La nuova Opel Mokka

Opel show, nuova Mokka viaggia anche a batteria. Il Suv compatto debutta a zero emissioni

di Sergio Troise
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ROMA - Era la metà del 2018 quando Michael Lohscheller, Ceo di Opel, dichiarò: “Opel diventerà elettrica. L’abbiamo annunciato con il varo del piano strategico PACE e rispetteremo l’impegno.” Tutto vero. L’esperienza storica nel campo (ricordate l’Ampera Auto dell’anno 2012?) e le sinergie con i partner di PSA hanno consentito al marchio tedesco di procedere a passo di carica (PACE è un termine inglese che sta per ritmo, velocità) sull’innovazione tecnologica mirata all’abbattimento delle emissioni nocive. Intrapreso il cammino con i primi veicoli ibridi ed elettrici (Grandland X plug-in, Corsa-e e Vivaro-e) oggi nessuno osa dubitare che verrà rispettato l’impegno ad elettrificare l’intera gamma entro il 2024.

Tappa importante, in questo processo di modernizzazione, è ora la Mokka elettrica, B-Suv di nuova generazione atteso in Italia entro marzo del 2021, ma già definito in tutti i dettagli. La Mokka a zero emissioni affianca le versioni con tradizionale motorizzazione a benzina e diesel, con cui condivide il pianale CMP (Common Modular Platform), il design e parte degli allestimenti, ma rappresenta la punta di diamante del modello, collocandosi al vertice anche per il prezzo: 34.000 euro, che possono però ridursi di molto con gli eco incentivi governativi sommati a quelli assicurati dalla stessa Opel. L’auto è già ordinabile, anche se le prime consegne, come detto, sono previste per marzo 2021.

Vocazione eco a parte, la nuova Opel Mokka ha davvero poco o niente da spartire con il modello di prima generazione: nonostante le dimensioni compatte (è più corta di 12,5 cm) presenta – come le sorelle con motori termici – un aspetto muscoloso, persino sportiveggiante, grazie al passo leggermente più lungo (+2 cm), alla maggiore larghezza (un cm), agli sbalzi corti, ai cerchi da 18” e al disegno della parte posteriore, con il padiglione spiovente che conferisce quasi un’aria da coupé. La novità estetica in primo piano è comunque il frontale, con il nuovo Vizor (da visore, come parte d’un casco integrale, che integra in un singolo modulo la griglia, i fari Intellilux Led e il logo), firmato da Mark Adams, capo del design Opel.

Alla base di tutto c’è la succitata piattaforma multi-energia CMP del gruppo PSA, una “base di lavoro” fondamentale per ottenere la massima flessibilità nello sviluppo del veicolo, che sfrutta le esperienze già maturate con la Opel Corsa-e, con la Citroen DS3 E-Tense e le Peugeot e-208 ed e-2008. Ma il cuore dell’innovazione sta ovviamente nel motore elettrico alimentato da una batteria agli ioni di litio da 50 kWh installata nel pianale (un modo per abbassare il baricentro e migliorare la rigidezza torsionale) e garantita per 8 anni o 160.000 km. Secondo le informazioni fornite dalla Casa, le 216 celle ad alta densità energetica con gestione avanzata del calore durano a lungo e garantiscono una notevole autonomia, incrementata tra l’altro dalla frenata rigenerativa. Così alimentato, il motore sincrono a magneti permanenti della Opel Mokka vanta una potenza di 136 cv/260 Nm, mentre la velocità massima è autolimitata a 150 km/h, per non compromettere l’autonomia. Questa – sempre secondo le informazioni della Casa – raggiunge i 322 km (ciclo WLTP) guidando in modalità Normale; per ottenere un’autonomia maggiore è prevista anche la modalità di guida Eco, mentre in modalità Sport si riduce.

La ricarica può avvenire a una presa domestica, o tramite un sistema fast charge da 100 kW, monofase o trifase a 11 kW. Quanto ai tempi, la Opel assicura che è possibile recuperare l’80% dell’autonomia in 30 minuti. Ma su questi valori incidono vari fattori. E infatti la stessa Opel puntualizza che “il tempo può variare in base alla tipologia e alla potenza della stazione di ricarica, alla temperatura esterna e alla temperatura della batteria”. Ciò detto, all’atto dell’acquisto dell’auto è possibile concordare anche la fornitura e il montaggio di una wallbox procurata dal concessionario in forza di un accordo della Opel con il partner Enel X.

E se si viaggia in autostrada? Anche in questo caso Opel provvede, fornendo agli acquirenti della Mokka-e l’accesso a una rete di stazioni di ricarica in tutta Europa (oltre 130.000) grazie a Free2Move Services, servizio di mobilità introdotto da PSA e diventato ora patrimonio del gruppo.

Insomma, c’è tanta tecnologia e ci sono tante novità nei servizi legati alla svolta ecologica di Opel. Sarebbe però ingeneroso concentrare l’attenzione solo sulla componente elettrica e sulla sua gestione. Detto dello stile rivoluzionato, la nuova Mokka fa registrare un netto miglioramento anche in altri campi: è la prima Opel con un abitacolo completamente digitalizzato, dispone di un apparato di sistemi multimediali degno di una classe premium, in sintonia con la qualità delle finiture e dei sedili in pelle e alcantara. Se non bastasse, è dotata di un pacchetto di sistemi di assistenza alla guida (ADAS) che prevede cruise control adattivo, frenata automatica d’emergenza, rilevamento della segnaletica verticale, controllo dei limiti di velocità, allerta stanchezza del conducente e mantenimento della corsia con correzioni automatiche dello sterzo: in pratica un sistema di guida autonoma di livello 2.

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Sabato 7 Novembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 09-11-2020 10:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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