Perugia, prende fuoco per colpa di una sciarpa: non è sopravvissuta la donna ustionata mentre cucinava

L'elisoccorso all'ospedale di Perugia
di Egle Priolo
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Venerdì 10 Maggio 2024, 10:28

PERUGIA - Non ce l'ha fatta la donna investita dalle fiamme mentre cucinava. Non è bastato l'intervento immediato dei vicini: troppo gravi le ustioni riportate. Con il fuoco che l'ha avvolta, partito dai fornelli e salito su dalla sciarpa che aveva intorno al collo. La donna, ottantenne, è deceduta mercoledì nel letto del centro ustionati dell'ospedale Santa Chiara, dove era stata trasportata in elisoccorso subito dopo l'incidente, avvenuto martedì mattina.

Il trasferimento, dopo un iniziale passaggio al Santa Maria della misericordia, si era reso necessario per le gravissime condizioni delle donna, nonostante fosse cosciente e fosse stata capace, nonostante il dolore, la paura e l'età, di chiedere aiuto urlando dalla finestra, affacciata sul quartiere di Madonna Alta. Secondo la ricostruzione dell'incidente fornito dalla stessa donna ai soccorritori, infatti, stava preparando il pasto nella sua cucina, quando probabilmente si è sporta troppo verso le fiamme che hanno attaccato subito la sciarpina che aveva addosso. Da lì si sono propagate agli altri indumenti, ma lei ha avuto comunque la lucidità e la forza di aprire la finestra per cercare aiuto. I vicini sono entrati in casa, allertati dalle sue urla, e sono riusciti a spegnere il fuoco, che infatti non si è propagato al resto della cucina e della casa. Tanto che all'arrivo del vigili del fuoco, le fiamme erano già spente. Sul posto, insieme anche ai carabinieri del Radiomobile impegnati a coordinare le operazioni e la messa in sicurezza dell'abitazione, sono arrivati anche i sanitari del 118 che immediatamente hanno portato l'anziana in ospedale e da lì a Pisa. Ma appunto le sue condizioni sono apparse subito troppo gravi. Tanto che il suo corpo, debilitato da dolore e lesioni, non è riuscito a reggere più di 36 ore. Ore di angoscia per la famiglia, attaccata fino all'ultimo ai bollettini dei medici.
Sul terribile incidente domestico, comunque, la procura di Perugia ha aperto un fascicolo, con il sostituto procuratore Massimo Casucci impegnato a chiarire i contorni della vicenda. Intanto il corpo della donna rientrerà a Perugia nelle prossime ore, con i funerali che con ogni probabilità si svolgeranno lunedì, con un intero quartiere – la donna abitava sola ma con la famiglia a pochissima distanza – pronto a salutare per l'ultima volta la signora conosciuta e benvoluta da tutti.
Vittima purtroppo di uno dei tanti, tantissimi incidenti domestici che accadono ogni giorno in regione, con l'Umbria che addirittura ha una media che supera di 7 punti il dato nazionale.

Come raccontato nei giorni scorsi su queste colonne, infatti, al solo Santa Maria della misericordia sono stati rilevati già centinaia di casi dall'inizio dell'anno, con il 2023 quasi da record negativo: al pronto soccorso di Perugia su 71mila accessi totali ben 5.357 sono stati registrati come infortuni domestici. Insomma, quasi uno su 10. Numeri che, anche secondo le più recenti rilevazioni dell'Istat, fanno arrivare l'Umbria a un dato di incidenza degli incidenti domestici del 17 per 1000 abitanti, in pratica 15mila casi in media ogni anno in tutta la regione, con l'incidenza nazionale che si ferma al 10 per 1000. E se gli incidenti, soprattutto con la bella stagione, dalle camere e dai salotti, si spostano anche alle pertinenze delle abitazioni, come garage e giardini, statisticamente le persone più a rischio sono donne: vittime nel 64,3 per cento degli incidenti domestici, con il 22 per cento che ha più di 80 anni di età. Come la sfortunata anziana di via del Cantone.

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