Lancia Ypsilon Rally HF, il mito Fulvia è nell’aria. Il nuovo gioiello da gara rievoca un modello glorioso
Lancia Ypsilon Rally HF, il mito Fulvia è nell’aria. Il nuovo gioiello da gara rievoca un modello glorioso
Lancia festeggia 118 anni, storia italiana iniziata con la 12 HP. Napolitano: «Altro tassello della nostra storia leggendaria»
Nuovo codice della strada, quando entra in vigore? Dalla tolleranza zero per l'alcol al telefono al volante, cosa cambia. Oggi il ddl in Senato
YangWang U9 è la vettura cinese di serie più veloce. La supercar elettrica di Byd arriva a 391,94 km/h
F80, la supercar Ferrari. Quarant’anni dopo il primo modello della serie top arriva un nuovo capolavoro
CUNEO – Dopo aver fatto sognare ad occhi aperti il mondo degli appassionati dell’automobilismo con la EVO37, Kimera Automobili ci riprova con la EVO38. Entrambe prendono ispirazione dalle iconiche Lancia Gruppo B trasportando il fascino delle vetture da rally del passato fino a farlo arrivare ai giorni nostri. Un lungo filo conduttore che parte dall’ingegno dei tecnici torinesi, i quali negli anni ’80 hanno creato le Lancia che hanno conquistato titoli a raffica nel Mondiale Rally, per arrivare ai giorni nostri con una supercar che, oltre a prendere il testimone, evolve la stirpe tramite l’uso delle ultime tecnologie.
Svelata al recente Salone di Ginevra, la Kimera EVO38 si ispira al prototipo Lancia SE038 “Mazinga” rimasto incompiuto per via dell’abolizione del Gruppo B. Lunga 4.055 millimetri, larga 1.905 e alta appena 1.200 millimetri, la supercar riprende lo stile della vettura torinese rendendolo ancora più estremo. Il design geometrico e squadrato trova ora un frontale aggressivo con prese d’aria maggiorate sia sul paraurti che sulla calandra. Inedita la grande feritoia sul cofano anteriore per migliorare l’efficienza della vettura.
La fiancata è rimasta muscolosa pur presentando nuovi elementi come la presa NACA, per raffreddare l’impianto frenante posteriore. Al retrotreno non può mancare il caratteristico spoiler che, sulla EVO38, lavora in sinergia con il diffusore ulteriormente maggiorato per garantire un incremento di stabilità della vettura. Dotata di un passo di 2.520 millimetri, la nuova nata di Kimera Automobili adotta cerchi specifici da 18” sull’anteriore e 19” sull’asse posteriore.
A spingere la EVO38 ci pensa il 4 cilindri in linea da 2.150 cm3 turbo abbinato al compressore volumetrico che, come sulla vettura originale, è istallato in posizione centrale longitudinale. Grazie alla maggior dimensione delle turbine e una valvola pop-off per ridurre il turbo-lag, il propulsore è in grado di sviluppare fino a 600 CV e una coppia massima di 550 Nm disponibile già ai bassi regimi. Rivista anche la meccanica e il sistema di distribuzione, mentre il cambio a 6 marce ha ora una rapportatura più corta rispetto quello della EVO37. In Kimera stanno sviluppando anche un cambio sequenziale elettro-attuato a innesti frontali.
Pur confermando al posteriore l’ammortizzatore centrale con la doppia molla laterale, mentre all’anteriore c’è un più moderno sistema push rod, l’unica licenza poetica della EVO38 è l’adozione della trazione integrale. Tale sistema è realizzato attraverso un sistema di controllo della ripartizione e di un blocco elettroidrailuco dei differenziali. Ciò permette di tarare la ripartizione dei differenziali dall’abitacolo, con la possibilità di escludere l’asse anteriore per trasformare la vettura in una trazione posteriore. Sempre tramite i comandi sul volante, è possibile settare le sospensioni modificando l’altezza da terra dell’auto a seconda della superficie su cui si andrà a guidare.
Nonostante la trazione integrale, la Kimera EVO38 riesce a mantenere un peso attorno i 1.110 kg. Per ottenere tale risultato si è reso indispensabile l’uso del titanio e della fibra di carbonio per garantire un alleggerimento sia sul telaio che sulla meccanica della vettura. Così com’è accaduto per la EVO37, anche la EVO38 verrà realizzata in un numero limitato di 38 esemplari che, quasi sicuramente, sono già stati tutti venduti.