Un semplice decreto per colmare un vuoto normativo e consentire ai gabinetti medici allestiti in strutture private di effettuare visite mediche per il rilascio delle patenti nautiche: lo aveva suggerito Davide Falteri, componente della Segreteria nazionale Autoscuole e Scuole nautiche di UNASCA (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica) in una audizione parlamentare ed ora lo hanno chiesto Raffaella Paita, Presidente della Commissione Trasporti della Camera ed il deputato Luciano Nobili, entrambi componenti di Italia Viva, con una interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini.
«Il Codice della Nautica è stato aggiornato nel 2017 – spiegano Paita e Nobili – e tra i procedimenti amministrativi da semplificare c’è proprio la modalità di esecuzione della visita medica indispensabile per il rinnovo ed il conseguimento delle patenti nautiche; si prevede che possa svolgersi, oltre che presso strutture pubbliche, anche nelle sedi private. Per dare esecuzione al provvedimento bisognerebbe però attendere l’approvazione del nuovo regolamento di esecuzione».
Immediato il riscontro del vice Ministro del MIT, Alessandro Morelli che ha confermato la predisposizione di uno schema di revisione del regolamento per consentire lo svolgimento di visite mediche per il rilascio di patenti nautiche anche nei gabinetti medici già conformi.
«Un importante segnale di attenzione per i diportisti – commenta Emilio Patella, Segretario nazionale delle Autoscuole e Scuole nautiche UNASCA – da parte della Presidente Paita e dell’onorevole Nobili con cui troviamo sintonia in Commissione Trasporti. Un modo per moltiplicare la prossimità e la velocità di questo servizio, sia che ci si voglia avvicinare alla patente nautica, sia che la si debba rinnovare. Attendiamo, sulla base della risposta del Viceministro, l’emanazione di un provvedimento che formalizzi quanto dichiarato».
Tra l’altro, come evidenziato dalla stessa Unasca, la campagna di vaccinazione contro il Covid sta cambiando le priorità delle ULSS e nelle settimane scorse ci sono stati numerosi slittamenti e annullamenti delle visite mediche già prenotate da diportisti con tempi di attesa che arriveranno almeno ad un mese. «Ecco perché - osserva Davide Falteri - è il momento giusto per accelerare il processo di semplificazione a vantaggio degli utenti. I medici appartenenti a strutture pubbliche, se non già oggi, è probabile che saranno presto impegnati a sostegno delle vaccinazioni sul territorio. Quel che è certo è che il diportismo è una importante valvola di sfogo anche psicologica alle chiusure delle zone rosse e agli spostamenti tra regioni».