I partecipanti alla conferenza stampa di presentazione del salone nautico di Genova 2023

Genova prepara il suo Salone in un clima di grande euforia. Toti: «Pronti a sognare con la Hollywood del mare»

di Sergio Troise
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GENOVA - Prima il ponte Morandi, poi il Covid. Dall’estate 2018 in poi Genova ha vissuto anni difficili, molto difficili. Ha sofferto una crisi durissima anche il Salone nautico, l’evento di maggior prestigio internazionale del capoluogo ligure. Ma oggi la situazione è diversa, molto diversa. La concertazione tra Confindustria Nautica, Regione Liguria, amministrazione comunale e governo centrale ha funzionato alla grande: il ponte, com’è noto, è stato ricostruito a tempo di record, e il Salone nautico si avvia alla 63ma edizione (21-26 settembre) in un clima di straordinaria fiducia, che pare coinvolgere anche il Governo: alla cerimonia inaugurale sono annunciate le presenze di ben tre ministri: Salvini, Crosetto e Urso.

Saranno battuti tutti i record di partecipazione e, soprattutto, sarà finalmente visibile e in buona parte utilizzabile, il nuovo waterfront progettato da Renzo Piano: un capolavoro d’architettura che verrà completato solo nel 2024, ma che già oggi consente di usufruire di 143 ormeggi in più (250 a regime) con un incremento in termini di spazio espositivo tra il 13 e il 15%.

Tutto ciò consente al presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, di richiamarsi allo storico appellativo di Genova (La Superba) per definire il Salone numero 63 “Il Superbo”. Gli hanno fatto eco, nell’incontenibile ventata d’ottimismo, il presidente della Regione, Giovanni Toti, che ha definito Genova “l’Hollywood del mare”, e il sindaco Bucci, che ha parlato di “città campione della nautica italiana”. Ciò detto il claim ufficiale scelto per l'edizione numero 63 è "Sea More", che può voler dire Più Mare, ma anche Guardare Oltre. 

Saranno 1.043 i marchi presenti, con un incremento del 4,5% rispetto al 2022, un totale di imbarcazioni che supera ampiamente le 1.000 unità, da 2 a 40 metri di lunghezza, con 143 posti barca in più in acqua grazie all’apertura dei nuovi canali. 184 le novità in esposizione e le premiere (+9,5% sul 2022).

“Parlo di un salone superbo – ha spiegato il numero uno delle aziende nautiche italiane – in quanto si profila un evento eccezionale, magnifico, straordinario e superlativo. Siamo in dirittura d’arrivo con l’ultimazione dei lavori del waterfront progettato da Renzo Piano, ma già quest’anno si potranno vedere dei cambiamenti significativi dell’area espositiva. Uno su tutti l’Isola blu, il padiglione circondato dai canali navigabili con le barche ormeggiate”.

Tra le novità dell’area espositiva ci sarà anche una nuova piattaforma. “Ma non sarà una trovata scenografica e avveniristica – ha tenuto a puntualizzare Cecchi -. Sarà capace anche di comunicare storia, competenza e conoscenza, design, tecnologia, innovazione, ricerca, sviluppo e business. Una realtà – ha concluso - capace di saldare la solidità del passato con una visione del futuro, affermandosi come modello d’avanguardia efficace e concreto che ha dato prova negli anni di forza e resilienza”.

Spiegando perché ha definito Genova “la nuova Hollywood del mare”, il governatore della Liguria Toti, da parte sua, ha sottolineato la distanza dall’incubo ereditato qualche anno fa e alla capacità della città di “fare sognare” con il mare e con le barche. Toti si è poi soffermato sui vantaggi che la nautica da diporto può portare al territorio, in particolare allo sviluppo del turismo, e ha ricordato anche il record di Bandiere Blu e l’efficienza dei porti turistici della Liguria.

“La nautica – ha detto il numero 1 della Regione - rappresenta un pezzo importante della blue economy ligure, ed è significativo il suo ruolo anche nel campo della tecnologia e dell’innovazione. Il Salone 2023 – ha aggiunto - mostrerà tutte le novità del settore in una cornice urbanistica, quella della Foce, che a sua volta sta vivendo un profondo rinnovamento. Esempi come il nuovo waterfront di Genova o il nuovo parco di piazzale Kennedy sono il simbolo di una Genova che sta cambiando e che è cambiata radicalmente nelle sue prospettive. Se pensiamo che solo nel 2015 le associazioni della nautica si stavano spaccando e che si parlava addirittura di spostare il Salone in altre città, mentre ora la kermesse genovese è il secondo evento più importate del settore a livello internazionale e punta ad essere il primo, si può capire la portata dei cambiamenti realizzati in questi anni”.

Anche il sindaco Bucci si è soffermato sulla corrispondenza tra la crescita del comparto e quella della città. “Anno dopo anno – ha detto - con il suo salone internazionale Genova continua a far vedere cosa vuol dire essere la capitale del Mediterraneo e la capitale della nautica; il settore va a gonfie vele, crescendo a doppia cifra, e Genova riflette l’andamento del business con un salone di grandissimo livello”. Guardando all’edizione del 2024, il sindaco ha ricordato una volta di più quanto migliorerà l’area espositiva con il completamento dei lavori del waterfront, e si è sbilanciato fino a dire che “l’anno prossimo il Salone di Genova dovrà essere riconosciuto come il primo al mondo”.

C’è tempo per verificare l’attendibilità di queste previsioni. E’ comunque un dato di fatto inconfutabile che la nautica italiana, e il Salone di Genova, rappresentano realtà positive dell’industria italiana, come ha tenuto a ricordare il presidente Cecchi. Nel 2021 – ha sottolineato - siamo cresciuti del 31% e, pur non avendo ancora i dati ufficiali del 2022, sono convinto che si tratterà anche in questo caso di una crescita a due cifre, così come ci fa ben sperare anche il 2023. Le previsioni parlano di un superamento di 7 miliardi di fatturato del comparto e di un export che genera numeri da record”.

I dati ufficiali saranno forniti il 21 settembre, quando sarà presentata la nuova edizione di Nautica in Cifre, realizzata dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica in collaborazione con Fondazione Edison. “Siamo tutti ovviamente interessati a questi dati - ha proseguito Cecchi - ma ricordiamoci che rappresentano il fotogramma di un film che racconta una storia italiana di successo. Il Nautico è stato il primo Salone, poi seguito dagli altri, ha fatto da volano alla crescita internazionale dei cantieri italiani che operavano dagli anni 50 e li ha accompagnati ai vertici della produzione mondiale. Non ha mai mancato l’appuntamento, neanche nella tempesta del Covid. Con il termine dei lavori di ristrutturazione del Waterfront, di cui già quest’anno vediamo i primi importanti risultati, sarà una piattaforma unica al mondo per il business, per il settore e per tutto ciò che vi ruota attorno”.

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Martedì 5 Settembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 06-09-2023 17:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA