La nuova Porsche 919 Hybrid per la stagione 2017 del WEC

Porsche 919 Hybrid, la regina pronta a riconquistare Le Mans per la 19^ volta

di Nicola Desiderio
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MONZA - La Porsche ha presentato a Monza, alla vigilia del prologo del WEC che si terrà durante il fine settimana, la nuova 919 Hybryd con la quale difenderà il titolo mondiale del 2016 e soprattutto tenterà di vincere la 19ma 24 Ore di Le Mans dopo le ultime conquistate nelle ultime due edizioni.

Recuperare 3 o 4 secondi al giro. Circa il 60-70% della vettura è nuovo, ma rimane la monoscocca in fibra di carbonio. Il lavoro dei tecnici tedeschi è stato teso al recupero delle prestazioni dovuto ai nuovi regolamenti che hanno imposto uno splitter anteriore più alto di 15 mm e la riduzione di quasi la metà del diffusore posteriore. Secondo gli uomini di Weissach, queste novità comportano una perdita di 3-4 secondi sul giro, ma non si scoprono su quanto siano riusciti a compensarla con le novità apportate. La vettura appare ora più arrotondata davanti con parafanghi anteriori più voluminosi e arcuati e, così come sulla Toyota TS050, maggiormente separati dal resto delle pance che hanno una forma più complessa e sono dotate di prese d’aria bipartite. Anche la parte posteriore appare profondamente diversa e molto più bassa e sagomata che in precedenza nel tentativo di sfruttare al meglio l’accorciamento dello scivolo posteriore.
 

 

Meno prese d’aria e più giri. Uno degli obiettivi è stato anche quello ridurre la raccolta di residui di gomma dall’asfalto e poi minimizzare la dimensione delle prese d’aria, a cominciare da quelle per i freni che sono stati ridotti nelle dimensioni, grazie al maggior effetto frenante ottenuto dal sistema ibrido, a tutto vantaggio anche del peso e delle masse non sospese. A questo proposito, è stato fatto un lavoro approfondito sulle sospensioni con l’obiettivo di fronteggiare la riduzione da 7 a 4 treni di gomme per gara e Porsche conta di poter arrivare a quadruplicare gli stint con un treno nelle ore più fresche durante la notte. Come da regolamento, gli assetti aerodinamici per quest’anno saranno solo due e non tre: uno ad elevato carico che sarà utilizzato in 9 delle 7 gare e uno a basso carico destinato alla 6 Ore di Spa e, ovviamente, alla 24 Ore di Le Mans, ovvero i tracciati più lunghi e con tratti più ampi da percorrere alla massima andatura.

Recupera dalle ruote e dal turbo. Migliorato anche il sistema ibrido che rimane identico al passato nei principi base. Il motore a scoppio è un V4 2 litri da circa 500 cv, ottimizzato nei processi di combustione per essere più efficiente. Rivista anche la batteria agli ioni di litio e migliorati i due sistemi di recupero concessi dal regolamento. Uno è sul turbocompressore a geometria variabile che gira a 120.000 giri/min e recupera l’energia dei gas di scarico in fase di accelerazione, il secondo è il motogeneratore anteriore da 294 kW che provvede a recuperare circa il 60% del totale e l’80% dell’energia cinetica, un quantitativo enorme in un tempo incredibilmente breve che vuol dire un superlavoro per la batteria che in accelerazione deve incamerare l’energia recuperata del turbo e, allo stesso tempo, passarla al motogeneratore anteriore che, di fatto, trasforma in la 919 Hybrid in un’auto a trazione integrale da circa 900 cv.

Due terzetti di classe mondiale. La classe energetica sarà quella massima, di 8 MJ obbligando le 919 Hybrid a compiere i 13.629 metri del tracciato di Le Mans con 4,31 litri/100 km, ovvero fare 3,16 km con un litro di benzina. Porsche schiererà quest’anno due vetture in tutte le gare, 24 Ore di Le Mans compresa. La vettura numero 1, campione del mondo in carica, sarà condotta dallo svizzero Neel Jani, vincitore in Francia lo scorso anno, insieme al tedesco André Lotterer, trionfatore a Le Mans per tre volte e iridato WEC nel 2012 con l’Audi. Il terzo sarà il britannico Nick Tandy, vincitore a sorpresa nel 2015 proprio con la Porsche con il neozelandese Earl Bamber. Quest’ultimo guiderà la vettura numero 2 insieme al connazionale Brendon Hartley e al tedesco Timo Bernhard, campione mondiale WEC 2015. Durante il fine settimana si vedrà se la Porsche 919 Hybrid è ancora l’auto da battere o Toyota avrà saputo sfruttare al meglio le novità del regolamento per recuperare sull’avversario.

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Venerdì 31 Marzo 2017 - Ultimo aggiornamento: 01-04-2017 19:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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