La nuova Classe E

Nuova Classe E, tecnologia allo stato dell'arte. Mercedes stupisce con il suo modello “baricentro”

di Giampiero Bottino
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La condivisione della piattaforma Mra2 con la più compatta C e con l’ammiraglia S sembra quasi voler riaffermare, enfatizzandolo, il ruolo baricentrico che la Classe E riveste nelle strategie di prodotto Mercedes-Benz, costantemente imperniate su un’offerta che – pur tenendo conto delle differenze di posizionamento (e di prezzo) delle varie famiglie – vuole offrire sempre il meglio in fatto di lusso, comfort, qualità e tecnologia.

Un cocktail che si ritrova nella nuova generazione della berlina (e station wagon) di Stoccarda, ultima (per ora) rappresentante di una stirpe che, pur sfoggiando l’attuale denominazione adottata nel 1993, affonda le sue radici in tempi ben più lontani, nella l70 V del 1936, lanciata con diverse varianti di carrozzeria e rinata come berlina nel 1947, prima Mercedes-Benz prodotta nel dopoguerra ed espressione di una filosofia del lusso che da allora ha consentito alla Stella di mettere sul mercato oltre 16 milioni (quasi 500.000 in Italia) di vetture di fascia medio-alta. Quella che ancor oggi costituisce il suo terreno di caccia preferito.

Lunga 4.949 mm, la nuova berlina si distingue per lo spazio generoso offerto ai passeggeri che soprattutto nelle sedute posteriori possono beneficiare del non eccessivo, ma avvertibile incremento del passo, aumentato di un paio di centimetri (ora è di 2.961 mm) rispetto al modello precedente. Adeguato alle esigenze della sua clientela d’elezione è il vano riservato ai bagagli, il cui volume può arrivare a 540 litri.

Davvero impressionante sotto l’aspetto scenografico, soprattutto nelle vetture equipaggiate con lo schermo opzionale riservato al passeggero anteriore, è la nuova e più evoluta versione dell’interfaccia uomo-macchina Mbux: battezzato Superscreen, sembra rendere obsoleta la tradizione misurazione in pollici delle dimensioni dei display per creare un unico maxischermo che occupa praticamente l’intera larghezza della plancia con due schermi affiancati, quello centrale e quello del “copilota” che può così approfittare di funzioni inedite – disponibili fin dal lancio applicazioni come la piattaforma TikTok, il famoso gioco “Angry birds”, il browser Vivaldi e l’app Zoom che consente di trasformare l’abitacolo in una sala riunioni viaggiante – per esempio godendosi un film senza il rischio, grazie a un sistema di sbarramento visivo “intelligente”, di distrarre il pilota davanti al quale svetta il cruscotto digitale flottante che fornisce in modalità tridimensionale le informazioni relative al viaggio e alle condizioni della vettura. Compresa nel pacchetto Superscreen c’è un’altra novità: la fotocamera sulla plancia portastrumenti che consente, rigorosamente a vettura ferma, di realizzare selfie e video, per esempio durante una riunione in streaming.

Alla ricchezza tecnologica corrisponde un’offerta altrettanto evoluta per quanto riguarda le motorizzazioni, tutte di ultima generazione e tutte elettrificate, con un offerta che sul mercato europeo propone sei differenti powertrain ibridi, equamente suddivisi tra le versioni mild hybrid con rete di bordo a 48 Volt e più efficienti declinazioni plug-in equipaggiate con l’ibrido ricaricabile “alla spina”.

Alla prima categoria appartengono la E200 equipaggiata con il 4 cilindri a benzina 2.0 da 204 cv, la E220 d con il turbodiesel di pari cilindrata da 197 cv, disponibile anche con trazione integrale 4Matic, mentre al vertice della gamma si posiziona il 6 cilindri 3.0 turbodiesel da 367 cv della 450 d 4Matic. Soltanto motori termici a quattro cilindri da 2 litri di cilindrata nel caso delle versioni ibride plug-in a benzina (la E300 e da 313 cv a 2 o 4 ruote motrici e la E450 e 4Matic da 381 cv) alle quali si affianca l’ibrida turbodiesel E300 de dalla potenza complessiva di 197 cv. Queste motorizzazioni “alla spina” sono accreditate di emissioni combinate di CO2 nel ciclo Wltp comprese tra 12 e 18 g/km per il modello a due ruote motrici e tra 14 e 20 g/km in presenza delle quattro ruote motrici. Anche l’autonomia risente ovviamente del tipo di trazione, e nel ciclo di prova Wltp può attestarsi rispettivamente a 115 e 109 km.

Come vuole la consuetudine di casa Mercedes, gli allestimenti disponibili sono numerosi e studiati per soddisfare il più ampio ventaglio possibile di esigenze: ai livelli di accesso Advanced e Advanced Plus, entrambi implementabili nella più aggressiva configurazione Amg Line, si aggiungono le varianti Amg Line Premium, Amg Line Premium Plus, Exclusive Premium ed Exclusive Premium Plus. Il tutto per un listino che varia da 68.531 a 107.205 euro per la berlina, mentre la station wagon – che della berlina mantiene la medesima lunghezza – spazia da 71.903 a 106.377 euro.

Sono range del tutto provvisori, perché al vertice del listino potrebbe presto insediarsi le prima rivisitazione della nuova Classe E firmata dall’atelier sportivo Amg. È stati infatti annunciato l’arrivo, ormai imminente, della Mercedes-Amg E 53 Hybrid 4Matic+ berlina e wagon. In attesa dei dettagli definitivi, le premesse sono più che intriganti visti i 585 cv promessi dalla casa come frutto dell’abbinamento tra il 6 cilindri 3.0 turbo a benzina da 449 cv, debitamente aggiornato, e i 163 cv del motore elettrico. Cavalli che potrebbero salire a 612 con il pacchetto opzionale Amg Dynamic Plus.

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Venerdì 3 Maggio 2024 - Ultimo aggiornamento: 21:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA