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Come una moderna araba fenice, il marchio De Tomaso è tornato a far parlare di sé. Dopo le vicissitudini, legate alla fallimentare gestione da parte dell’imprenditore Gian Mario Rossignolo, la Casa fondata a Modena nel 1959, dal pilota italo-argentino Alejandro de Tomaso, è tornata a nuova vita grazie alla Ideal Team Ventures. Il gruppo cinese, proprietario anche del marchio Apollo Automobil, in occasione del Goodwood Festival of Speed del 2019 ha svelato la hypercar P72.
Ma, dopo l’acclamato ritorno in terra inglese, della nuova vettura griffata De Tomaso si sono perse le tracce. Tutto sembrava essere nuovamente svanito nel nulla, fin quando è stato annunciato l’imminente messa in produzione della P72. L’ufficialità è arrivata direttamente della Casa che, tramite un post sui suoi social di qualche giorno fa’, ha confermato l’avvio dei lavori a partire dalla seconda metà del 2024. Quindi, con ogni probabilità, il primo esemplare potrebbe essere già disponibile entro la fine dell’anno.
Erede spirituale della P70, la De Tomaso P72 reinterpreta in chiave moderna il fascino delle vetture sport prototipo degli anni ’60. Le linee sinuose e morbide dal gusto vintage ammaliano fin dal primo sguardo catapultando l’osservazione direttamente nelle gare di durata degli anni ruggenti. Il muso basso e stretto, l’abitacolo a bolla, i fianchi giunonici dovuti ai larghi passaruota e la coda sormontata dal nolder rendono la P72 una vera e propria istant classic.
Una vettura vecchia scuola anche per quanto riguarda ciò che si cela sotto la carrozzeria. Infatti a muovere la P72 ci penserà esclusivamente un motore termico. Nel solco della tradizione, come già avvenuto per le iconiche Pantera e Mangusta, a spingere la hypercar De Tomaso ci sarà un propulsore americano. Il V8 sovralimentato, di origine Ford, è stato elaborato dall’americana Roush Performance per offrire una potenza superiore ai 700 CV e 820 Nm di coppia. Nessun ausilio di motori elettrici, la P72 sarà una vettura prettamente analogica.
La monoscocca, interamente in fibra di carbonio, così come la parte meccanica provengono dalla Apollo Intensa Emozione salvo poi essere opportunamente modificate per l’esigenza della vettura. Mentre il cambio manuale a sei marce è stato sviluppato internamente da De Tomaso. Il fascino vintage lo si può ritrovare anche nell’abitacolo, grazie agli strumenti analogici e la meccanica del cambio a vista. Non poteva mancare la selleria in pelle impreziosita da diversi dettagli in rame lucidato.
Lo sviluppo, la messa in pista e la relativa ingegnerizzazione della P72 è stata seguita dalla HWA, azienda tedesca leader nel motorsport e nella realizzazione di vetture ad alte prestazioni. Inoltre la nuova De Tomaso verrà assemblata in un nuovo stabilimento sito nei pressi del circuito del Nürburgring. Seguendo la filosofia della nomenclatura, i piani prevedono la realizzazione di soli 72 esemplari della hypercar venduti a un prezzo che parte da 750.000 Euro.