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ROMA – Quindici milioni nel mondo, trecentomila in Italia: sono i clienti di Toyota e Lexus che in oltre vent'anni hanno optato per la tecnologia ibrida del gruppo nipponico. La tecnologia ha debuttato sulla Prius, ormai sinonimo dell'ibrido. In Italia il primo modello di questo tipo è arrivato nel 2000, tre anni dopo l'esordio. La gamma Full Hybrid Electric, che conta quattro generazioni, è articolata su 40 modelli.
«Abbiamo il know-how ingegneristico, la competenza industriale e, soprattutto, un patrimonio unico rappresentato dalla voce di “milioni di clienti” che ci aiutano, con i loro suggerimenti, a realizzare soluzioni tecnologiche sempre più avanzate», ha commentato Mauro Caruccio, amministratore delegato di Toyota Motor Italia. In una nota ufficiale, il top manager ha voluto ringraziare chi ha scelto Toyota e Lexus (che assieme a Daihatsu sono risultati tre dei quattro marchi più affidabili secondo migliaia di automobilisti europei di vari paesi interpellati da Altroconsumo e associazioni collegate): «Senza la loro fiducia non si sarebbe potuta realizzare questa rivoluzione verso la progressiva elettrificazione dei sistemi di trazione, a vantaggio di ognuno di noi e delle generazioni future».
Con il full hybrid electric, a seconda dei modelli il colosso nipponico (secondo costruttore al mondo sulla base dei dati del 2019, una posizione in più rispetto al 2018) riesce a restare tra l'87 ed il 96% sotto i livelli di emissioni di Nox delle omologazioni Euro6 del ciclo Wltp dei motori a benzina e tra il 90 ed il 97% rispetto a quelli diesel. Rispetto alle motorizzazioni convenzionali, quelle ibride del gruppo Toyota sono in grado di ridurre fino al 30% i consumi e le emissioni di CO2. L'Enea e il Center for Automotive Research and Evolution dell'università Marconi di Roma hanno “certificato” come la Yaris Hybrid riesca «a percorrere un tragitto di 37 km in ambito urbano ed extraurbano a Roma, marciando a zero emissioni per il 67% del tempo e il 40% dello spazio».
«Il Full Hybrid Electric di Toyota e Lexus – ha concluso Caruccio - è oggi la soluzione più accessibile, con prezzi allineati a quelli delle auto convenzionali. Inoltre, poiché non ha bisogno di essere ricaricata da una presa di corrente elettrica esterna, è più facilmente utilizzabile da tutti». Ogni anno, i clienti del gruppo che guidano un'auto ibrida percorrono più di 3 miliardi di chilometri. La scelta pionieristica sta premiando il colosso nipponico anche nel Belpaese, dove ha chiuso il 2019 in crescita con quasi 96.000 immatricolazioni ed una quota di mercato passata dal 4,81 al 5%. I veicoli Full Hybrid Electric valgono più di due terzi dei volumi. E continueranno a incidere visto che il costruttore e la rete offrono un contributo fino a 6.500 euro per l'acquisto di una Toyota ibrida e fino a 8.500 per quello di una Lexus ibrida a fronte della rottamazione o permuta dell'usato.
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