Manovra, Lega: 1000 euro per rottamare la vecchia auto

Manovra, Lega: mille euro per rottamare la vecchia auto. M5S: incentivo fino a 6mila euro

  • condividi l'articolo
  • 121

Nuova rottamazione auto con un incentivo di 1000 euro, 500 finanziati dallo Stato e 500 dai venditori, per rottamare le vecchie macchine a benzina da euro 0 a euro 3 (anche se dotate di impianti a metano o Gpl). Lo prevede un emendamento alla manovra della Lega, a prima firma Barbara Saltamartini. L'incentivo, nella proposta leghista, vale per le auto nuove «acquistate e immatricolate a partire dall'1 gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2020».

Un contributo del 20% «fino a 6mila euro, a chi rottama vecchie auto euro zero». È invece la proposta annunciata dai componenti del Movimento 5 Stelle in commissione Trasporti alla Camera e contenuta in emendamenti alla manovra. «Nel caso di rottamazione dei veicoli euro 1 - spiegano i parlamentari in una nota - il contributo scende a un massimo di 4mila euro e, per gli euro 3 o euro 2, a un massimo di 3mila euro».

LEGGI ANCHE Carta identità, Garante privacy boccia "padre" e "madre". Salvini: «Noi andiamo avanti»

Oltre alle auto, recupero dei boschi abbattuti dal maltempo, ristoro più ampio per gli azionisti delle banche che potranno sempre fare ricorso senza «scudi» per Consob e Banca d'Italia. Non ci sono solo le opposizioni, che pure hanno presentato oltre 3mila emendamenti, a tentare di riscrivere la manovra. Anche la maggioranza spinge non solo per migliorare alcuni interventi ma anche per aggiungerne di nuovi, come quello, firmato Lega ma anche Movimento 5 Stelle, per cancellare non solo gli studi di settore ma anche i nuovi indici di affidabilità chiamati a sostituirli.

Mentre tiene banco la discussione sulla 'sugar tax', spinta dal Movimento ma che trova più scettica la Lega («non ne abbiamo parlato» al vertice, si è limitato a dire Matteo Salvini), iniziano ad emergere le proposte dei deputati che, ha scherzato il presidente Claudio Borghi, hanno «seppellito di emendamenti la commissione», che entrerà nel vivo dei lavori a partire dalla metà della prossima settimana. Come sempre gli emendamenti raccolgono obiettivi e desideri di partiti e parlamentari ma solo quando partirà il confronto in commissione si riuscirà a comprendere le proposte troveranno il necessario consenso politico.

Da vedere se si darà spazio anche alle opposizioni, che hanno presentato proposte di modifica su tutti i temi: dalle
provocazioni del Pd, che chiede con l'ex ministro Piercarlo Padoan di usare i soldi per 'quota 100' per tagliare l'Irap o per cancellare l'imposta di registro, o per un Conto scuola e un fondo per l'anno all'estero durante il liceo chiesti dall'ex presidente della Bilancio Francesco Boccia. O ancora quelle dell'ex ministro Maurizio Lupi di abolire il bollo auto utilizzando le risorse per il reddito di cittadinanza o quelle del radicale Riccardo Magi che punta a tagliare le tasse eliminando i 16 miliardi di incentivi dannosi per l'ambiente, fino a Fratelli d'Italia, che chiede di ripristinare il blocco delle aliquote locali per evitare rincari a partire da Imu e Tasi.

E sarà da vedere anche su quali proposte, delle oltre 400 proposte di maggioranza, si troverà l'accordo. Il pacchetto
famiglia, a partire dal rinnovo del bonus bebè, ha avuto il placet politico al vertice notturno M5S-Lega. E anche la
proposta per rivedere le norme in favore degli azionisti coinvolti nei dissesti di Veneto Banca, Popolare Vicenza e delle 4 banche (Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti) dovrebbero mettere tutti d'accordo visto che l'emendamento leghista chiede intanto di cancellare lo "scudo" che impediva a chi ottenesse ristoro di fare poi ricorso sul resto delle cifre perdute, ma anche di ampliare la platea degli indennizzati, aumentando, ma a partire dal 2022, i fondi a disposizione di 2,5 miliardi.

La Lega guarda poi, tradizionalmente, ad alcuni temi, come pesca e agricoltura (si chiede, tra l'altro, un piano per
eradicare le nutrie) e punta a dare un sostegno a Veneto e Trentino dopo la strage di boschi per il maltempo, con un voucher per la rimozione dei tronchi e un credito d'imposta del 30% per le aziende che acquistano quel legname.

Piatto forte del menù leghista anche una nuova rottamazione auto (da euro 0 a euro 3), con un incentivo fino a 1000 euro per le nuove auto acquistate tra 2019 e 2020. Altro cavallo di battaglia il sostegno a birrifici (anche da M5S e opposizioni) ai balneari, con la richiesta di concedere l'Iva agevolata al 10% anche agli stabilimenti sul mare. Diverse, peraltro, le richieste di ridurre l'Iva per le più varie categorie, come parrucchiere ed estetiste delle aree montante avanzata dall'Svp.

Spunta anche una sorta di "referendum di quartiere" per scegliere quali negozi aprire per rispondere alle esigenze dei territori. Nuove aperture che potrebbero godere di appositi sconti fiscali. I 5 Stelle si concentrano anche sulla disabilità, con l'ipotesi di un aumento delle detrazioni per i cani guida, chiesta anche dalla Lega, o multe più salate per chi si ferma sui parcheggi dedicati ai disabili o intralcia gli scivoli dei marciapiedi (200 euro per moto e motorini e 400 per le auto).
 

  • condividi l'articolo
  • 121
Venerdì 16 Novembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 19-11-2018 23:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
3 di 3 commenti presenti
2018-11-18 09:30:07
Signori chi offre di più?? 6000 e uno 6000 e due 6000 e tre!!! Aggiudicato ai grillesi! Sempre esagerati come al solito!! Mi sto convincendo sempre più che come Totò e Peppino stampino soldi falsi!!! Solo che loro erano onesti!!!!
2018-11-18 13:16:51
QUANDO si arriva anche a voler gestire l'intimo delle persone con distribuire condom o altro significa che si è oltrepassato il limite della decenza e dell'arroganza
2018-11-18 20:32:00
poi va a finire come l'ultima volta in cui quei soldi se li intascano coloro che vendono le auto. perchè alla fine costavano uguale di prima dell'incentivo. e pure una volta finito per la stessa auto pagavi gli stesi soldi.