Il rendering dello Sherpa XL di Arcadia

Arcadia Yacht: ecco come sarà lo Sherpa XL, star annunciata del prossimo Cannes Yachting Festival

di Sergio Troise
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NAPOLI - Quando aprì i battenti, nel 2008, il cantiere Arcadia si diede una regola che sarebbe diventata la stella polare di tutta la produzione: mettere la figura dell’armatore al centro di ogni progetto, e dunque partire dall’uso che si fa della barca, non dalla forma dello scafo. Le imbarcazioni costruite nel cantiere di Torre Annunziata, nel cuore del golfo dominato dalla baia di Napoli, con la costiera sorrentina, Capri, Procida e Ischia a tracciarne il profilo, dovevano rispondere dunque a criteri innovativi, mirati a privilegiare la creazione di grandi spazi vivibili a bordo e a creare le condizioni per vivere pienamente la natura, ovvero ricorrendo a tecnologie specifiche per la riduzione dell’impatto ambientale.

Le scelte fatte 11 anni fa hanno dato frutti insperati. Il 2008, l’anno di nascita di Arcadia, fu l’annus horribilis dell’inizio della crisi economica, e pochi avrebbero scommesso sull’ascesa del cantiere napoletano. E invece Arcadia è oggi una realtà all’avanguardia nel mondo, con tre gamme di prodotto – la storica A, che si compone di 5 modelli (A85, A85s, A100, A105 e A115); la neonata gamma FOR.TH, che prevede l’arrivo del primo yacht in acciaio del cantiere (misurerà 47 metri e proporrà, come sempre, molti contenuti innovativi), e la linea Sherpa, originalissima entry level che si arricchisce ora dello Sherpa XL, versione maggiorata (24 metri) dello yacht più piccolo del cantiere: verrà presentato ufficialmente a settembre, in occasione dello Yachting Festival di Cannes, ma la costruzione è in fase avanzata e il varo imminente.

Con 24 metri di lunghezza e quasi 7 metri di larghezza massima, 220 metri quadri di spazi vivibili interni ed esterni, layout interno a 3 o 4 cabine, garage laterale capace di ospitare un tender di oltre 4 metri e massima attenzione all’eco compatibilità, il nuovo Sherpa XL si segnala sin da ora come una degna evoluzione del modello base finora prodotto. Ciò detto, il Ceo di Arcadia Ugo Pellegrino tiene a specificare che “questo nuovo modello non vuole essere semplicemente uno Sherpa su scala maggiore, ma vuole rappresentare un ulteriore passo avanti nella creazione di un nuovo concetto di yacht, che dia il via a una linea a sé. Limitarsi a ingrandire un po’ lo Sherpa sarebbe stato per noi più facile e veloce, ma siamo intenzionati a mantenere il nostro ruolo di innovatori e continuare a spingere la nostra industry”. Ciò detto, lo stesso Pellegrino spiega comunque che “lo Sherpa XL mantiene in sé tutti i valori fondamentali del brand, ovvero comfort, prestazioni, facilità di conduzione, tecnologia eco-friendly e possibilità di personalizzazione in termini di layout e di allestimenti”.

In cantiere sono in fase di ultimazione i lavori di montaggio definitivo degli impianti, tuttavia siamo in grado di anticipare contenuti e valori di questa nuova barca progettata da Arcadia in collaborazione con lo studio milanese Hot Lab, che ha già collaborato al progetto dell’A105.

Il concept dello Sherpa XL si sviluppa intorno alla disposizione dei ponti. Quelli di prua sono sfalsati, così da sviluppare un blocco scale centrale caratterizzato da dislivelli ridotti, un gioco di incastri particolare che, oltre a ottenere grandi spazi pur con un’altezza totale contenuta, ha permesso di giocare con i volumi.

Il rapporto diretto con il mare e l’ambiente circostante, da sempre uno dei tratti distintivi della filosofia Arcadia, è esaltato nel pozzetto direttamente collegato alla plancetta di poppa con una breve e scenografica sequenza di scalini, che crea un gioco di incastri tra le murate sottili e il basso volume che sorregge il prendisole: un unico ambiente di quasi 65 metri quadri libero e disponibile in ogni momento della giornata. La capacità del cantiere di realizzare, a pruavia della sala macchine, un garage laterale che può ospitare un tender di oltre 4 metri, permette infatti di avere la plancetta sempre sgombra: un vantaggio in termini di eleganza e comfort unici rispetto ai prodotti presenti oggi anche nel segmento 85-90 piedi.

Le murate che corrono lungo l’intero pozzetto sono dotate di aperture di design che consentono agli ospiti, accomodati sui divani o al tavolo (capace di ospitare da 8 a 10 commensali) di godere appieno del panorama. Il ponte superiore accoglie invece i 35 metri quadri della sunlounge, dotata di un’area bar che esalta la filosofia open air dello Sherpa XL: tutta questa zona, infatti, a differenza dei tradizionali fly deck con timoneria, è totalmente dedicata agli ospiti e alla loro privacy.

La forte interazione con l’ambiente circostante si riflette anche nel design degli interni, caratterizzato da componenti d’arredo sofisticati, inseriti in uno stile asciutto ed essenziale, dove le geometrie semplici massimizzano i volumi, sfruttando al massimo lo spazio disponibile e offrendo il maggior comfort possibile durante la vita a bordo.

Armatori differenti hanno esigenze differenti: per questo motivo lo Sherpa XL è stato pensato nella versione a quattro o tre cabine. Nella prima, la cucina è posizionata nella skylounge sul bridge deck, mentre nella versione a tre cabine si trova sul ponte inferiore. In entrambi i casi, è stata posta grande attenzione nell’assicurare un servizio di bordo efficiente ma al tempo stesso discreto, separando l’accesso alle zone di servizio dell’equipaggio (che può essere composto anche di tre membri) da quelle riservate agli ospiti: veri e propri percorsi dedicati, che garantiscono un livello di privacy tipico di yacht di dimensioni maggiori.

La suite armatoriale ha una superficie di oltre 22 metri quadri che prosegue senza soluzione di continuità nella stanza da bagno, priva di paratie di divisione, consentendo quindi all’armatore di vivere uno spazio dal respiro quasi domestico: ampio, aperto, luminoso. Anche la cabina Vip di prua segue lo stesso principio, ampliando la percezione dello spazio.

La motorizzazione dell’esemplare numero 1 dello Sherpa XL consta di due Volvo Penta IPS 1350, ma la soluzione standard prevede una coppia di Volvo Penta IPS 1050 in grado di spingere l’imbarcazione fino a una velocità massima di oltre 20 nodi. Notevole l’autonomia prevista: secondo le anticipazioni del cantiere, a 12 nodi lo Sherpa XL potrà navigare per oltre 1.000 miglia, con consumi di circa il 30% inferiori rispetto agli yacht della propria categoria e quella da 85-90 piedi. L’autonomia sale inoltre a più di 1.500 miglia mantenendo una velocità di 10 nodi.

Per ridurre al minimo l’impatto ambientale grazie alle energie rinnovabili, lo Sherpa XL è equipaggiato con pannelli solari – vero e proprio marchio di fabbrica di Arcadia – che garantiscono circa 3kW di energia pulita (sufficiente ad alimentare i servizi di bordo con la sola eccezione dei sistemi ad elevato consumo come l’aria condizionata). In questa ottica, la barca è dotata anche di vari dispositivi a basso consumo e di luci a led.
 

 

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Mercoledì 27 Marzo 2019 - Ultimo aggiornamento: 20:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA