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DETROIT - Al Naias l'Audi A4 Avant ha alzato le ruote trasformandosi nella Allroad, terza variante della media di Ingolstadt approdata solo qualche mese fa alla quinta generazione. Quello delle station wagon rialzate è un genere del quale proprio i tedeschi, insieme ad altri, possono essere considerati i pionieri e che rappresenta l’altro modo di viaggiare un po’ più distanti dal suolo, dopo i Suv e i crossover.
In alto dunque, ma con giudizio e sportività: 34 mm per l’esattezza, dei quali 23 di assetto e gli altri con le ruote di diametro più grande, avvolte da parafanghi più sporgenti che, insieme ai paraurti, alle protezioni sottoscocca e ai mancorrenti più sporgenti, sono la cifra stilistica dell’A4 Allroad. Quella tecnica è per vocazione d’avanguardia, a cominciare dal peso diminuito di 90 kg, che è all’origine di emissioni inferiori di 21 g/km e di una dinamica di marcia superiore.
Merito ovviamente anche delle sospensioni con 5 bracci a controllo elettronico la cui risposta, insieme a quella del resto del telaio e delle meccanica, segue le 6 posizioni del Drive Select tra cui, oltre alle solite comfort, auto, dynamic, efficiency e individual, c’è anche la offroad. Il bagaglio ingegneristico Audi tuttavia ha la sua migliore vetrina nell’abitacolo con la strumentazione Virtual Cockpit corredata dall’head-up display, i sistemi MMI con schermi fino a 8,3 pollici che specchiano dispositivi sia Android sia iOs e offrono le funzionalità e i servizi più avanzati, il sistema audio Bang & Olufsen a 19 altoparlanti, per finire al climatizzatore dotato di pulsanti elettrostatici, alla piastra per la ricarica senza fili dello smartphone e al sistema di intrattenimento posteriore con tablet collegato alla rete di bordo tramite wi-fi. Molteplici le scelte che riguardano i materiali e le combinazioni cromatiche e anche per l’illuminazione dell’abitacolo può assumere ben 30 tonalità. Ai massimi livelli la facilità di carico grazie al portellone e al telo copricarico elettrici che liberano l’accesso al bagagliaio la cui capacità va 505 a 1.510 litri.
E anche quelli che in vacanza si portano la barca saranno contenti: la capacità di traino è di 2.100 kg e ci sono il gancio elettrico e l’assistenza per facilitarne l’allaccio. E a proposito di assistenza, quelle per la guida sono molteplici e riguardano il parcheggio, il traffico trasversale in retromarcia e persino l’evitamento degli ostacoli senza contare che l’Audi può viaggiare praticamente da sola fino a 65 km/h intervenendo autonomamente su acceleratore, freno e sterzo. Il Pre Sense allerta tutti i sistemi di ritenuta e i fari poi possono essere bi-xeno, a Led e a matrice di Led con indicatori di direzione dinamici.
Tutti i motori in gamma sono accoppiati alla trazione integrale: il 2 litri TDI da 163 o 190 cv - ma più avanti ci sarà anche la versione da 150 cv - ha il cambio manuale a 6 rapporti o l’S tronic a 7 rapporti con il quale può dichiarare un consumo di 4,9 litri/100 km (128 g/km di CO2). La trasmissione a doppia frizione è invece di serie sul 2 litri Tfsi a benzina da 252 cv o sul diesel V6 3 litri da 218 cv mentre nella variante da 272 cv e 600 Nm ha il tradizionale tiptronic a 8 rapporti, con prestazioni davvero ragguardevoli (250 km/h, 0-100 km/h in 5,5 s.) pur con consumi di soli 5,3 litri/100 km pari a 139 g/km. La nuova Audi A4 Allroad è attesa per l’estate.
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