i 160 Nm di coppia massima, capaci di “dare la birra” ad auto ben più importanti, costose e potenti.

Piacevoli da guidare e da vedere, le Smart elettriche sono anche “intelligenti” perché dialogano con lo smartphone consentendo tramite l’app EQ la gestione a distanza di numerose funzioni e di ottenere in tempo reale utili informazioni. Disponibili nei livelli di allestimento Pure, Passion, Pulse e Prime le city car “full electric” del gruppo di Stoccarda costano in Italia a partire da 19.940 euro la Fortwo, da 22.700 la cabrio e da 20.450 la Forfour a 4 porte.

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Martedì 31 Marzo 2020 - Ultimo aggiornamento: 29-04-2020 17:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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