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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Charles Leclerc con la Ferrari sulla pista di casa alla chicane del Porto

Leclerc con la Ferrari velocissimo a Montecarlo: l'obiettivo è sbancare la corsa di casa

di Giorgio Ursicino

Due “piloti Ferrari” svettano a Montecarlo. Il più rapido di tutti, in tuta rossa, è il padrone di casa Leclerc che da diversi anni cerca di essere profeta in patria senza mai riuscirci. Il Principino ha mostrato la sua grande determinazione già al mattino quando aveva risparmiato le soft. Poi è stato il più rapido di tutti nel pomeriggio, girando con costanza e cattiveria sui tempi della pole position dello scorso anno. Charles ha guidato forte, dando però l’impressione di non rischiare e di tenere tutto sotto controllo. Secondo di giornata, con notevole sorpresa, il professor Hamilton che, quando fiuta l’occasione, si veste immediatamente a festa.

Il futuro ferrarista ha chiuso davanti a tutti le prime prove, per poi accodarsi a Leclerc nei test finali con tempi di assoluto rilievo: «Sapete Monaco com’è - ha commentato l’Imperatore - qui i valori possono cambiare. Comunque sono soddisfatto della macchina, le novità che abbiamo introdotto vanno nella direzione giusta». Abbastanza staccato, però, il suo compagno Russell, uno che non si fa pregare per spingere, ma che nelle libere 2 ha segnato solo il decimo tempo. La cosa che più ha sorpreso dell’esperto campione è stata la facilità con cui ha trovato il ritmo, un’avventatezza da rookie e non da senatore. Non è un caso neanche il crono veramente significativo su un tracciato dove il giro secco è tutto e passa decisamente in secondo piano il passo gara.

Quante volte abbiamo visto sui saliscendi del taboga vincere un pilota con la monoposto azzoppata se era il capobranco del gruppone. Lewis, su un tracciato corto, che nonostante la media bassa si percorre in poco più di un minuto, ha rifilato tre decimi ad Alonso con l’Aston Martin, quasi quattro al cannibale Verstappen e mezzo secondo a Norris con la McLaren protagonista delle ultime gare. Sesto Sainz con l’altra SF-24, ma staccato di sette decimi dal capofila, un ritardo notevole. Durante la notte in sede tutti i team hanno lavorato al simulatore perché oggi, dopo le prove libere 3, gli assetti verranno congelati e chi si troverà dietro si dovrà rassegnare ad un weekend amaro. Su questa pista, infatti, sono escluse rimonte e quasi tutto si deciderà oggi pomeriggio alle 16 (diretta su Sky) quando le avvincenti qualifiche stabiliranno la griglia di partenza.

Certo, i punti li dà la gara, ma senza una posizione soddisfacente sullo schieramento è inutile sperare. Carlos non ha spinto ed oggi il distacco sarà più contenuto, però non sembra così ottimista come il compagno che ha dichiarato senza mezzi termini che vuole la pole e la vittoria deve è nato. Il ragazzo di Madrid è preso anche dalla ricerca del sedile per il prossimo anno anche perché le porte migliori sembrano chiudersi. Mercedes e Red Bull, infatti, dopo le aperture iniziali non appaiono disposte ad ingaggiare un driver “scartato” da Maranello. Gli austriaci guardano nel giardino di casa dove si aggira uno Tsunoda molto graffiante ultimamente.

I tedeschi, invece, mentre procedono sommerse le manovre per agganciare il cannibale, l’unico fuoriclasse certificato della nuova era, si coprono le spalle con il giovane Antonelli. Ed hanno pur sempre in panchina il figlio di Schumi, forse il più sottovalutato fra i driver che hanno fatto un percorso impeccabile nelle formule minori. Per lo spagnolo le alternative dovrebbero essere fra l’Audi e la Williams, non certo da fare i salti di gioia scendendo da una Ferrari. Charles è condannato a tentare il tutto per tutto tanto è povero di risultati il suo percorso su un circuito che dovrebbe essere amico e che si sposa perfettamente con il suo talento cristallino. Il Principino corre in F1 a Monaco dal 2018, dal 2019 col Cavallino. In tutto questo tempo ha raccolto appena un quarto e un sesto posto, rimediando pure due ritiri.

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Sabato 25 Maggio 2024 - Ultimo aggiornamento: 17:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA