Come in Spagna, anche in Austria la nuova gerarchia della Formula 1 appare consolidata. Su due piste che certo non sono opposte, ma hanno caratteristiche abbastanza diverse. Nelle qualifiche della Sprint Race, che si disputerà questa mattina (diretta su Sky a mezzogiorno) prima di lasciare strada al Gran Premio vero, le cinque scuderie al vertice in Catalogna sono le stesse entrate nella Q3 al Red Bull Ring. Oltre ai quattro pezzi forti (Red Bull, McLaren, Ferrari e Mercedes) si è aggiunta, per la seconda volta di fila, la sorprendente Alpine che ha recentemente ingaggiato il guru (sette titoli mondiali vinti in poco più di un decennio con Schumi e Alonso) Flavio Briatore.
Nella battaglia finale, con in canna un colpo solo, indovinate un po’ che l’ha spuntata? Il solito cannibale olandese che sembra prendere in giro il suo amichetto del cuore, Norris con la McLaren. In Spagna fra i due nel giro secco c’erano stati appena 2 centesimi non sufficienti però a consentire a Lando di dominare la gara. Sulle Alpi austriache il vantaggio per Max è stato di meno di un decimo. Intrigante la conferenza dove i due hanno raccontato la partenza di Montmelò. Il più giovane, ridendo, ha guardato il campione cercando il suo consenso: «Max, ti ha lasciato spazio no?», Il cannibale lo ha guardato con affetto, è scoppiato in una risata ed ha risposto: «Come no, certo, stai tranquillo...».
Chiaramente dalle immagini si era visto che non c’era spazio neanche per una bicicletta e l’olandese, ad oltre i 300 orari e ancora in accelerazione, aveva dovuto mettere oltre mezza macchina sull’erba. I due hanno messo dietro tutti ed anche oggi partiranno affiancati a posizioni invertite. A tre decimi, invece, l’altra McLaren di Pistri e la Mercedes di Russell, poi la Ferrari di Sainz e l’altra Stella di Hamilton. Leclerc non ha tempo in Q3 e quindi scatterà decimo perché uscendo dai box ha involontariamente inserito l’antistallo e, perdendo tempo, è passato con il semaforo rosso. Intanto si sono fraternamente riappacificati Charles e Carlos dopo le bordate al veleno di sei giorni fa. Non poteva essere altrimenti. In pista aveva esagerato Sainz facendo perdere le staffe a Leclerc che a fine corsa ci è cascato guadagnandosi una replica non proprio amichevole.
Vasseur ha il compito di far convivere i due ed il predestinato non gli da certo una mano a caldo. L’esatto contrario di quello che promette a freddo: «Abbiamo scelto te, quindi dobbiamo aiutare Carlos...», ha ripetuto ormai all’infinito l’ingegnere francese. E il principino è sembrato un orsacchiotto beccato con le zampe nella marmellata: «Certo che ci siamo chiariti. Io e Carlos siamo amici, sono quattro anni che corriamo insieme. Lo abbiamo fatto da soli, come sempre, fra noi non esistono problemi...». Certo, vedendo con che nonchalance il campione del mondo ha gestito la situazione ben più imbarazzante con Norris s’intuisce che, a livello di nervi e non di guida, Charles deve fare ancora dei passi avanti.