L'inaugurazione del salone della Nautica di Bologna

Inaugurata la quarta edizione del Salone di Bologna. Bonaccini lancia l’idea della “Università della nautica”

di Sergio Troise
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BOLOGNA - Inaugurata la quarta edizione del Salone Nautico Internazionale di Bologna in programma fino a domenica 29 ottobre. In esposizione circa 100 imbarcazioni del segmento della media e piccola nautica, quella tra i 6 e 15 metri, che rappresenta oggi il 47% del segmento produttivo nazionale del settore. Un settore in piena salute, come emerso dai dati su produzione, vendite, export e fatturato illustrati lo scorso settembre al Salone di Genova, dove è stata presentata dalla Fondazione Edison l’edizione 2023 di Nautica in Cifre.

Giunto alla quarta edizione, l’evento fieristico di Bologna è organizzato dall’Afina (Associazione Filiera Italiana della Nautica, organismo alternativo a Confindustria Nautica, con sede a Napoli) attraverso la SNIDI (Saloni Nautici Internazionali d’Italia) e può contare sul sostegno dei sindaci di Bologna e Napoli, Lepore e Manfredi, oltre che sul presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Il quale, al termine della cerimonia inaugurale, è stato premiato con il Blue Award, riconoscimento assegnato a persone, costruttori e istituzioni che favoriscono lo sviluppo della nautica e della blue economy.

Una nota degli organizzatori informa che “la collaborazione delle amministrazioni delle città di Bologna e Napoli prevede un protocollo per lo sviluppo della media e piccola nautica e mira, assieme al progetto definito con la Regione Emilia-Romagna, alla creazione di una fiera permanente dedicata alla nautica di segmento”. Nei piani c’è inoltre l’impegno a proseguire nei prossimi anni nella divulgazione e promozione del comparto.

“Stiamo investendo tanto, dal punto di vista della ricerca, della formazione e delle università, e poiché oggi il capitale umano è uno dei problemi più grandi che le aziende si trovano ad affrontare, stiamo investendo tanto nell’attrattività – ha detto Bonaccini -. Abbiamo appena approvato – ha aggiunto - la legge per l’attrattività dei talenti, la prima in Italia, con la quale diamo contributi con un piccolo taglio del costo del lavoro alle aziende che assumono giovani provenienti da fuori regione. Sono previsti anche voucher per la casa, l’asilo nido, la scuola internazionale e la sanità, tutte misure mirate a rendere questa regione sempre più attrattiva e conveniente”.

Il Salone nautico organizzato a Bologna con la collaborazione degli specialisti del settore provenienti da Napoli (dove l’Afina organizza anche Nauticsud e Navigare) viene visto dunque come un’occasione utile per avvicinare aziende e visitatori a una realtà sana, espressione di un Made in Italy in buona salute. “Andiamo fieri del salone – ha detto ancora Bonaccini - anche perché l’evento sta ampliandosi ogni anno sia in termini di partecipazione delle aziende, sia del pubblico”. Del tutto ignorato il problema delle scarse presenze registrate negli anni scorsi e delle attuali defezioni di molti cantieri di primo piano, sia tra i produttori di gommoni, sia tra quelli di gozzi e natanti in vetroresina, i più diffusi nei nostri mari. Come suol dirsi: gli assenti hanno sempre torto.

Tra i fedelissimi della fiera bolognese, invece, non ha fatto mancare la propria presenza il cantiere Mimì, specialista in gozzi, che ha messo in mostra sei modelli in vtr e legno della gamma Libeccio con lunghezze comprese tra i 6,50 e i 9,50 metri. Interessante, in questo settore, anche la presenza di Esposito Mare, che a Bologna ha portato il nuovo Positano 28 Sole, gozzo planante di 8,60 metri motorizzabile con uno o due motori (1x320 hp o 2x195 hp) in grado di raggiungere velocità vicine ai 30 nodi e di assicurare sottocoperta tre posti letto. Tra i gozzi si fa apprezzare anche il 28 Viveur Cabin esposto dal cantiere puteolano Tirrenia.

Come sempre, è preponderante la presenza di gommoni, e in primissima linea si fa notare Italiamarine, con uno schieramento di ben 12 battelli di tutte le taglie. Interessanti anche le proposte di 2bar, di Collins Marine, in rappresentanza della linea Panamera, e di Almarine, il cantiere di Termini Imerese che ha portato a Bologna il nuovo maxi RIB 911 Tea.

A completare l’esposizione, la flotta di piccoli natanti in vetroresina, con alcune novità interessanti, come il neonato Z234 WA esibito dalla Nautica Mediterranea Yachting di Cuma (Napoli), un piccolo walkaround in grado di assicurare spazio vivibile in coperta e anche 4 posti letto. Più orientato alla sportività l’Huracan 7.0 Cabin presentato dai calabresi di Prua al Vento, mentre si propone come deliziosa barchetta adatta alla navigazione sotto costa, anche con motore da 40 cv utilizzabile senza patente, la nuova Tripesce Quattromori 6.0 esposta nello stand di Vincenzo Catarsi Mare, cantiere di Cecina al debutto nel salone emiliano. In questo comparto, comunque, le proposte in mostra sono tante, e non resta che girare tra gli stand per fare le proprie scelte in vista della stagione nautica 2024.

“Questa quarta edizione del salone è partita con il vento in poppa” ha affermato da parte sua il presidente di Afina Gennaro Amato, ricordando che fino al 29 ottobre, giorno di chiusura della fiera, sarà possibile raggiungere Bologna in treno sfruttando sconti speciali previsti da Trenitalia, partner dell’organizzazione. Secondo Amato, inoltre, “l’accordo siglato dai sindaci Lepore e Manfredi per lo sviluppo della media e piccola nautica rappresenta un’occasione importante per l’intero comparto, così come il piano definito con la Regione Emilia Romagna per sostenere la promozione e la crescita delle aziende”.

Tra le iniziative annunciate da Bonaccini c’è, tra l’altro, anche l’idea di spingere per la nascita di una Università della nautica. “Potrebbe essere un progetto vincente per la formazione del personale e tradursi poi nella creazione di tanti nuovi posti di lavoro” ha detto il governatore. Vedremo quali saranno gli sviluppi. Intanto vale la pena ricordare che nel nostro Paese, oltre alle numerose scuole d’istruzione nautica (con il diploma è possibile trovare sbocchi lavorativi anche nel diporto), esistono già il corso di laurea in Discipline Nautiche, il corso di laurea magistrale in Design Navale e Nautico, in Scienze Marittime e Navali e in Ingegneria Navale.

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Domenica 22 Ottobre 2023 - Ultimo aggiornamento: 23-10-2023 00:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA