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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Adrian Newey, il progettista più vincente nella storia della Formula 1

Miami, tutti a caccia di Newey: l'Aston Martin ancora decisa a fare lo sgambetto alla Ferrari

di Giorgio Ursicino

Il Cavallino si è “trasferito” in Florida dove sta festeggiando i settant’anni di presenza commerciale in America. Fra mille iniziative organizzate è stata presentata la nuova Granturismo stradale di Maranello che, in un’era molto elettrificata, sfoggia un propulsore termico capolavoro con la stessa architettura della prima Rossa mai realizzata. Per evitare incomprensioni, il nome è tutto un programma. L’opera d’arte orgoglio del made in Italy si chiama 12cilindri per ricordare cosa romba nel cofano. Nel paddock, intanto, l’attenzione è tutta dedicata all’affaire Andrian Newey, il progettista più vincente di tutti i tempi che sta diventando anche il più pagato nei tre quarti di secolo di storia della Formula 1.

Il genio inglese non è ancora ufficiale quello che farà e l’unica cosa che interessa ai tifosi ferraristi è che la destinazione più probabile sia proprio il Belpaese. Frédéric Vasseur e lo stato maggiore tutto dell’azienda simbolo della Motor Valley, nel grande piano di rilancio che stanno mettendo insieme, troverebbero in Adrian quella ciliegina sulla torta già succulenta per l’ingaggio dell’Imperatore Hamilton. A parte le competenze specifiche dei due, decisamente ai vertici nelle rispettive specialità, i sudditi di Sua Maestà, portano quell’alone di invincibilità e di esperienza indispensabile per aprire un ciclo tecnico dominante come quello di inizio millennio firmato Schumacher, Todt e Montezemolo. La cosa sicura finora è che il mago uscirà dell’orbita Red Bull dove ha avuto un ruolo strategico fin dall’inizio, vent’anni fa.

Il furbo Chis Horner fa passare la rivoluzione per una naturale evoluzione: «Lo sapevamo da tempo che sarebbe accaduto, era una cosa programmata. Andrà alla Ferrari? Non so, deciderà lui. Credo però sia un po’ stanco e si prenderà un periodo di riposo. Non è più un bambino...». Lodarlo, chiaramente, sgonfiando contemporaneamente la bomba. In altre parole: la forza è la squadra e ci sentiamo blindati. Sulla stessa lunghezza d’onda Max Verstappen: «Peccato, un tecnico straordinario. Ma nell’immediato non credo che accadrà nulla». Fred non parla perché lui sa. Si è anche fermato a Londra nella sua trasvolata dell’Atlantico proprio per curare da vicino da questione. Entusiasti i piloti 2025 in rosso.

Dopo la felicità esternata da Lewis se l’operazione si dovesse concretizzare, ieri si è chiaramente allineato anche Charles aprendo le porte al genio che già vinceva quando lui non era ancora nato. È possibile che la carta Newey Vasseur l’abbia calata già a suo tempo quando doveva convincere Hamilton. Ma non si può considerare ancora fuorigioco l’Aston Martin con l’offerta che papà Stroll ha messo sul tavolo di 100 milioni in quattro anni. Il canadese ha il vantaggio di offrire un posto di lavoro a due passi da casa, un aspetto non di poco conto per un uomo di oltre 65 anni d’età che ha passato la vita girando il mondo. Certo, dal punto di vista della favola, le due offerte non sono neanche paragonabili.

È vero, l’Aston nel 2026 avrà le power unit Honda che Newey apprezza molto, ma vuoi mettere riportare la Ferrari a vincere dopo quasi vent’anni con il baronetto che conquista l’ottavo mondiale superando Schumi. Non si può escludere, infine, lo spettro Toto Wolff. Anche l’austriaco deve riportare la Stella a brillare e lui ha apertamente dichiarato che la strada maestra si chiama Verstappen. E Newey potrebbe essere un buon argomento per convincerlo. Intanto Charles ieri ha mandato in fumo anche la sua unica ora di prove libere per essersi girato appena accesa la SF-24.

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Sabato 4 Maggio 2024 - Ultimo aggiornamento: 21:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA