La GT Turbo è la Cayenne più potente e veloce mai esista. La nuova Porsche ha anche stabilito il nuovo record per suv sul vecchio circuito del Nurburgring

Porsche Cayenne Turbo GT, il suv da pista è una sportiva vera

di Nicola Desiderio
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VISBY - Raggiunge i 300 km/h, accelera da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi, sul vecchio Nürburgring gira in 7 minuti, 38 minuti e 9 decimi. Ed è un suv. Ebbene sì: è la Porsche Cayenne Turbo GT ed è sicuramente l’auto a ruote alta più simile ad una sportiva vera che esista sulla faccia della Terra. Anzi, dopo averla guidata, è lecito chiedersi ancora quale sia il confine tra una tradizionale coupé e un suv in termini di sportività.

Del resto l’idea di suv sportivo nacque proprio con la Cayenne nel 2002 e con la possibilità che il marchio con la Cavallina si trovasse su un’auto a ruote alte. Poi la Cayenne si sdoppiò e arrivò anche la versione coupé. Ed anche se nella denominazione questo particolare non c’è, la Turbo GT ha la carrozzeria di una Cayenne Coupé. A distinguerla ci sono solo lo spoiler alla fine del tetto in carbonio e l’alettone in coda che si solleva e, per l’occasione, ha un’estensione cresciuta di 25 mm per dare 40 kg in più di deportanza. Gli altri particolari che spiccano sono bellezza e funzione allo stesso tempo.

Il diffusore posteriore incornicia al centro i due grossi terminali dell’impianto di scarico in titanio della Akrapovich: un capolavoro di compattezza e raffinatezza, che fa a meno del silenziatore centrale, ha persino i flap interni in titanio e pesa 18 kg in meno. I grandi cerchi da 22 pollici di diametro verniciati in neodimio con pneumatici 285/35 anteriori e 315/30 posteriori incastonano un impianto frenante con dischi carboceramici, rispettivamente, da 440 mm con pinze a 10 pistoncini e da 410 mm con pinze a 4 pistoncini per una potenza frenante mostruosa. Sul frontale si può infine notare una diversa conformazione delle prese d’aria, rese ancora più aperte per smaltire il maggior calore che un motore più potente genera.

Ed è proprio su questo capitolo che i tecnici di Stoccarda hanno fatto qualcosa di speciale. Hanno infatti preso il V8 4 litri biturbo ad iniezione diretta della Turbo da 550 cv e gliene hanno aggiunti altri 90 facendolo arrivare a 640 cv che vuol dire una potenza specifica di oltre 160 cv/litro. Per riuscirci hanno aumentato la portata del carburante e la pressione di iniezione (250 bar) e adottato turbocompressori più grandi per avere più aria (1,6 bar) con un sistema di induzione e una strategia di funzionamento che permettono di accumulare un precarico di pressione da sfruttare per avere maggior prontezza di risposta. Per allontanare il pericolo di battito, il rapporto di compressione è stato abbassato da 10,1:1 a 9,7:1.

Sono stati modificati anche altri componenti fondamentali come albero motore, bielle, pistoni, distribuzione e anche ai sistemi di lubrificazione e raffreddamento, anche per il giunto di ripartizione della trazione integrale e il differenziale posteriore. La potenza massima viene erogata a 6.000 giri/min e il regime massimo è di 6.800 giri/min mentre la coppia è salita da 770 Nm a 850 Nm tra 2.300 e 4.500 giri/min. Le prestazioni sono quelle che abbiamo detto prima, ma vale la pena ricordare che la Turbo raggiunge 286 km/h, accelera da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi mentre da 0 a 200 km/h in 14,6 s. mentre alla Turbo GT gliene bastano 12,2. E tutto questo con l’omologazione Euro 6d, anzi ci dicono che la versione per gli USA non ha eppure bisogno del filtro antiparticolato.

Grande lavoro è stato compiuto anche sull’assetto. Le molle pneumatiche a tre camere sono state irrigidite del 15% e gli ammortizzatori a controllo elettronico sono più frenati. Ma non solo. La vettura è ribassata di 17 mm, le carreggiate anteriori sono state allargate di 25 mm e il camber reso più negativo di 0,45 gradi grazie ad un nuovo montante verticale. Si è intervenuti anche sulla taratura del controllo di stabilità e di trazione, delle barre antirollio attive e per i giunti idraulici del motore che diventano più rigidi. Anche il sistema sterzante (che coinvolge anche le ruote posteriori) e il cambio automatico a convertitore di coppia con 8 rapporti sono stato rivisti nella logica per essere più veloci e pronti.

Il peso è di 2.220 kg, 20 kg in più della Coupé Turbo anche grazie al tetto in carbonio, materiale che è utilizzato in modo massiccio anche per l’abitacolo. All’interno la configurazione dei sedili è 2+2 di serie con quelli anteriori sportivi e la scritta Turbo GT sul poggiatesta. La parte della seduta è in Alcantara, così come la corona del volante che ha un segmento giallo sulle ore 12, come sulle auto sportive, e il manettino con le 4 posizioni e il pulsante dello sport response color arancio. Ci sono poi dettagli in grigio artico e i tinta neodimio, a richiamare il colore dei cerchi. Novità ci sono anche per il sistema infotelematico che – finalmente – si integra anche con dispositivi Android oltre che Apple, inoltre è migliorato sia nelle prestazioni sia nella grafica.

Per provare la Cayenne più potente e veloce mai esistita, Porsche ci ha portato a Visby, sull’isola di Gotland che si trova nel Mar Baltico e dà il nome al Gotland Ring, un circuito che si sviluppa per ben 7.300 metri all’interno di una cava calcarea, tra mucchi di roccia bianca, laghetti verdi e una ricca vegetazione. Un contesto spettacolare nel quale una striscia di nuovissimo asfalto disegna curve di raggio variabile e lunghi rettilinei inframezzati da chicane e saliscendi mozzafiato, tra cui uno che permette, se affrontato a tutto gas, di compiere un salto fonte di forti emozioni. Se è vero che in ogni Porsche c’è un’auto da corsa, dobbiamo ammettere che questo può essere vero anche per un suv. La Cayenne Turbo GT lo dimostra per come accelera, attacca i cordoli e frena permettendo un ritmo forsennato, senza il minimo segno di stanchezza e accompagnati da un sound prepotente.

Difficile dire che cosa impressiona di più, ma tra motore, assetto o i freni, è probabilmente lo sterzo che si fa preferire per connubio tra precisione, prontezza e capacità di stabilire un dialogo sincero tra l’asfalto e le mani del pilota senza mai restituire reazioni eccessive. Il bello della Cayenne Turbo GT è che è veloce e tagliente, ma ti avverte del limite e, una volta superato, allarga quel tanto che rende ogni correzione facile ed istintiva. L’altro lato di questa Porsche l’abbiamo poi saggiato percorrendo un centinaio di chilometri ad andature da passeggiata e su un asfalto liscio come un biliardo. Sembra davvero incredibile che sia la stessa vettura che abbiamo appena strizzato su pista senza pietà ascoltando l’urlo del suo V8 che ora maschera la sua rabbia in un ronfo pacioso. E troppo piaciosa ci è sembrata la taratura del cambio nella posizione di guida Normal. Solo sensazione? Sarà, ma ci si ritrova ad agire sulle palette anche quando non si ha fretta.

Un’auto per amatori dotati di discrete facoltà finanziarie. La Porsche Cayenne Turbo GT costa 203.340 euro. Una cifra non certo per tutti ma che, per chi se la può permettere, fa entrare in possesso di un’auto davvero straordinaria che sarà difficile utilizzare in pista, ma regalerà viaggi comodi e sicuri accanto ad attimi di autentica esaltazione.

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Martedì 27 Luglio 2021 - Ultimo aggiornamento: 28-07-2021 20:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA