A dicembre 2023, secondo i dati Istat, la produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme registra un calo dell’8,8% rispetto a dicembre 2022, mentre nell’intero 2023 aumenta del 6,1%. Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, l’indice della fabbricazione di autoveicoli registra una variazione tendenziale negativa dell’11,3% a dicembre 2023 e cresce del 16,7% nel 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022; quello della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (codice Ateco 29.2) aumenta del 34,5% nel mese e del 9,5% nel cumulato, e quello della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori3 risulta in calo del 10,1% a dicembre e del 3,6% nell’anno 2023. Secondo i dati preliminari di Anfia, la produzione domestica delle sole autovetture nell’intero 2023 ammonta a 541mila unita, crescendo del 14,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. Se nel mese di giugno si era registrato un incremento del 92,1% (il più alto del 2023) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, a dicembre, invece, la produzione cala del 32,2% (il maggior decremento dell’anno).
Il totale degli autoveicoli prodotti nel 2023 e di 880mila unita, il 10,5% in piu rispetto al 2022. A gennaio-ottobre 2023 (ultimo dato disponibile), l’export di autoveicoli (autovetture e veicoli industriali nuovi) dall’Italia vale 19,5 miliardi di euro, mentre l’import vale 29,8 miliardi di euro. Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo Paese di destinazione dell’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 19,9%, seguiti da Germania (18,5%) e Francia (12%). Nello stesso periodo, l’export della componentistica automotive vale 21,4 miliardi, con un saldo positivo di 4,7 miliardi. Il fatturato del settore automotive nel suo complesso presenta una variazione positiva del 18,6% a novembre (ultimo dato disponibile), grazie ad una componente interna in aumento del 17,1% e ad una componente estera a +20,6%. Nel periodo gennaio-novembre 2023, il fatturato aumenta del 20,9% (+24,5% il fatturato interno e +16,2% quello estero). Infine, il fatturato delle parti e accessori per autoveicoli e loro motori presenta una variazione tendenziale positiva del 3,2% a novembre (+4,2% la componente interna e +2,2% la componente estera).
Nei primi undici mesi del 2023 l’indice del fatturato di questo comparto registra un incremento del 9,3%, con una crescita del 10,9% della componente interna e del 7,7% della componente estera. Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale italiana complessiva ancora in flessione rispetto ai livelli dello scorso anno: a dicembre 2023, infatti, l’indice della produzione industriale nel suo complesso chiude a -2,1% rispetto a dicembre 2022 e risulta in flessione del 2,5% nell’intero 2023 rispetto al 2022. Il fatturato dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) registra una crescita dello 0,9% a novembre 2023, ultimo dato disponibile (+0,9% sul mercato interno e +1% sui mercati esteri) e chiude a -0,6% il periodo gennaio-novembre 2023 (-1,1% il mercato interno e +0,5% i mercati esteri). «Si registra un’altra flessione, a dicembre, per l’indice della produzione automotive italiana (-8,8%) - afferma Gianmarco Giorda, Direttore Generale di Anfia. »L’indice della fabbricazione di autoveicoli inverte la tendenza e cala a doppia cifra nel mese (-11,1%), complice il forte decremento del 32,2% registrato, secondo i dati preliminari di Anfia, dalla produzione di autovetture, che, tuttavia, chiude il 2023 con una variazione positiva del 14,5% rispetto al 2022 per un totale di circa 541.000 unita prodotte.
L’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori, invece, prosegue il trend discendente anche a dicembre (-10,1%) chiudendo cosi l’anno a -3,6%. È importante una tempestiva attuazione del nuovo Piano di incentivi presentato durante l’incontro plenario del Tavolo Sviluppo Automotive dello scorso 1deg febbraio per trainare la domanda e spingere la diffusione delle auto ricaricabili (BEV e PHEV), in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione del settore, ma anche per dare maggiore slancio alla produzione nazionale«.