Cybertruck si trasforma in una volante della polizia. L'evoluzione del pick-up Tesla per le forze dell'ordine
Musk: «Trump mi ha chiamato all'improvviso, gli piace il Cybertruck. Molti suoi amici hanno Tesla e lui è un fan del pick-up»
Tesla, battaglia su maxi paga di Musk: voci di addio. Fondo sovrano norvegese voterà contro retribuzione da 56 mld dlr
PALO ALTO - Tesla ha chiuso il 2019 con un +50% rispetto al 2018 le consegne di auto ai clienti, raggiungendo le 367.500 unità, grazie anche al risultato del quarto trimestre dell’anno, in cui ha consegnato 112.000 unità. I risultati della casa automobilistica fondata da Elon Musk hanno così superato le attese. «Continuiamo a concentrarsi sull’espansione della produzione negli Stati Uniti oltre che nel nostro nuovo stabilimento a Shanghai (in Cina)», si legge in una nota della società, nella quale si specifica che la nuova fabbrica cinese ha già prodotto mille veicoli e ha iniziato le consegne.
Inoltre, la società ritiene di aver dimostrato la capacità del nuovo impianto «di poter produrre fino a 3mila unità alla settimana». La presenza in Cina è cruciale per lo sviluppo di Tesla, considerando che il Paese asiatico è il primo mercato al mondo di vetture elettriche. Inoltre, produrre sul posto, consente a Tesla di evitare i dazi. Alla società è stato anche permesso di non aver un socio locale - cosa che tradizionalmente Pechino impone alle imprese straniere - così Tesla controlla al 100% lo stabilimento aperto a Shanghai.
La Cina ha promesso di esonerare il Model 3 di Tesla da una tassa sul settore auto e ha accordato un incentivo fino a 25mila yuan per l’acquisto di veicoli Tesla prodotti sul posto. Da ricordare che le ambizioni di Musk comprendono anche l’Europa. L’imprenditore ha infatti annunciato la nascita di uno stabilimento produttivo a Berlino per la produzione del Model Y che dovrebbe vedere la luce nel 2020. L’impianto tedesco dovrebbe entrare in funzione nel 2021.