GINEVRA - Il piano industriale varato da Msc Crociere due anni fa comincia a dare i suoi frutti. E che frutti. Fatturati record nel 2018 e avanti tutta con il programma che prevede il raddoppio della flotta entro il 2027. E i risultati sono tali che Msc Crociere, la prima compagnia al mondo a capitale privato e quindi senza obbligo di bilanci pubblici, non poteva non condividerli. Sul sito ufficiale sono apparse le cifre ufficiali di un successo che premia le scelte strategiche fatte dell’armatore Gianluigi Aponte.
Ecco i numeri. Il 2018 è stato un anno record con un volume d'affari di 2,751 miliardi di euro (+21%), utile netto pari a 348 milioni (+12%), ebitda a 741 milioni (+32%), e utile operativo a 484 milioni (+32%). Tutti più a due cifre che proiettano il futuro della società verso il raddoppio della flotta. Un risultato straordinario se si pensa che a fine 2018 la flotta contava 15 navi. E che al termine del piano industriale, nel 2027, le navi, tutte nuove, diventeranno 29.
Questi risultati, naturalmente, sono frutto dei passeggeri trasportati. E anche qui aumenti a due cifre: nel 2018 sono stati oltre 2,4 milioni (+20%). E non è finita perché tutti gli indicatori dicono che il mercato delle crociere continuerà a crescere. E allora cresce anche la flotta. I contratti già firmati sono sette dopo il varo di Msc Seaview (Fincantieri in Italia) e Msc Bellissima (Stx in Francia) i nuovi contratti sono con Chantier de l'Atlantique (a Saint Nazaire) per due unità di classe World e quinta nave classe Meraviglia. In Italia, invece, con Fincantieri (a Monfalcone) per quattro navi di classe ultra-luxury.
Solo a marzo scorso è stata varata la sedicesima nave della flotta, Msc Bellissima. A ottobre, invece, è atteso l'arrivo di Msc Grandiosa. Le due navi porteranno a ulteriori 9.276 posti letti aggiuntivi. Complessivamente, comunque, il piano industriale prevede la costruzione di altre 12 navi, per una flotta nel 2027 di 29 unità. La compagnia di Gianluigi Aponte ha anche sancito l'ingresso nell'azionariato di TTP con l'acquisizione di una quota pari al 36,68% di TAMI (Trieste Adriatic Maritime Initiative Srl), per le quali Msc ha investito 3,4 milioni di euro.
E poi le infrastrutture. È in fase avanzata il completamento di Ocean Cay Msx Marine Reserve, l'isola delle Bahamas ex sito industriale che la compagnia ha recuperato, grazie ad un affidamento di 99 anni, per trasformarla in un parco turistico a destinazione esclusiva dei croceristi.