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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Il retrotreno della Haas di Michael Schumacher dopo il terribile incidente di Jeddah

Schumacher, terribile incidente a Jeddah: il pilota esce salvo. La pole a Perez davanti alle Ferrari

di Giorgio Ursicino

Queste macchine mischiano un po’ le carte. Anzi parecchio. La pole l’acchiappa il ragazzo che non t’aspetti. Sergio Perez alla partecipazione numero 216, conquista la sua prima partenza al palo strappandola alla Ferrari che stava monopolizzando la prima fila. Solo quarto un incredulo Verstappen. Ma la paura torna in F1. E non c’entrano i ribelli Houthi dello Yemen e i loro missili che cercano di incendiare il petrolio saudita. Ieri non c’è stato tempo per pensare agli attentati perché tutto il circo si è raggelato per le condizioni di Mick Schumacher, l’unico figliolo maschio del grande Michael. Durante la Q2, quando il rampollo d’arte aveva già un buon nono tempo per entrare in Q3, nel secondo tentativo la sua Haas picchiava a 250 km/h contro le barriere vicinissime alla pista e continuava a correre impazzita divisa quasi in due.

Quando accade un crash del genere le direttive della Fia sono rigidissime: via immediatamente le telecamere se il pilota non da subito segnali di stare bene. E Miky, con la decelerazione impressionante, proprio bene non stava. È rimasto per qualche minuto nell’abitacolo senza la forza di uscire poi, mentre i dottori della “medical car” si affannavano intorno, sempre senza nessuna immagine, il pilota veniva estratto a caricato nell’ambulanza che partiva per il centro medico. Le prime notizie, rassicuranti, arrivano dal team Haas che pure aveva perso il contatto radio: il ragazzo è cosciente, ha parlato al telefono con mamma Corinna e verrà portato in ospedale in elicottero per approfondire i controlli vista la violenza dell’impatto. Le telecamere, però, continuavano a rimanere spente. Le immagini al replay dello schianto arrivano quando Schumi junior appariva sdraiato in barella, ma con il volto sorridente.

Sono iniziate, non le polemiche, ma i “confronti” se queste monoposto sono adatte per correre su un circuito cittadino a 250 orari di media. L’effetto suolo con i “canali Venturi” erano stati vietati dalla F1 esattamente 40 anni fa proprio per motivi di sicurezza. Il principio di funzionamento di questi bolidi si basa sul fondo della vettura che non è più “piatto”, ma molto lavorato. Grazie ai flussi un tempo vietati e ad un’altezza dal suolo inesistente, la vettura viene risucchiata verso l’asfalto. Il problema e che quando l’auto sobbalza perché prende un cordolo finisce l’effetto ventosa ed è impossibile mantenere il controllo. Come andrà si vedrà. L’aspetto confortante è che l’eventuale sicurezza “attiva” è protetta da quella “passiva” che ha raggiunto livelli stratosferici: la Haas si è disintegrata lasciando la sua copia sul muretto, ma l’abitacolo è rimasto intatto.

Tornando alla qualifiche la Ferrari si conferma in grande forma ed oggi scatterà per ripetere la doppietta centrata in Bahrain. La F1-75 è proprio nata bene, la monoposto più sincera ed equilibrata, prevedibile e non difficile da guidare. Charles e Carlos si confermano in forma, sempre consistenti e molto vicini fra loro. Oggi la battaglia sarà limitata ai primi quattro piloti, non si vede chi posso infilarsi per impensierirli. La Mercedes è sempre alla ricerca della supremazia perduta e, più che avvicinarsi, sembra allontanarsi. Succede così a chi non è abituato ad annaspare, non sa sgomitare. Hamilton, udite udite, si è fermato in Q1. Incredibile. Il Re Nero si è arreso, non ha proprio capito perché non riusciva ad andare. Meglio il rampante George Russell finito sesto a sandwich fra le due Alpine con Ocon davanti a Alonso. Ottavo Bottas, decimo Magnussen con altri due motori di Maranello.

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Domenica 27 Marzo 2022 - Ultimo aggiornamento: 29-03-2022 10:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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