La Peugeot 3008 di Peterhansel vincitrice dell'edizione scorsa

Dakar 2017, Peterhansel (Peugeot), de Roy (Iveco) e Price (Ktm) puntano al bis

di Mattia Eccheli
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ASSUNCION – La Dakar 2016 ha sancito una svolta. Nel senso che sono state interrotte alcune serie che duravano da qualche anno. La Peugeot ha iscritto il proprio nome nell'albo d'oro del rally più massacrante del pianeta con la 2008 DKR (quest'anno sostituita dalla 3008) ponendo fine al dominio di Mini, che si era imposta nelle edizioni tra il 2012 ed il 2015. La trazione posteriore francese si è dimostrata più affidabile di quella integrale del brand britannico a controllo tedesco. Il francese Stéphane Peterhansel (in compagnia di Jean-Paul Cottret) si è aggiudicato la Dakar per dodicesima volta. Su quattro ruote ha vinto tre edizioni con Mitsubishi (2004, 2005 e 2007), due con Mini (2012 e 2013).

Sempre nel 2016, l'olandese Gérard de Rooy è tornato a vincere con Iveco (lo aveva già fatto nel 2012) la Dakar riservata ai camion. Fra i suoi due successi, la prova era stata dominata da un'altra casa, la russa Kamaz, che aveva fatto trionfare tre piloti differenti: Eduard Nikolaev, Andrey Karginov e Airat Mardeev. Il costruttore italiano vuole bissare l'affermazione e porta quattro veicoli anche all'edizione 2017, uno dei quali affidato all'esordiente (con il brand) Wuf Van Ginkel.

Anche l'argentino Marcos Patronelli, primo con i quad, è uno che aveva già vinto la Dakar nel 2010 e nel 2013. Il dominio di Yamaha è assoluto: finora nessun altro brand figura nell'albo d'oro di questa competizione. Fra i piloti, nelle due edizioni in cui non è riuscito a primeggiare, si erano imposto il cileno Ignacio Casale ed il polacco Rafal Sonik. Tuttavia, né Marcos né il fratello Alejandro (pure lui vincitore di due edizioni) saranno al via: i due hanno spiegato di non gradire il tracciato.

Il vero nome nuovo consacrato dalla Dakar 2016 è stato quello del 29enne Toby Price. Primo australiano a vincere il rally, ha iscritto il proprio nome dopo che il francese Cyril Despres e lo spagnolo Marc Coma si erano spartiti equamente i successi delle ultime dieci edizioni, incluse le ultime tre “africane”.
 

 

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Venerdì 30 Dicembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 19:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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