Colta da malore nel bus con il quale stava partendo per l'Austria, una donna in vacanza a Caorle, in provincia di Venezia, muore tra le braccia del figlio. La tragedia si è consumata ieri pomeriggio verso le 15 nella cittadina marinara. È qui che la donna, S.K. 51 anni di Linz, era arrivata per passare una breve vacanza in compagnia del figlio minorenne e di una comitiva di amici provenienti dall'Austria. Il gruppo si stava preparando per rincasare dopo il periodo passato a Caorle. Una settimana di relax e divertimento, organizzata da una agenzia austriaca, che era arrivata al termine. La comitiva aveva passato questi giorni in riva al mare di Caorle, tra sole e qualche gita nell'entroterra veneziano.
STOP IMPROVVISO
Ieri il gruppo si era alzato di buon'ora per preparare i bagagli e quindi mettersi in viaggio. Terminate le incombenze, la comitiva aveva pranzato e stava praticamente iniziando il viaggio di ritorno. All'improvviso infatti il pullman si è fermato in lungomare Trieste con l'autista che è stato richiamato dal trambusto che proveniva dal fondo del bus. La donna infatti era inerme, seduta sul sedile del pullman. Inutile il tentativo del figlio, minorenne, di chiamare la mamma. Il ragazzino pensava infatti che la donna si fosse assopita.
Quando alcuni amici hanno sentito le urla del figlio che continuava a chiamare la mamma, si sono avvicinati scoprendo che la donna non era cosciente.
I SOCCORSI
Nel frattempo sono arrivati sul posto un medico italiano fuori servizio che si è alternato ai due agenti della Locale per prestare i primi soccorsi. I tre hanno continuato a praticare la manovra di rianimazione, alternandosi tra loro. Sul posto nel frattempo è arrivato l'equipaggio del locale Punto dì primo intervento che ha attivato anche il defibrillatore. I soccorritori hanno provato a lungo per far ripartire il cuore della 51enne. Purtroppo dopo diversi tentativi si sono dovuti arrendere davanti alla tragica verità. La donna infatti è deceduta per un infarto che non le ha lasciato scampo. Il corpo è stato ricoperto dal lenzuolo sul lungomare Trieste, interdetto al traffico. Informato il magistrato della procura di Pordenone, la salma è stata poi trasferita nell'obitorio del cimitero di Caorle a disposizione dei familiari. Sono stati gli stessi agenti della Polizia locale a contattare la famiglia della sfortunata donna che la attendevano a casa. Il figlio è stato quindi affidato ad alcuni amici della stessa comitiva che lo hanno accompagnato a destinazione.