Morto Sandro Petrone, storico volto del Tg2: il giornalista aveva 66 anni, appassionato di musica, da anni lottava contro un tumore

Morto Sandro Petrone, storico volto del Tg2: il giornalista aveva 66 anni
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Venerdì 15 Maggio 2020, 12:58 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 20:13

Lutto nel mondo del giornalismo televisivo. È scomparso nella notte il giornalista napoletano Sandro Petrone, storico volto del Tg2. Aveva compiuto 66 anni nel febbraio scorso. Non è riuscito a sconfiggere la sua lunga battaglia con un tumore che lo aveva colpito ai polmoni subito dopo la sua lunga attività con la Rai da inviato speciale di guerra in tutto il mondo. Aveva iniziato la sua attività professionale con esperienze nelle primissime radio private. Fu assunto come praticante nel 1985 dal Giornale di Napoli di Orazio Mazzoni nella redazione spettacoli. «Una grave perdita per il giornalismo, un esempio per tutti», commenta il direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano. «Io ricordo Petrone come un grandissimo professionista, una persona puntuale, innamorata di questo mestiere che in ogni cosa che faceva metteva entusiasmo della prima ora. Per lui il giornalismo non è mai stato una routine - osserva Sangiuliano - ma una ricerca attenta e un'indagine permanente della realtà».

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Dal 1987 sviluppa la sua esperienza nella Telemontecarlo dei brasiliani (Rede Globo) come reporter di guerra. Dal 1993 viene assunto in Rai dove si fa valere per le sue qualità di inviato e successivamente di conduttore del Tg2. Ha insegnato sin dal 1989 comunicazioni di massa e giornalismo in scuole e università, anche all'estero. Scrisse il libro "Il linguaggio delle news" edito da Rizzoli. Ma la sua grande passione coltivata sin da ragazzo è stata la musica. Fu esponente della corrente culturale musicale partenopea cosiddetta Vesu-wave, legato al movimento dei cantautori italiani. Ha pubblicato anche un album "Last call - note di un inviato". Come inviato è stato il primo italiano a trasmettere dal Kuwait liberato, dalla ex Jugoslavia, dal Kosovo, dall'Iraq. Suoi i servizi del Tg2 dagli Usa sugli attentati dell'11 settembre e da Madrid su quelli dell'11 marzo. Autore di programmi televisivi, di documentari e di interessanti inchieste e reportage.

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Dopo aver lasciato in gioventù la sua attività di cantautore affianco a Edoardo Bennato, Enzo Gragnaniello, Pino Daniele e del suo amico di sempre Tony Cercola, ha continuato a scrivere canzoni, quasi sempre ispirate a fatti di cronaca. Ha raccolto canzoni in un cd intitolato "Blues in blu" legandosi alle avanguardie e promuovendo glie sperimenti dei giovani musicisti italiani. Sandro Petrone lascia un ricordo indelebile di grande giornalista e di un professionista con tanta umanità. «Era orgoglioso e appassionato del suo lavoro. Sempre gentile. Pronto a partire. Un professionista che amava la tv, amava la Rai, credeva nel Servizio Pubblico». Così in una nota il ricordo dell'Esecutivo Usigrai.

«Voglio esprimere le mie più sincere condoglianze a tutti i colleghi del TG2 per la scomparsa di Sandro Petrone. Inviato Speciale ha raccontato le Guerre e il Mondo a tutti noi. Ecco un suo raro sorriso. Voglio ricordarlo così». Così la giornalista Paola Ferrari su Twitter ricorda il collega e posta una foto che lo ritrae sorridente con sullo sfondo la grande Sfinge di Giza.

 

«Addio a Sandro Petrone, una vita trascorsa al Tg2 Rai prima come inviato nei teatri di guerra internazionali poi capo della redazione esteri.
Era anche musicista. Aveva dedicato album alla sua malattia: SoloFumo. Lo presentò a Sanremo nel 2018». Così il Tg2 sul suo profilo twitter.

 

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