Il Gozzo Mimì Libeccio 7.0

Anche i classici gozzi protagonisti a Bologna. Esposito Mare e Mimì dominatori della scena

di Sergio Troise
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BOLOGNA - Quando si parla di “piccola nautica” il pensiero corre veloce ai gommoni. Ma il panorama della produzione nautica concentrata su misure attorno ai 10 metri (in prima fila al Salone di Bologna) contempla anche barche tradizionali, come i classici gozzi costruiti su una base di vetroresina ma senza rinunciare a massicce dosi del più classico, antico, affidabile dei materiali, ovvero il legno: un tempo era l’unica scelta possibile per i maestri d’ascia, oggi rappresenta una risorsa fondamentale per conferire classe, eleganza, personalità e “calore” alle imbarcazioni di nuova generazione.

Nella scia della rotta intrapresa a suo tempo da Aprea, il primo avventuratosi sulle carene plananti, tutti o quasi i gozzi di ultima generazione sono progettati dunque per mixare al meglio i valori del classico e del moderno. Con risultati in alcuni casi sorprendenti, che hanno inciso sull’allargamento sempre più evidente – soprattutto in alcuni territori – di quest’area del mercato nautico.

E’ in questo scenario che si collocano, con il ruolo di protagonisti del primo Salone di Bologna, due marchi del Made in Campania specializzati in gozzi: Mimì ed Esposito Mare. Il primo espone alcuni tra i prodotti più iconici e rappresentativi del marchio e, soprattutto, tre novità reduci dall’anteprima al Salone di Genova: l’8.5 Classic, il Libeccio 9.5 Walkaround e il Libeccio 11 Walkaround. La novità di Esposito è invece il Positano 28 Open, una sorta di “fratello minore” del Positano 38, con il quale condivide la soluzione della poppa aperta e molto ampia, direttamente collegata alla plancetta, in modo da formare una sorta di terrazza affacciata sul mare.

Lungo 8,60 metri ft, il nuovo gozzo di Esposito è motorizzato con un Volvo Penta da 300 hp e può raggiungere una velocità massima, in planata, di 28 nodi. 22 nodi è invece la velocità di crociera indicata dal cantiere. Otto le persone trasportabili e tre i posti letto sottocoperta, dove c’è spazio anche per un wc a scomparsa. All’esterno è possibile montare un cucinotto, su richiesta. Il prezzo del Positano 28 Open è, optional esclusi, di 115.500 euro più IVA.

Accanto alla new entry appena descritta, il cantiere di Castellammare di Stabia presenta a Bologna anche i già noti Positano 38 (11,50 mt ft) e i piccoli Positano 25 e 23. Il primo – vale la pena ricordarlo – è un gozzo di grande fascino, che un anno fa spopolò al Salone di Genova, forse anche per la curiosità suscitata dal fatto che è la barca scelta da Belen Rodriguez e Stefano Di Martino prima che la loro storia d’amore finisse; gli altri due gozzi hanno misure inferiori e si rivolgono a un pubblico con ambizioni ed esigenze diverse, ma conservano gli stilemi e la qualità di una produzione artigianale di primissimo livello.

Più in dettaglio, il Positano 25 misura 8,20 metri ft, può imbarcare fino a 8 persone e, con un motore Volvo Penta da 110 hp, naviga in semiplanata a 17 nodi di velocità massima, 14 di crociera. Il prezzo è di 59.500 euro più IVA. Decisamente più economico il Positano 23, entry level della gamma lungo 7 metri ft, proposto a 38.000 euro più IVA. Con un motore Volvo Penta da 30 hp non supera i 13 nodi, mentre la velocità di crociera si attesta a 10 nodi. L’ideale per brevi navigazioni sotto costa.

E veniamo alle novità di Mimì. Reduce dall’anteprima in pompa magna a Genova, il cantiere fondato 45 anni fa da Domenico Senese presenta anche a Bologna i nuovi 8.5 Classic, Libeccio 9.5 Walkaround e Libeccio 11 Walkaround, tutti realizzati con la collaborazione di Valerio Rivellini. Il primo, un gozzo non troppo grande (8,5 metri), semplice, senza cabina, si distingue per alcune scelte dettate dalla volontà di salvaguardare la tradizione: su tutte la rinuncia ad un timone a ruota in favore di una classica barra. Una scelta coraggiosa, che conferisce alla barca una personalità unica, estranea alle mode. Il design, del resto, è all’antica, di grande fascino, chiaro richiamo agli anni ’60. Ma attenzione: il tutto è abbinato a una tecnologia moderna e a soluzioni d’avanguardia. Dettagli come verricello elettrico, luci di cortesia e pannelli in plexiglass rendono giustizia alla sostanziale modernità del progetto firmato da Rivellini, uno degli innovatori più coraggiosi del panorama nautico italiano. Alle sue scelte si deve, tra l’altro, la possibilità di ricavare una cabina matrimoniale nel grande gavone di prua, così come la capacità di raggiungere velocità fino a 20 nodi, pur trovandosi a bordo di un gozzo non troppo diverso dalle classiche imbarcazioni costruite un tempo dai maestri d’ascia sorrentini.

Altro esempio di simbiosi tra classico e moderno è il Libeccio 11 Walkaround, unico gozzo al mondo ad avere un garage a poppa per tender e toys, oltre a due cabine, una cucina e un bagno. Il cantiere non esita a definirlo “un modello pensato per innovare il concetto di gozzo e rivolgersi anche agli armatori più moderni, attratti dall’eleganza ma con esigenze di vivibilità e sportività”.

La terza novità di Mimì è il Libeccio 9.5 Walkaround, un’imbarcazione più giovanile, con consolle centrale e un inedito mobile bar a poppa con seduta nascosta, che può essere usato anche come mobile da cucina. All’interno offre una dinette e un letto matrimoniale a cui può essere aggiunto un letto da una piazza e mezzo. Se non bastasse, il cantiere napoletano espone a Bologna altre sei imbarcazioni della serie Libeccio, con l’ambizione di conquistare la leadership assoluta del comparto.

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Domenica 18 Ottobre 2020 - Ultimo aggiornamento: 19-10-2020 09:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA